Bella intervista del Papu a UEFA.com

05-12-2017 14:58 13 C.

“Da ragazzo ammiravo molto Pablo Aimar, un giocatore con caratteristiche simili alle mie: trequartista, non tanto alto e rapido. Altri due grandi giocatori che mi hanno ispirato sono stati Juan Riquelme e Alessandro Del Piero. Ricordo anche il grandissimo Parma che vinse nel 1999 la Coppa Uefa: c’erano tanti argentini come Veron, Almeyda, Sensini, Balbo, Crespo senza dimenticare campioni come Cannavaro e Buffon”.

Alejandro Gomez, in un’intervista rilasciata a Uefa.com, parla di se stesso, degli inizi della sua carriera, dell’importanza di certi allenatori e, soprattutto della sua Atalanta, protagonista anche in Europa League dopo lo straordinario campionato della scorsa stagione.

“L’Atalanta e’ una squadra storica del calcio italiano. E’ una delle ‘big’ di provincia che ha disputato piu’ campionati in Serie A. E’ un club molto importante. I tifosi sono molto passionali, seguono la squadra ovunque e questo e’ un grande vantaggio per noi – spiega il Papu -. Il ritorno in Europa e’ stato un traguardo storico, questo gruppo e quello dell’anno scorso rimarranno per sempre nella storia. Sono felicissimo per la citta’ che dopo 26 anni e’ tornata a giocare una competizione europea. Ci sono tre generazioni che ci seguono allo stadio e che sono molto entusiaste e orgogliose di noi”.

Fiero della “Dea” lo e’ anche lo stesso Gomez, la scorsa estate tentato da alcuni grandi club, ma pronto a restare in nerazzurro dopo aver centrato l’obiettivo qualificazione in Europa:

“Volevo giocare a questo livello, in Europa League o in Champions, anche per poter rimanere nella nazionale argentina. Ci tenevo tanto a disputare questa competizione con l’Atalanta e per fortuna le cose stanno andando bene. C’era un po’ di scetticismo dopo il sorteggio del girone, ma con il nostro gioco siamo riusciti a fare grandi cose. Eravamo una squadra poco conosciuta che attua un calcio diverso a quello espresso in Italia. Possiamo essere una sorpresa nel torneo”.

A Bergamo indossa la fascia di capitano, consapevole che “e’ una grande responsabilita’ guidare ragazzi piu’ giovani. E’ il mio secondo anno da capitano, una responsabilita’ che ho accettato con impegno e orgoglio. Mi piace perche’ mi fa sentire importante”.

Gomez parla anche di due tecnici che ha avuti in Italia, a cominciare da Diego Pablo Simeone. “E’ un grandissimo motivatore, un allenatore di altissima qualita’. Mi ha allenato al San Lorenzo e anche a Catania per sei mesi. Ho imparato tantissimo da lui soprattutto durante il mio periodo in Argentina. Lui mi faceva giocare in un ruolo che non era per me naturale e mi diceva che quando sarei andato in Europa mi avrebbero posizionato proprio li’, come esterno d’attacco. Mi ha insegnato questo ruolo”.

Poi l’incontro con Gian Piero Gasperini. “E’ un tecnico importante per me e per la mia carriera. Ha modificato un po’ la mia posizione in campo: ho sempre interpretato il ruolo di esterno d’attacco, difendendo e attaccando lungo tutta la fascia. Da quando c’e’ lui, con questo sistema di gioco, riesco a farmi trovare piu’ vicino alla porta, per questo segnare di piu’ e fare piu’ assist. Anche livello umano c’e’ grande intesa e un ottimo rapporto con lui”.

 

(ITALPRESS)

 

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By Staff di Atalantini.com


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