In Lazio-Atalanta i nostri sono stati meno brillanti rispetto, ad esempio, a Chievo-Atalanta. Minore precisione, sbavature insolite, una fluidità non a livello degli standard ai quali siamo abituati da qualche tempo a questa parte. Sicuramente lo sforzo di mercoledì sera in Coppa Italia contro la Juventus ha influito molto (particolare da non sottovalutare: cosa ha fatto la Juventus a Firenze domenica sera?…) sugli esiti della nostra partita di domenica. Da non sottovalutare il fatto che in otto giorni i nostri hanno dovuto affrontare ben tre trasferte. Papu ha avuto un piccolo problema in apertura e questo dettaglio lo ha un po’ limitato soprattutto nel primo tempo (ringraziamo il Cielo che non si sia fatto nulla), e sappiamo bene quanto Gomez sia fondamentale nel nostro scacchiere. Petagna è stato grandioso, ma se fosse stato meglio supportato dai compagni avrebbe anche potuto fare di più. Si è parlato, soprattutto sui social network, degli “errori” di Zukanović e Berisha: chi scrive le considera sbavature, non errori: l’avversario che ti arriva da dietro ha forza e velocità che nell’area di porta non puoi contenere, e se da difensore non gli prendi il tempo puoi solo sperare in un errore nell’esecuzione oppure in un miracolo del portiere.
Sul rigore c’è poco da dire: sacrosanto. Se Berisha fosse uscito un attimo prima, forse avrebbe potuto accompagnare l’avversario, ma col senno di poi…
L’Inter galoppa. L’Inter di Pioli è molto diversa rispetto a quella di Frank De Boer: più equilibrio, giocatori che riescono ad essere decisivi (vedi la rovesciata di Murillo, difensore centrale, in Inter-Bologna di Coppa Italia) e che giocano come una vera squadra. Sarà difficile tenerli dietro, ma anche loro dovranno giocarsele tutte le partite da qui alla fine.
Le due giornate di squalifica di Gasperini sono fastidiose come la sabbia nelle mutande. Personalmente trovo che certe squalifiche andrebbero evitate, ma l‘adrenalina della partita non è poca cosa da gestire. Del resto un allenatore con le palle porta in dote più lati positivi che negativi, quindi lunga vita al Gasp, anche con questa squalifica. Resta il fatto che la gestione tecnica della squadra è curata non solo da Gasperini, ma da tutto il team tecnico: chi sostituirà il mister in panchina non lo farà rimpiangere.
Per quanto riguarda i tifosi nerazzurri insoddisfatti, credo ci sia poco da dire: ognuno di noi esprime i sentimenti che porta dentro. Credo però che a volte le valutazioni fatte siano più frutto del senso di frustrazione che non dell’analisi di una partita. Il senso di frustrazione diventa ancora più evidente quando si parla di un mercato di gennaio deficitario (con ancora due settimane a disposizione) a causa delle cessioni. Chi scrive continua a credere che in prospettiva la proprietà stia facendo un grande lavoro, e che per tornare in Europa si debba passare da un settore giovanile di grande livello e dallo stadio di proprietà. Chi parla di altro esprime un punto di vista, ma senza una base solida.
Il punto è, tornando alla Lazio, che gli azzurri sono una squadra forte: giocarci contro con tre giorni in meno di riposo non è poca cosa. Dovremmo ricordare i presupposti di Atalanta-Napoli, con i partenopei a Bergamo pochi giorni dopo la partita di UCL. Gli incastri della stagione possono avvantaggiare o svantaggiare una squadra. Ad esempio, giovedì 19 gennaio sarà la Sampdoria a dover giocare una partita di Coppa Italia: vedremo come andrà la loro domenica proprio a Bergamo.
Ed è proprio alla partita casalinga contro i liguri che chi scrive preferisce riversare le proprie attenzioni: giocheranno a viso aperto oppure preferiranno un atteggiamento remissivo cercando le ripartenze coi loro attaccanti? Attenzione, perchè Muriel e Quagliarella li conosciamo bene.
Concentriamoci quindi sulla Samp.
By Staff di Atalantini.com
