I nostri hanno mostrato di essere più forti, di non riuscire a sfondare a causa del buon atteggiamento degli avversari, di riuscire successivamente, comunque, a segnare, e di dare l’impressione di essere in grado di prendere il largo, pur non arrotondando ulteriormente il risultato finale. Col rischio di subire il pareggio, vero: ma di errori difensivi nostri non se ne stanno vedendo molti.
Ma i nostri, almeno con le piccole, riescono a mantenere la calma: e andare a Napoli con un filotto positivo alle spalle, offre sicuramente una certa tranquillità nell’ambiente. Altro aspetto positivo: col Crotone nessun giocatore atalantino diffidato è stato ammonito. In altri momenti, un fallo di frustrazione, durante una partita che non si mette subito sui binari desiderati, ci sarebbe potuto anche stare. Se si riesce invece a mantenere la calma, insomma, il lavoro di tutti risulta semplificato, ed è un bel vantaggio.
Avrà fatto piacere a molti di noi l’orgogliosa uscita del Gasp in televisione nel dopopartita a proposito del fatto che, essendo l’Atalanta tra le grandi, vada considerata tale: ed ha ragione. Se escludiamo il periodo di inizio campionato, non certo brillante, la media punti dei nostri a partita è di 2,25 (1,92 globale ad oggi). Punti totalizzati grazie al fatto di avere a tutt’oggi il sesto attacco della serie A e la quarta migliore difesa: è molto appagante prendere coscienza di tali numeri, soprattutto perché i nostri hanno lottato e dato spettacolo. Interessante vedere lo stadio con molti spettatori anche contro il Crotone di sabato (tardo) pomeriggio: anche queste sono indicazioni importanti.
Altre indicazioni interessanti? Dando un rapido sguardo al calendario del terzo finale di campionato, considerando le prime otto in classifica, si nota come come siano distribuiti gli scontri diretti: ce ne sono quattro per Juventus, Lazio, Milan e Fiorentina (uno in casa e tre trasferte per i bianconeri, due in casa e due trasferte per gli altri), e ben sei per Roma, Napoli, Inter e Atalanta (quattro in casa e due trasferte per l’Inter, tre e tre per le altre tra cui i nostri). Anche questo aspetto potrebbe avere un certo peso specifico sulle sorti del campionato, in termini di classifica finale. C’è poi l’aspetto degli incontri infrasettimanali per chi gioca in UEFA CL, European League e Coppa Italia (per chi avrà la fortuna di andare avanti). Insomma, c’è ancora molta carne da mettere sulla griglia ma, a priori, non è detto che tocchi per forza a noi la fetta bruciata.
Del prossimo filotto che stiamo approcciando in questa fase di campionato, tutto è già stato detto: saranno tre partite toste, molto toste. Mi piacerebbe si ripetessero i sette punti dell’andata, ma il fattore campo inverso non sarà a nostro vantaggio: sarà molto difficile riuscirci. Credo però che la forza di questa squadra sia il giocare giornata dopo giornata, senza fare tabelle, affrontando le difficoltà con un atteggiamento mentale che tende ad alleggerire la pressione, e non a farla aumentare: se così fosse, anche questo aspetto andrebbe a descrivere la grandezza di mister Gasperini. Poco turnover: chi riesce a garantire certi equilibri a fronte delle caratteristiche degli avversari va in campo, gli altri continuano a lavorare per essere pronti alla chiamata in campo. A fronte di certi numeri, la coesione del gruppo è evidente: chi scende in campo mostra di credere nei propri mezzi, ci si aiuta tutti, la concentrazione in campo limita gli errori e, sbagliando meno in fase difensiva, si corrono meno rischi di subire gol.
Il Napoli per noi sarà una grande banco di prova: loro stanno giocando alla grande, sono in forma e stanno andando incontro al match più importante della loro stagione. Difficile dire se questo possa essere un vantaggio o uno svantaggio per noi: sicuramente sarà una partita tesa. Giochiamola con la consueta concentrazione, con calma, poi ne riparleremo.
By Staff di Atalantini.com