Ruspa con la pala bene in alto e lui su di essa, platea ribollente di entusiasmo e passione, un orgasmo per 6/7/8000, chissa’ quanti erano, cuori nerazzurri e il Bocia che minaccia ancora lui, il nostro Mister, il Gasp, di lasciarlo dov’e’ a vita (sulla benna) se non firma per noi per il resto della sua carriera. Poi si lascia intenerire (anche il Bocia sta diventando vecchio) e il bianco allenatore della Dea dei miracoli “plana” sul palco, la sua prima volta, al terzo anno atalantino, alla Festa della Dea.
“Vi ho visto dall’alto, una roba da brividi, mi mettete sempre in condizione di non saper mai come ricambiare tanto affetto e passione ma mettetevi il cuore in pace, ci provero’ a lungo e sempre qui. Voi siete sempre stati gli artefici di un ambiente compatto e unito che non c’e’ altrove e se abbiamo superato i nostri limiti è perche’ dietro la squadra e la societa’ c’e’ qualcuno che di limiti ne conosce pochi o nessuno e spinge tanto da diventare decisivo per i nostri destini. Mi chiedete di rimanere a Bergamo? Penso mi dovrete sopportare ancora a lungo”
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By Staff di Atalantini.com