Lettera al sito : “Gli sciacalli, il grande struzzo ed i depositari della verità”

19-06-2017 10:05 40 C.

Caro Staff, cari amici del sito,

non appena terminata questa fantastica stagione, nemmeno il tempo di finire la bottiglia di Champagne ed ecco cominciare la fiera del mercato, ed ecco trasformarsi i paladini degli hashtag (#euroatalanta #leoni #bergamo ecc ecc) in animi irrequieti, a sentir loro “prigionieri”di questa maglia e di questa realtà, umiliata e sbeffeggiata come se si stesse parlando di un club di terza divisione.

Protagonisti di questi squallidi teatrini, oltre ai giocatori (primi responsabili, perché sono loro a scegliere chi li rappresenta, evidentemente con un fine ben preciso), i cosiddetti procuratori, alcuni dei quali personaggi decisamente discutibili per usare un eufemismo.

Anzi, dirò la mia senza remore, in buona parte dei casi si tratta di veri e propri sciacalli, che nel calcio moderno si sono conquistati un potere assurdo, spropositato, complice l’inerzia quando non la complicità di alcune grandi società e degli organi istituzionali.

Si consentono pratiche allucinanti, che dovrebbero essere vietate per legge. Ma vi sembra normale che personaggi, tanto per citare i più famosi, come Raiola o Mendes fatturino cifre addirittura vicine o superiori ai 100 milioni di EUR ?!? Vi sembra normale che Raiola possa guadagnare oltre 20 milioni per una singola operazione (Pogba) ?!? In tutto questo, il grande struzzo rappresentato dalla Fifa (ed in subordine dall’Uefa), che assiste a questo scempio senza colpo ferire.

Come si può da una parte perseguire il cosiddetto “fair play finanziario” e dall’altra lasciare campo libero a certi personaggi ? Come si potranno mai calmierare i costi se per trasferire un giocatore a, che so, 50 milioni bisogna pagare commissioni (quelle ufficiali, poi chissà …) per 10 o 15 milioni ? Tutto ciò è uno SCANDALO ASSOLUTO, la Fifa dovrebbe VIETARE certe pratiche cancerogene: un professionista che cura gli interessi di un calciatore solo da questo dovrebbe essere pagato, con una percentuale sullo stipendio del suo assistito (se vuole il giocatore può pure dargli il 50% …). Punto.

Nessuna percentuale sulla cifra pagata per il cartellino, nessuna possibilità di inserire clausole per avere una percentuale ad personam sulla futura rivendita. Diciamo che gestisci 50 giocatori, e che questi guadagnano mediamente 700.000 EUR, tu ti prendi il 10% il che significa 3,5 milioncini all’anno … non male direi, ma sei un professionista in un mondo dove gira “the big money” quindi ci sta. Di certo non ci sta che tre o quattro figuri, i cui contorni restano tutti da definire, tengano in scacco un intero sistema.

Restando a casa nostra, l’Atalanta B.C. ha pagato oltre il 10% del proprio fatturato in commissioni agli agenti, e come al solito questa è solo la parte illuminata della luna … Dopo aver parlato di struzzi e sciacalli, stanti gli avvenimenti degli ultimi giorni in casa atalantina, vorrei dedicare le mie ultime riflessioni alla categoria dei depositari della verità …

Strali generici verso la categoria dei giornalisti? No, i destinatari hanno nome e cognome, Michele Criscitiello ed Alfredo Pedullà, coloro che per sostenere l’audience del programma ci propinano un carnet di signorine giovani ed ammiccanti, i cui abiti sono dimensionati alla conoscenza della materia calcistica … I due succitati signori parlano sempre come se avessero la verità in tasca, forti delle confidenze del loro giro di amici procuratori e dirigenti.

Sul caso CONTI ad esempio la fanno semplice: il Sig. Giuffrida è un grande professionista, uomo corretto, che cura al meglio gli interessi dei propri assistiti, mentre il Sig. Percassi e l’Atalanta B.C. non mentengono la parola data al giocatore ed al suo agente. A sentir loro CONTI ha il sacrosanto diritto di pretendere la cessione al Milan, e l’Atalanta semmai ha commesso l’errore di non adeguare l’ingaggio di Conti a gennaio. E’ convincente il duo irpino/reggino, non c’è che dire, un tifoso neutrale e comprensibilmente non informato sui fatti tende a considerare come “logica ed affidabile” la loro versione.
Io invece mi attengo ai FATTI, CARTA CANTA VILLAN DORME. I fatti dicono che il giocatore ha altri 4 anni di contratto (non come Donnarumma che va in scadenza 2018), tutto il resto è chiacchiera da bar. La parola di Giuffredi o Criscitiello contro quella di Percassi (che comunque, giustamente, se ne è guardato bene da rilasciare dichiarazione alcuna nello specifico). Parliamoci chiaro, per onestà intellettuale va detto che è possibile, anzi probabile, che la società a suo tempo all’atto del rinnovo avesse detto al ragazzo che in caso di richieste dei cosiddetti grandi club non avrebbe ostacolato una sua cessione. Ci sta, è stata la prassi, ma si stava parlando di un’altra era, la stagione appena conclusa ha stravolto tutto. Ora, non si sta parlando del giocatore di una squadra che è arrivata 16° che viene richiesto dalla seconda della serie A; si sta parlando di un calciatore di una squadra che ha chiuso 4° e che giocherà l’Europa League. Chiaro, le succitate grandi riscuotono comunque maggiore appeal e possono pagare di più, ma i “rapporti” non sono più quelli di una volta. E, ad ogni modo, l’eventuale promessa di non ostacolarne la cessione non significava venderlo ad una squadra precisa. La deontologia professionale del Sig. Giuffredi è quantomeno discutibile, si è lasciato andare a dichiarazioni pubbliche di eventuali (non provabili) accordi avvenuti in privato, ha forzato la mano in maniera vomitevole addirittura minacciando di non presentarsi al ritiro, con un contratto di 4 anni deopositato in Lega. Fra l’altro, perché mai l’Atalanta B.C. avrebbe dovuto precipitarsi a gennaio ad adeguare l’ingaggio di un calciatore con altri 4 anni di contratto ? Si torna ancora all’eccessivo potere concesso a personaggi che col calcio hanno poco a che fare, e che anzi dovrebbero (tutti indistintamente) essere oggetto di attente analisi da parte degli organi di investigazione fiscale (e non solo) prima che gli venga concessa licenza d’opera. La vita ci insegna infatti che dove c’è miele vanno le api …
Per chiudere, una proposta a tutti gli amici tifosi, ai miei vecchi “compari” ultras, alla società: ormai abbiamo capito che i calciatori sono, tutti, dei “professionisti” prezzolati senza alcun sentimento, senza vera passione sportiva, iene fameliche interessate solo a fagocitare quantità sempre maggiori di denaro.

Bene, quante volte abbiamo detto tutti che CONTA SOLO LA MAGLIA ? Quanto sta accadendo in queste settimane ne è l’assoluta conferma. Quindi, per quanto mi riguarda, niente più cori dedicati ai giocatori, a qualsiasi giocatore, e mi piacerebbe che lo speaker dello stadio non scandisse più il nome del giocatore che ha segnato ma dicesse semplicemente “gol dell’Atalanta” ed il pubblico rispondesse … “Bergamo !”. Se ciò non fosse possibile per regolamento (non so se la Lega ha preso impegni riguardo all’annuncio del nome dei marcatori), io proporrei a tutti gli amici tifosi di non rispondere, di starsene zitti senza scandire il nome del giocatore, perché mica siamo obbligati a farlo !

Un caro saluto

SCOZIA

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By Staff di Atalantini.com


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