Dal 2018 il “nuovo” paracadute per chi retrocede: può valere fino a 75 milioni

22-11-2017 09:31 9 C.

Riportiamo questo articolo solo per dovere di cronaca…

Risultati immagini per paracadute retrocessione serie b

Cambia anche il paracadute in Serie A. Il nuovo statuto della Lega infatti introduce una novità già emersa nelle ultime settimane, di cui però si può leggere nel dettaglio come funzionerà.

Per la stagione in corso (2017/18) resteranno in vigore le norme precedenti, che in particolar modo per quanto riguarda la quota residuale vedevano garantita la cifra “avanzata” al club retrocesso con 3 anni di anzianità in serie A ma solamente nel caso in cui non venisse immediatamente promosso. E nel caso in cui non venisse promossa, la cifra in più verrebbe distribuita alle squadre classificatisi in Serie A tra la quarta e la diciasettesima posizione. Per spiegare meglio: per le tre squadre retrocesse al termine della stagione 2015/16 erano serviti solo 45 dei 60 milioni (25 milioni all’Hellas Verona, 10 milioni al Carpi e altri 10 al Frosinone). L’immediato ritorno in Serie A dei veronesi, nella stagione 2016/17, ha fatto sì che quei 15 milioni avanzati venissero distribuiti tra le altre squadre di Serie A.

 

Una ipotesi che, con il nuovo Statuto, è stata cancellata. Innanzitutto, le squadre sono divise in tre “fasce”: le “Società di fascia A sono quelle che retrocedono in Serie B dopo aver militato in Serie A per una sola stagione sportiva (società neopromosse); le “Società di fascia B” sono quelle che retrocedono in Serie B dopo aver militato in Serie A per due stagioni sportive anche non consecutive nelle ultime tre compresa la stagione al termine della quale è maturata la retrocessione dalla Serie A; infine le “Società di fascia C” sono quelle  che retrocedono in Serie B dopo aver militato in Serie A per tre stagioni sportive anche non consecutive nelle ultime quattro, compresa la stagione al termine della quale è maturata la retrocessione dalla Serie A.

Al “Paracadute retrocesse” la Lega Serie A destina, in ciascuna stagione sportiva, l’ammontare di 60 milioni di euro, da distribuire secondo i seguenti criteri:

  • a ciascuna “Società di fascia A“un importo pari ad euro 10 (dieci) milioni;
  • a ciascuna “Società di fascia B “un importo pari ad euro 15 (quindici) milioni;
  • a ciascuna “Società di fascia C “un importo pari ad euro 25 (venticinque) milioni.
 
Fin qui, in sostanza, il regolamento rimane intatto. Così come identica è la norma per cui se la somma delle tre quote supera i 60 milioni complessivi, la quota per ciascuna squadra viene ridotta proporzionalmente. Per quanto riguarda la quota residuale, non sarà più “congelata” ed eventualmente ridistribuita: la somma residua andrà ad alimentare il fondo “Paracadute retrocesse” relativo alla stagione sportiva successiva fino all’ammontare massimo di 75 milioni di euro euro, costituito dalla base di 60.000.000 euro più l’eventuale incremento, e così di stagione sportiva in stagione sportiva. Il paracadute, quindi, può aumentare fino a 75 milioni di euro a stagione: nell’eventualità retrocedano, quindi, tre squadre con più di tre anni di “anzianità” in Serie A, non ci sarebbe necessità di ridurre proporzionalmente le quote.

Per quanto riguarda il pagamento, lo Statuto rende noto che il 40% dell’ammontare viene versato il giorno successivo alla disputa dell’ultima gara del campionato al termine del quale è maturata la retrocessione dalla Serie A, mentre la seconda quota viene versata entro 15 giorni dalla disputa della prima gara ufficiale della nuova stagione sportiva.

fonte calcioefinanza.it

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By marcodalmen


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