Gosens: «Pronto a prendermi la fascia sinistra»

19-07-2018 19:09 11 C.

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Il tedesco nel ruolo lasciato da Spinazzola: «Con Gasperini ho imparato molto, con il Papu all’inizio è stato difficile. Ora ci intendiamo anche fuori dal campo»

Dopo un anno di apprendistato, condito da venticinque presenze e due gol, tra cui quello in Europa League contro l’Everton, Robin Gosens è pronto a diventare il titolare sulla fascia sinistra dell’Atalanta, quella lasciata sguarnita dall’addio di Spinazzola, passato alla Juventus. Un ruolo che ha già ricoperto saltuariamente all’esordio coi nerazzurri per i problemi fisici del neo bianconero, con risultati alterni. «Spero di disputare una bella stagione, sono pronto. In quella scorsa non sono andato male, penso di essere migliorato grazie al lavoro tattico di Gasperini. Giocare da titolare? Lo spero, ora ho la possibilità di farlo».

Infortunio

Rispetto ai compagni, il tedesco ha un’operazione al menisco, a cui è stato sottoposto il 25 maggio, con cui fare i conti. «L’infortunio all’ultima giornata contro il Cagliari è stato un peccato — continua il 24enne —, le vacanze sono state all’insegna del lavoro per recuperare in anticipo. La preparazione sta procedendo bene, la squadra si sta allenando con grande intensità». Vacanze trascorse anche davanti alla tv a vedere la sua Germania, impegnata, non troppo, ai Mondiali. L’eliminazione prematura, ai gironi, ha lasciato il segno sull’esterno tanto che, alla richiesta di un pensiero sulla sfortunata spedizione russa, si trincera in un «no comment». Poi si lascia andare, scherzando: «Siamo usciti subito perché mancavo io». La Nazionale, però, con la vetrina dell’Europa League, per Gosens, non è utopia: «Se sarò titolare e se faremo bene nelle coppe, perché no? In fondo in Germania non ci sono molti esterni sinistri». Rimanendo in vena di scherzi, alla domanda su cosa pensa dell’arrivo di Cristiano Ronaldo alla Juventus, la risposta di Robin è: «Non so chi sia». Poi torna serio: «Il suo ingaggio non è un bene solo per i bianconeri, ma avere qui il miglior giocatore del mondo è una cosa incredibile per tutto il calcio italiano».

 Asse con l’argentino

Se sarà titolare dovrà affinare ancora di più il feeling con Gomez, ammesso ma non concesso che l’argentino rimanga: «All’inizio con il Papu è stato difficile, però adesso Ci intendiamo meglio sia in campo che fuori». Capitolo internazionalità dei nerazzurri: «Ci sono ragazzi nuovi, che non sanno la lingua italiana. Devono sapere che nei primi mesi sarà dura perché faticheranno a capire quello che si dice in campo. Io provo ad aiutarli con il tedesco e l’inglese».

Calore del pubblico

Infine, due parole sui tifosi che, in questo periodo, fa rima con Festa della Dea: «Ci sono stato durante la seconda serata. È stata indimenticabile, non ho mai visto un evento così. Incredibile. I nostri sostenitori sono lo stimolo in più per fare meglio della scorsa stagione. Vogliamo confermarci in Europa League. La squadra è molto forte e sono sicuro che abbiamo tutti i mezzi per comportarci bene anche in questa edizione. Anzi, l’obiettivo è migliorarsi perché, nonostante le buone prestazioni dell’anno scorso, c’è sempre qualcosa in cui migliorare».

fonte bergamo.corriere.it

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By marcodalmen


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