Non ho mai messo come alibi il fatto di giocare l’Europa League, campionato e Europa League sono due competizioni diverse. In Europa League siamo partiti molto bene, mentre in campionato abbiamo fatto buone prestazioni ma siamo stati un po’ altalenanti, soprattutto in queste ultime partite abbiamo sofferto un po’ di fatica ma c’è tempo di recuperare. L’Europa League deve dare la spinta anche al campionato, io non sono così negativo, dopo 13 partite abbiamo quello che abbiamo meritato, se non abbiamo raccolto di più è perché non ci siamo riusciti ma le prestazioni sono sempre state positive. Abbiamo alcune difficoltà che non ci permettono di fare di più in campionato ma io sono abbastanza soddisfatto.

Dobbiamo fare un’ottima prestazione, come abbiamo quasi sempre fatto. Dovremo fare il punto senza il risultato di Lione, dobbiamo farne uno. Per arrivare primi dobbiamo pensare a quella decisiva con il Lione, questo è aritmetico. Vorremmo arrivarci con le nostre forze. Per noi la qualificazione è importante, all’inizio della competizione. Siamo lì vicino e bisogna chiuderlo.

Caldara è recuperato, ma non so se giocherà. In questo girone ci sono pochi margini di recupero, chi parte bene è in vantaggio, chi parte male è in difficoltà a recuperare. Noi siamo partiti bene con l’Everton e questo ci ha aiutato, la cosa inaspettata del girone è stata la loro eliminazione.

Il calcio italiano è più tattico ma secondo me il calcio inglese è più veloce. Mi piacciono tutti e due ma è molto diverso, per me in Inghilterra è stata una bella esperienza ma sono molto contento di essere tornato a Bergamo, perché mi piace di più il calcio italiano e non solo il calcio ma anche la vita in Italia.
Voglio aiutare un po’ di più la mia squadra perché so che non sto giocando il mio miglior calcio, mi sento bene e sono abbastanza pronto. Ho giocato bene domenica contro l’Inter e voglio continuare così.