“Quo Vadis Dea?” – La rincorsa per il volo

16-02-2017 04:44 5 C.

L’Atalanta vince a Palermo e ora con il Crotone ha la possibilità di confermare il quarto posto, in attesa dei risultati, per nulla scontati, dagli altri campi. Il calendario fa paura ma apre anche le porte a nuovi desideri, come succede quando si affrontano le grandi squadre.

Non è la condizione il segreto ma la gestione delle energie, e per questo nessun avversario fa paura, mentre qualche timore lo portano i tanti diffidati, che vanno gestiti allo stesso modo.

Con il Crotone arriva l’ultima rincorsa, in cui fare il pieno, prima di un volo d’alta classifica che si spera non bruci le ali al nostro Icaro.

 

UN’ALTRA VITTORIA PER SOGNARE

Avanti così. L’Atalanta fa il suo dovere e le altre lasciano punti per strada.

In questo modo la classifica si rinforza, portando i nerazzurri al quarto posto virtuale, in coabitazione con l’Inter ma a ben 4 lunghezze dal Milan, e a 5 dalla Fiorentina. Rispetto a qualche giornata fa è cambiato poco, se non il sorpasso ai danni della Lazio, ma stavolta tutte le squadre hanno giocato lo stesso numero di partite, quindi la posizione della Dea è limpida e indiscutibile. Se pensiamo allo scontro diretto perso contro gli uomini di Inzaghi, che ci aveva mandato a 5 punti di distacco, capiamo quanta strada abbiano fatto i nostri e come sia difficile mantenere una posizione con continuità.

Sta per arrivare un trittico di fuoco, quello che in poche settimane ci vedrà affrontare Napoli, Fiorentina e Inter, due di queste in trasferta, ed è chiaro che molto del nostro destino verrà deciso da questi risultati. Non è detto che possano arrivare solo cattive notizie, nonostante la difficoltà del calendario, perché questi identici pensieri erano nell’aria già un girone fa, quando l’Atalanta pensava di dover lottare con i denti per mantenersi sopra la zona retrocessione. Sappiamo tutti come è andata.

Quindi ci apprestiamo ad affrontare un tour de force, senza turni infrasettimanali che possano spremere le energie dei nerazzurri, sperando di ritrovarci alla fine di questo cammino senza avere ridotto drasticamente il vantaggio sulle inseguitrici. Ma è fuori da ogni dubbio che basterebbe una vittoria a Napoli per coltivare ambizioni ancora maggiori: l’importante è mantenere salda la concentrazione e non perdere di vista l’obiettivo principale, con il rischio di brusche cadute. La partita con la Fiorentina al momento è certamente la partita cruciale, da cui passano molte delle nostre speranze europee, ma abbiamo visto già con la Lazio che nessuna situazione è totalmente compromessa, neppure perdendo uno scontro diretto.

Il calendario parla chiaro: adesso esiste solo il Crotone, avversaria debole ma non per questo non insidiosa. Se l’Atalanta farà la sua parte dovrebbe trattarsi di una formalità, ma il pericolo di pensare di avere già vinto la partita è dietro l’angolo. Serve grande concentrazione, il resto lo farà sicuramente il fattore campo e il tifo di Bergamo.

Nel frattempo il Milan proverà a risollevarsi con la Fiorentina: un pareggio sarebbe ancora una volta il risultato migliore, inoltre risulta difficile scegliere chi delle due preferire. Il Milan arriverà a Bergamo molto in là e un bel distacco dai viola renderebbe l’impegno di Napoli più leggero, ma è anche chiaro che quella rossonera al momento è la squadra più temibile, mentre i toscani potrebbero venire eliminati virtualmente dalla corsa grazie alla sfida di Bergamo.

Inter e Lazio sono attese da due trasferte insidiose in casa di Bologna ed Empoli, ma tra le due è chiaramente la Lazio quella con il calendario migliore, visto che la domenica dopo i milanesi attendono a San Siro la Roma. Occhio anche alla trasferta del Napoli, che dopo la partita con il Real si recherà al Bentegodi, dove con il Chievo ha una tradizione negativa, prima dello scontro diretto con i nostri, e in seguito andrà all’Olimpico per il super match con la squadra di Spalletti.

Possiamo capire perché dire che tra tre partite l’Atalanta potrebbe giocare addirittura per la Champions non è fantascienza, anche se si sta chiaramente e provocatoriamente esagerando.

 

L’ATALANTA CORRE BENE, MA CON IL PESO DEI DIFFIDATI

Gasperini ormai sa convivere con le aspettative e i desideri dell’ambiente e possiamo dire che non ci sono rischi: saprà mantenere i ragazzi con i piedi per terra e alta la concentrazione del gruppo. Ormai è consolidato che la squadra ha la mentalità degna di una grande squadra, anche in trasferta, con la capacità di saper accelerare e poi addormentare il ritmo in ogni momento.

Non è un caso che, nonostante i dati rilevati posizionino l’Atalanta tra le squadre con meno chilometri percorsi, il possesso palla sia predominante e i nerazzurri sembrino correre come dannati dal primo all’ultimo minuto. Non si tratta della quantità, ma della qualità della corsa, con uno massimo due tocchi e un gioco accerchiante, con continui cambi di campo e triangolazioni sulle fasce. Un esempio è lampante: con l’Udinese si è arrivati al 70% di possesso palla, il miglior dato raccolto finora, eppure sappiamo come sia andata la partita.

Questo può rispondere anche alla domanda più gettonata: quanto durerà questa condizione fisica? Ormai possiamo dire che non è solo una questione di condizione, ma anche di risparmio intelligente delle energie. E forse il meglio deve ancora arrivare, se è vero che solitamente in primavera le squadre di Gasperini volano. Speriamo.

La scorsa settimana avevamo suggerito della sana furbizia nella gestione dei giocatori diffidati. Siamo stati totalmente spiazzati: l’unica ammonizione è arrivata a Freuler, uno dei pochi a centrocampo che non era a rischio. Bisognerebbe anche dire che Orsato ha risparmiato una sacrosanta ammonizione, ad azione terminata, a Kessie.

Evidentemente il principio è quello di cercare di portare avanti tutti i titolari perché tutte le partite contano e anche con il Crotone è meglio avere tutte le armi a disposizione. Altrimenti Gomez, una volta segnata la rete avrebbe potuto semplicemente togliersi la maglia e il gioco era fatto: Mounier con il Crotone e Gomez a Napoli. Per carità, poi magari prende un secondo giallo, o con il Crotone si sente troppo la sua mancanza e apriti cielo, quindi va benissimo così.

Unico auspicio resta quello di gestire attentamente i diffidati: sono 4 e tutti in ruoli determinanti, quindi uno o due li possiamo gestire, tutti insieme no. Ecco perché è lecito aspettarsi che Gasperini li gestisca in modo oculato, magari sostituendoli se la direzione arbitrale dimostra di avere il cartellino facile.

Con il Crotone non è da escludere che proprio alcuni di questi possa riposare all’inizio, per provare alcune alternative, per poi subentrare a partita in corso. Uno che si è sempre dimostrato determinante dalla panchina è proprio Kessie, ma anche Gomez potrebbe lasciare posto a Mounier, se il mister decide di dargli una possibilità. In fondo sono gli unici due a rischio giallo veramente determinanti, visto che Masiello e Kurtic, per quanto importanti, hanno buone alternative. In particolare il secondo non deve scontare la squalifica insieme a Kessie per non lasciare il centrocampo in difficoltà: l’ivoriano può ricoprire il ruolo dello sloveno, spostandosi in attacco, e al suo posto potrebbe giocare senza problemi uno tra Cristante e Grassi.

Vedremo che soluzioni adotterà il Mister, che ha tante carte nel suo mazzo, incluso il ritorno di Dramè. Sappiamo che anche cambiando alcune pedine il gioco resta spumeggiante e spettacolare, oltre che convincente e vincente. Con il Crotone abbiamo la possibilità di confermare il quarto posto, magari regalando come altre big qualche rete in più del solito ai tifosi. L’importante sono i tre punti, per poi sedersi e osservare i risultati delle avversarie e la classifica, che ogni volta regala sempre maggiori soddisfazioni.

Bookmark (0)
ClosePlease loginn
0 0 votes
Article Rating

By Macciu


CONDIVIDI SU
Accedi


Iscrviti
Notifica di
5 Commenti
Nuovi
Vecchi
Inline Feedbacks
View all comments

WP2Social Auto Publish Powered By : XYZScripts.com
5
0
Would love your thoughts, please comment.x