La rinascita di ARDEGOL

26-09-2017 10:52 17 C.

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Rinascita Ardemagni: dalle delusioni Milan e Atalanta al sogno Avellino in A

Da Milano ad Avellino, passando per Perugia, Pizzighettone, Busto Arsizio, Trieste, Cittadella, Bergamo, Padova, Modena, Verona, Carpi, Spezia e di nuovo Perugia: non è l’itinerario di un folle vacanziero dell’ultima ora, ma l’escalation della carriera di Matteo Ardemagni, classe ’87, vagabondo del gol che dopo gli inizi dorati nella Primavera del Milan (nella quale era arrivato dal Sancolombano) e un continuo girovagare senza trovare pace tra Serie A e Serie B, sembra aver raggiunto la pace e la serenità in quel di Avellino, in Serie B, sotto l’egida del maestro Walter Novellino. Insieme stanno facendo sognare l’Irpina, in queste prime giornate di campionato cadetto.

BOMBER DI UN ATTACCO DA FAVOLA: AVELLINO SOGNA – L’Avellino ha realizzato finora 10 punti in sei partite, con tre vittorie, un pareggio e due sconfitte, che l’hanno portato al quinto posto della classifica, a soli tre punti dalle capoliste Perugia e Frosinone: merito di un attacco da sogno, che ha realizzato la bellezza di 12 reti in 6 gare, con una media di due gol a partita. Di queste dodici reti, ben cinque portano la firma di Ardemagni (tre sono state realizzate dall’ex Genoa Morosini e tre dal capitano Castaldo). Un attacco che funziona alla perfezione, grazie alla vena realizzativa del bomber milanese.

IL MILAN DI ANCELOTTI, SHEVA E INZAGHI. E QUEL GOL ALL’INTER… – Grande tifoso del Milan, è cresciuto nelle giovanili rossonere e fu fatto esordire in Coppa Italia con la maglia del Diavolo da Carlo Ancelotti, di fianco a compagni del calibro di Shevchenko e Inzaghi. Realizzò la prima rete con il Milan su rigore, in un trofeo Tim contro l’Inter, ed ebbe anche la fortuna di giocare al fianco di Pippo Inzaghi, che gli diede un consiglio che rimembra ancora: “Arde, l’importante non è fare gol, ma crearsi l’occasione”. Grande ammiratore di Giacomo Bonaventura, lo ritiene il calciatore più forte con il quale ha militato. 

CITTADELLA, PERUGIA E LA RINASCITA IRPINA COL SOGNO SERIE A – Dopo il Milan però, Ardemagni non è riuscito a rimanere per più di una stagione nello stesso club: nel 2009/2010 rinasce a Cittadella, realizzando 22 reti in 38 partite di Serie B, nella splendida realtà creata dal tecnico Foscarini, accanto ad Antimo Iunco. L’Atalanta lo nota e lo porta a Bergamo, dove però non riesce ad imporsi, anche a causa di un brutto infortunio: da lì riprende il pellegrinaggio, che lo porta con successo a Modena, meno a Verona nel Chievo e a Carpi, prima della nuova esplosione con la maglia del Perugia. Ma è ad Avellino che Ardemagni sembra aver raggiunto la piena maturità, grazie anche a Novellino, che gli ha dato immensa fiducia: dopo le 35 presenze e i 13 gol della passata stagione, quest’anno è iniziato ancora meglio. Il sogno, nascosto, si chiama Serie A: per dimostrare a tutti che Arde non ha mai mollato. Soprattutto a Milan e Atalanta. 

fonte calciomercato.com

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By marcodalmen


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