“Per me Bergamo è una seconda casa, dove sono stato 10 anni. I tifosi e la società del patron Ruggeri erano una piccola famiglia per me. Allo stesso tempo seguo la Lazio per amore di mia moglie che mi porta spesso a vedere il ritiro ad Auronzo o in Curva per assistere alle partite…e che lunedì sera dopo l’espulsione di Immobile, ha cambiato canale alla tv” questa la premessa che in esclusiva ai microfoni di LazioPress.it ha fatto l’ex portiere Alex Calderoni. Una partita, quella di lunedì appunto, che i biancocelesti devono lasciarsi alle spalle, ripartendo proprio dalla vittoria in Tim Cup contro il Cittadella e dalla difficile trasferta di domenica contro l’Atalanta. Si sfideranno Inzaghi e Gasperini, i tecnici più prepararti della Serie A secondo il portiere e due compagini, quella biancoceleste e quella bergamasca, che possono dire la loro anche in Europa League.

Le sfide contro la Lazio – “Nel 2005 Delio Rossi ha iniziato a farmi giocare con più continuità; dopo un errore di Taibi, che Bazzani anticipò di testa, il mister mi fece entrare nella ripresa proprio contro i biancocelesti. Al 90’ segnò Liverani. Ricordo poi che quando giocavo con il Toro, presi di petto Zarate che simulò un rigore”.

A proposito di Torino, la sua idea sugli episodi di lunedì sera?
“La Var la reputo giusta, ma bisogna saperla interpretare. Non è utile se usata in maniera sbagliata. Se la utilizzi per l’espulsione di Immobile, devi consultarla anche per il fallo di mano di Iago Falque che era netto”.

“La Lazio è stata penalizzata e se ne è accorta l’Italia intera dell’errore di Giacomelli”.

Delio Rossi, il suo allenatore ai tempi dell’Atalanta ed un passato anche in biancoceleste – “Mi ha dato la l’opportunità di giocare con continuità in Serie A, ha avuto la personalità di mettere fuori un portiere d’esperienza come Taibi. Quando venne alla Lazio, i primi anni di Lotito, ho avuto la possibilità di venire a Roma come vice Peruzzi o Sereni, ma non se ne fece nulla perché Ruggeri in quel momento non aveva intenzione di vendere. Si trattò di me, Bellini e Lazzari, ma poi la Lazio non investì sui giocatori che voleva portarsi il mister da Bergamo”.

“Per me l’interessamento della squadra capitolina è motivo d’orgoglio, è stata la richiesta più importante della mia carriera”.

Da addetto ai lavori, un parere su Strakosha e Berisha?
“Berisha non mi ha mai entusiasmato troppo, anche a livello di movimenti, ma dallo scorso anno sta facendo bene e in questa stagione si è confermato. Strakosha l’ho visto qualche anno fa ad Auronzo ed aveva ancora davanti un portiere come Marchetti, poi ha fatto dei miglioramenti stratosferici. Ha raggiunto un ottimo livello e dalla sua parte ha l’età, visto che è ancora giovanissimo. In prospettiva è uno dei portieri più forti che ci sono in Italia”.

Atalanta-Lazio, una sfida senza Immobile – “Sarà una bella partita, entrambe le squadre già dallo scorso anno, grazie ai loro allenatori, fanno un bellissimo calcio. Inzaghi e Gasperini sul mercato sono i più appetibili, sono quelli che stanno facendo meglio. Può darsi, viste le ultime polemiche, che Lazio ed Atalanta diano fastidio lì in alto perché ci sono squadre che hanno spesso molto, ma non voglio pensare alla malafede. Sicuramente peserà l’assenza di Immobile, visto che da quando è a Roma ha sempre fatto bene. Dopo la mancata qualificazione ai Mondiali non è al 100% né fisicamente, né mentalmente, ma è un’assenza importante, anche se la rosa biancoceleste è ampia. Sono comunque due squadre che giocano a viso aperto, non si chiudono a fare barricate. La partita è aperta a qualsiasi risultato”.

Europa League, sia la Lazio che l’Atalanta hanno concluso il girone in testa –“Tra Champions ed Europa League, l’italiana con il sorteggio peggiore è stata l’Atalanta. Magari con la doppia sfida i bergamaschi riusciranno a fare bene, ma il Borussia Dortmund è sceso dalla Champions, è una squadra importante. La Lazio è una buona squadra, può arrivare fino in fondo in questa competizione”.

fonte laziopress.it