Nostra Esclusiva: Enrico Vella vecchio cuore nerazzurro: ”Nessuno come gli Atalantini!”

14-08-2018 04:44 14 C.

L'immagine può contenere: 2 persone, bambino e spazio all'aperto

Ci sono personaggi famosi e personaggi che diventano simbolo della propria storia.
Per il sottoscritto, diventato Atalantino praticante (moralmente lo si è dalla nascita), con Benevelli, Rossi, Codogno, Perico, Soldá, Magnocavallo, Magrin, Donadoni, Agostinelli, Mutti e Pacione, il mediano aveva un nome e cognome: Enrico Vella.
L’ormai sessantenne ex calciatore, ha vissuto i momenti professionalmente più significativi proprio a Bergamo, sotto la guida del sergente di ferro Nedo Sonetti e dopo un’ottima annata, passata dominando la serie B grazie ai gol di Pacione e Magrin, è risultato un perno fisso della squadra orobica anche nella stagione successiva nella massima serie.
Proprio nel 84-85 nella partita che ricordo come una delle più rocambolesche della storia nerazzurra Enrico ha messo a segno, non solo, il suo primo gol in serie A ma addirittura la sua prima doppietta. Purtroppo anche ultima.
Ero presente sugli spalti ad esultare per i suoi gol e quello di Stromberg e poi fuori dal comunale nel delirio generale che Lobello aveva scatenato.
Purtroppo la carriera di Vella non è esplosa come avrebbe meritato e pian piano la sua parabola lo ha portato al ritiro dal calcio giocato, diventando allenatore prima e dirigente poi della Cairese.

Allora Enrico, adesso ha tempo di godersi qualche partita vista comodamente dal divano di casa sua, cosa fa oggi?

Oggi mi dedico sempre ai bambini, anche se ho fatto la prima squadra della Sanremo 80 fino a due anni fa, ora mi dedico come da tanti anni a scuole calcio, pulcini, ai Camp estivi, sto a contatto coi bambini che mi fanno restare giovane, che è la cosa più importante. Mi dedico ai bambini che si affacciano allo SPORT, perché la parola “calcio” è troppo grossa per loro, bisogna essere più educatori che allenatori con i bambini, poi è normale che dai 12 anni inizi a vedere qualcosa, ma è fondamentale l’educazione. Poi quest’anno si vedrà. Ho fatto tanti anni alla Cairese a alla Carperese sono sempre rimasto nel calcio, soprattutto per insegnare come ci si deve comportare. Coi bambini bisogna essere chiari, senza illuderli ma farli solo divertire, poi se saranno bravi è un conto.

Quali sono i suoi ricordi più belli dell’esperienza Bergamasca?

Dicamo che vanno da quando sono arrivato a Bergamo fino a che sono andato via, ho fatto due anni, ero arrivato a novembre 1983 ho fatto la serie B, dove vincemmo il campionato, poi in serie A, fino al trasferimento al Palermo, con i problemi di salute e poi ancora a Bergamo nel girone di ritorno, con ricordi fantastici e con un gruppo favoloso soprattutto nei primi due anni. Comunque bello, bello bello, tre anni fantastici.

La vostra squadra è una di quelle rimaste più nei cuori dei tifosi.

La squadra di allora ha lasciato un bel ricordo perché si era tornati in A col Nedo e si era fatto bene anche negli anni successivi, poi l’Atalanta si è confermata coi vari Vavassori, e soprattutto col Mondo e adesso Gasperini che sta facendo bene. L’Atalanta è una realtà molto importante, ha sempre avuto un settore giovanile fantastico, i presidenti che ci sono stati, per me sono sempre stati all’altezza della situazione. 

Bei ricordi anche dell’ambiente e della tifoseria?

Ma con la tifoseria è normale, io ho avuto sempre un buon rapporto è sempre stata fantastica nei miei confronti la porterò sempre con me nei miei ricordi.

Quale era il suo compagno di squadra preferito e perché? 

Diciamo che io ero uno che legava con tutti, non c’era uno un particolare ma ridevo, scherzavo e soffrivo con  tutti, sia nell’Atalanta che in tutte le squadre in cui ho girato, sono sempre andato d’accordo con tutti, senza invidie e rancori, me lo riconosceva anche il Nedo dicendomi che ero simpatico, tenevo allegra la compagnia e facevo gruppo. Con Magnocavallo feci tutti i tre anni, con Gigi Pasciullo ho giocato diverse gare dei master. Ma andavo d’accordo con tutti e mi è sempre servito, dai dilettanti al professionismo anche come allenatore. Come mi hanno sempre insegnato i miei: comportarsi come si deve e rispettare tutti. 

Segue ancora l’Atalanta? Come la vedie nelle ultime stagioni, guidata da un tecnico che lei da ligure, avrá sicuramente potuto apprezzare spesso quando allenava il Genoa?

Gasperini è il classico allenatore Bravissimo, che può far diventare le squadre di provincia Grandi, perché l’Atalanta ha fatto campionati straordinari, e anche  a Genoa ha fatto bene, l’unica parentesi negativa è stata l’inter, perché è una piazza un po’ particolare, dove è arrivato quando l’inter aveva vinto quasi tutto. In una società del genere ha trovato difficoltà. Gasperini per me è la persona giusta per questa Atalanta e l’Atalanta la società giusta per Gasperini che farà gioire anche quest’anno i tifosi.

Ricordo che Gasperini era arrivato così così, poi gli han dato fiducia ed è partito dando la sua impronta alla squadra, con i suoi moduli 3-4-3 e 3-5-2. Poi è normale bisogna avere calciatori giusti e metterli nei posti giusti. Ha fatto un campionato e un’Europa League fantastica peccato che è uscita in quella partitaccia “sfigata” col Dortmund altrimenti poteva arrivare in fondo. Gasperini ha il pregio di far diventare un giocatore normale un bravo giocatore e lo fa rendere al massimo.

Anche con l’Hapoel Haifa, sono entrati in campo dei giocatori che, seppur partendo dalla panchina, hanno fatto la differenza, perché Gasperini tiene tutti sulla corda e li fa entrare sempre motivati.

L’Atalanta di quest’anno affronterà ancora tre importanti competizioni con l’aggravante dei preliminari, vede la rosa completa o manca ancora qualcosa? Magari un giocatore alla Vella?

E’ normale che sarà dura e nella testa di ogni allenatore si prevedono piccoli infortuni, vedi Ilicic o Varnier, e ci si deve cautelare, alla fine del mercato manca poco, vediamo, peccato perché di Sanremo c’era Sturaro, che dalla Juve è andato allo Sporting Lisbona, lo aveva lanciato Gasperini, lo avrei visto bene  all’Atalanta. Anche Soriano potrebbe far comodo.

L’Atalanta col suo bel gioco ha fatto si che campioni come Cristiano Ronaldo decidessero di trasferirsi nella serie A,( 🙂 ) proprio per potersi confrontare con la Grande Squadra Orobica, come pensa si potrà concludere il campionato quest’anno? chi lo vincerà? La Dea che ruolo avrà?

Quest’anno sarà un campionato più equilibrato del solito in testa, sarà una lotta fino alla fine. L’Atalanta sarà ancora protagonista. Le neopromosse faranno fatica e potranno avere difficoltà. Con Ronaldo il mercato si è mobilitato e da simpatizzante  interista spero che arrivi Modric, perché per me è un grandissimo giocatore, bellissimo da vedere sin da quando era al Tottenham, spero arrivi un giocatore così. La Juve con Ronaldo, ha preso uno dei più forti giocatori al mondo, completo, professionista serio, d’esempio a tutto il gruppo. ha un fisico considerevole e uno score impressionante. Il problema potrebbe essere lo spogliatoio, dove ci sono tante prime donne. Si sente in giro che sarà risparmiato in alcune gare per vincere la Champions. Comunque non sarà facile per la Juventus. Il Real l’ha vinta non  solo con Ronaldo ma con campioni come Modric, Izco, Marcelo, Bale, Kross giocatori che giocano ad occhi chiusi, la Juve ha grandi individualità ma come gioco non ha mai impressionato. Sono curioso di vedere chi batterà le punizioni, con Pjanic,  Dybala e Ronaldo. La Juve potrebbe avere più difficoltà anche con le piccole squadre che saranno più motivate a far bene, saranno tecnicamente inferiori ma sicuramente molto motivate. Se venisse anche Modric il campionato diventerebbe ancor più bello, come negli anni 80-90 dove la  serie A era ambita da tutti i campioni.

E in Europa League, che possibilità da alla squadra Bergamasca di quantomeno ripetere l’avventura della scorsa stagione?

Con Hapoel Haifa penso che l’Atalanta abbia messo in cantiere il passaggio del turno e considerando che giocherà ogni tre giorni nelle prossime settimane è positivo aver vinto in Israele. Gasperini potrà far ruotare i giocatori senza che una rivoluzione nella squadra incida sul passaggio del turno. Anche le seconde linee  saranno  sufficienti e Gasperini avrà occasione per tenerli sulla corda.

Tra CSKA Sofia e Copenaghen chi sarà  meglio incontrare  nel prossimo turno?

Tutte le squadre sono da prendere con le molle, ma tutto dipende da come arriva l’Atalanta, come ha già dimostrato col Sarajevo pareggiando in casa ma scrollandosi di dosso il 2-2 e dimostrando cosa può fare. Comunque chi c’è c’è se gioca con la testa giusta per l’Atalanta non ci sono problemi, e Gasperini se trova qualcuno con la testa storta gliela raddrizza.

Segue il calcio femminile? Come lo vede in futuro?

Non è che seguo molto il calcio femminile, ma è bello che ci siano squadre di calcio femminile che stanno prendendo piede, ritengo giusto che anche le ragazze e le donne facciano sport che fanno i maschi. Dicono che il calcio uno sport per uomini ma non è vero.

Ricordo i mondiali vinti dalla squadra degli Stati Uniti d’America dove ho visto tutte le partite ed è stato bello. Le nazionali straniere, per dire  le americane, le inglesi, le francesi, le tedesche sono ad un livello superiore a noi, però spero, piano piano, anche  in Italia si riesca a raggiungere qualche traguardo importante. Già la Nazionale si è qualificata per i mondiali di Francia.

Speriamo prendano i binari giusti, alcune atlete professioniste all’estero fanno contratti mostruosi, certo parliamo di giocatrici ad alto livello. Molte potrebbero benissimo competere con calciatori, se non di serie A maschile, ma ai livelli di lega pro farebbero un ottima figura  contro i maschi.

Cosa augura all’Atalanta ed ai suoi tifosi?

Ai tifosi mando un grande abbraccio e l’augurio di ripetere la stagione fatta quest’anno, magari arrivando direttamente all’Europa League, di qualificarsi al più presto per arrivare ai gironi e che sia entusiasmante come l’anno scorso. L’anno scorso l’Atalanta ha entusiasmato. Mi auguro che si ripeta e si migliori.

Quest’anno il pubblico è stato meraviglioso, io ho visto quando sono andati a Dorthmund, a Reggio Emilia, a Liverpool, sono stati fantastici straordinari. Come gli Atalantini non ce né quando seguono la squadra non la mollano un secondo! Questo è importante e porta entusiasmo, d’altronde la città di Bergamo vive per l’Atalanta.

Allora speriamo possa venirci a trovare presto magari nello stadio ristrutturato , ma anche al Mapei Stadium qualche volta.

Un ringraziamento particolare a Manuel Vella per la preziosa collaborazione.

L'immagine può contenere: 2 persone, persone in piedi, occhiali_da_sole e testo
Enrico oggi, con Gino (tifoso Atalantino)

 

Bookmark (0)
ClosePlease loginn
0 0 votes
Article Rating

By Cuginus


CONDIVIDI SU
Accedi


Iscrviti
Notifica di
14 Commenti
Nuovi
Vecchi
Inline Feedbacks
View all comments

WP2Social Auto Publish Powered By : XYZScripts.com
14
0
Would love your thoughts, please comment.x