Gasperini: “Secondo tempo decisamente meglio”

16-08-2018 22:24 3 C.

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Su Pasalic. “Lui ha qualità tecniche, una buona fisicità. Ho la sensazione che, almeno in questo momento, possa giocare meglio a centrocampo che non più offensivo”.

Sui portieri. “Gollini? Credo che ci porteremo avanti questo tormentone per un po’, ma sia lui che Berisha sono bravi. Proverò ad accontentare entrambi, mal che vada uno dei due sarà scontento. Poi non ci sono i portieri che giocano sempre, dirò di più: Francesco Rossi è un buon portiere, potrebbe anche fare il secondo, ma ha davanti loro due”.

Sul Copenaghen. “Intanto dobbiamo giocare la prima con il Frosinone, perché in due anni ho racimolato due sconfitte. Cercheremo di sfatare questa tradizione. Meglio battere. Anche il campionato dev’essere importante. Sull’Europa ci penseremo da martedì. Arriva in un momento di impegni notevoli. Il Copenaghen è un’altra squadra, non facilissima da superare, soprattutto perché abbiamo il ritorno a casa loro. Ci sono i viaggi, il clima, le temperature…”.

Sui cambi in attacco. “Ho bisogno di fare giocare Zapata, non è che non ho fatto cambi. Cornelius forse poteva rentrare un po’ prima. Vedevo che Zapata giocando andava bene, ha fatto un gol, volevo tenerlo un po’ più a lungo possibile. Non ho fatto giocare Barrow che ha una condizione notevole. Potevo non fare giocare Papu, ma lui lavora più giocando che allenandosi. Dietro ha giocato Djimsiti e ho fatto due cambi”.

Sui tifosi. “Sono sempre stati eccezionali in tutto e per tutto. È un coro che mi fanno molto spesso. C’erano tanti tifosi anche oggi, al 16 di agosto, a risultato acquisito”.

Su Cornelius. “Sono felice per lui, anche se ha avuto poco spazio. Poi se lo conquista”.

Su Rigoni. “Non ho notizie ufficiali, parlarne ora è fuori luogo, non so se è un giocatore dell’Atalanta oppure no”.

Sul campo. “La stagione è stata molto calda, quando si abbasseranno le temperature andrà meglio per tutti”.

Su Reca. “Non faccio le pagelle”.

Sui giocatori nuovi. “Secondo tempo decisamente meglio, abbiamo giocato con più precisione. Nel primo tempo meno bene, a nessuno è mancata l’applicazione, la voglia di fare. Poi quando cambi l’azione scivola meno bene”.

Su Genova. “Le due squadre di Genova non sono nelle condizioni psicologiche di giocare, anche tutto il contesto intorno a loro. È difficile prendere decisioni, io mi limito a non criticare. Va bene in tutti e due i modi. C’è chi dice che lo spettacolo deve continuare… ognuno può manifestare. Non è detto che chi gioca sia meno addolorato di chi sta fermo. Quando succedono i terremoti, cosa fai, ti fermi, non giochi, la vita va avanti? Questa è più grave perché, seppur nei numeri forse lo è meno, perché è crollato un ponte e si poteva evitare. Se dobbiamo fermarci ci fermiamo… personalmente è chiaro che sia più vicino perché ho vissuto 8 anni in quella città. Mio figlio era lì sotto, lui era a 300 metri, vicino all’Ikea, lungo quel fiume. Qualcuno tipo Criscito era passato da poco, il mio collaboratore ha tardato per prendere un caffè. Quello che addolora è che sembra impossibile, era sempre fermo per lavori, la sera era chiuso. Non è che non ci lavorava mai nessuno. Non si possono gettare accuse, almeno da parte nostra”.

fonte tmw.com

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By marcodalmen


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