Domenica tocchera’ a lui. Conosciamo Gritti, il vice Gasp

20-01-2017 14:20 11 C.

Quel signore con il volto gentile sembra che faccia fatica a prendersi i riflettori. Eppure, inevitabilmente, ora gran parte delle attenzioni sarà rivolta su di lui, Tullio Gritti, alter ego di Gasperini, scivolato nell’angolo dei cattivi per le due prossime partite.

Contro Sampdoria e Torino Gasp siederà in tribuna a causa dell’espulsione con strascichi di domenica. Gritti, l’anti-personaggio, quello che non si vede ma si sente, che tiene la voce bassa e che pare avere il viso sereno anche quando la tensione sale e il gioco si fa duro per tutti. Così uguale e così diverso da Gasp: insieme a lui da più di dieci anni e capace di interpretarne e replicarne il pensiero sul campo, eppure caratterialmente così diverso.

DIFFERENZE
Gasp è il sergente di ferro, lui l’uomo comprensivo e dagli angoli smussati: un rapporto di complementarità che diventa simbiosi degli opposti e sta alla base di un connubio sportivamente vincente. Gritti sa essere anche un silenzioso punto di riferimento per i giocatori, con cui ha un buon rapporto. Domenica, dopo il gol alla Lazio, Petagna è corso ad abbracciarlo: un esplicito ringraziamento per i tanti consigli ricevuti nel lungo periodo di astinenza da gol, nel quale Gritti, da ex attaccante, ha aiutato — in tandem con il tecnico — il centravanti a crescere e modificare leggermente il suo modo di giocare.

EX BRESCIA
Domenica, in panchina, toccherà di nuovo a lui: di nuovo, perché il vice-Gasp ha diretto la squadra già a Pescara (anche in quel caso, l’allenatore di Grugliasco era squalificato) e l’Atalanta ha vinto. Portafortuna? Per ora sì, ma la conferma è attesa dal doppio scontro che attende i bergamaschi. Domenica contro la Sampdoria e sette giorni dopo in casa del Torino, in una doppietta che dirà tanto sulle ambizioni europee dei nerazzurri. E, così, l’Atalanta si trova a sventolare una vecchia bandiera del Brescia: Gritti è stato infatti un simbolo delle rondinelle negli anni 80, trascinando la squadra a una doppia promozione, dalla C1 alla A.
Gritti era il centravanti e il bomber di quel Brescia — con 71 gol — è ancora uno dei migliori realizzatori di sempre, in una rosa che comprende gente come Hubner e Caracciolo. Oggi è allenatore in seconda e silenzioso segreto dell’Atalanta, ancora una volta fido scudiero al seguito di Gasperini, che lo ha raggiunto nel 2006 al Genoa e che lui ha poi seguito a Palermo e, ora, a Bergamo.
E, quando il «titolare» è out, Gritti è costretto, volente o nolente, a prendersi le copertine.

 

(Gazzetta DS – 19 gennaio)

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By Staff di Atalantini.com


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