Marca… giù

05-12-2016 21:20 4 C.

“Marca… giù”, tipica espressione dal bergamasco che vuol dire “mettilo in conto” oppure “scrivilo con attenzione”.

Invece stavolta è solo un gioco di parole perchè ci riferiamo ad un bell’articolo di Marca, il piu’ popolare quotidiano sportivo spagnolo, che settimana scorsa aveva dedicato un lungo articolo all’Atalanta che noi avevamo ripreso in spagnolo.

L’amico Amigosincero (che ringraziamo) ci ha fatto il piacere di tradurlo e ora ve lo riproponiamo in italiano

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La squadra più in forma d’Europa.

Con una cifra vicina ai 120.000 abitanti e una distanza intorno ai 40 km da Milano, Bergamo di solito non abitua al fatto che la propria entità calcistica, che rappresenta l’orgoglio della città, guardi faccia a faccia i giganti del calcio italiano, come sta accadendo durante questa stagione nella serie A più equilibrata degli ultimi tempi.

Il ringiovanimento del calcio italiano è avvenuto, oltre che grazie a un ricambio generazionale che sta alimentando gli Azzurri, anche per un salto di livello nella maggior parte delle rose della serie A, che sfidano l’autorità della Juventus. Milan, Napoli, Lazio, Torino, Inter, Roma e Fiorentina stanno emergendo come rivali da battere se i torinesi vogliono vincere il titolo di Serie A per un’altra stagione. In questa lista, c’è un nuovo ospite. L’Atalanta di Gian Piero Gasperini è quinta in classifica e somma 10 partite (9 in campionato e 1 in Coppa Italia) senza sconfitte, esattamente dal 21 settembre, quando venne sconfitta in casa dal Palermo per 0-1.

Pur avendo uno dei budget più bassi di tutta la categoria, ‘La Dea’ ha ottenuto il proprio record in Serie A di sei vittorie consecutive. Questo può essere spiegato sulla base di tre motivi.

1. L’idiosincrasia italiana.
La squadra di Bergamo è una delle squadre che più “canteranos” ha tra le proprie fila. Le nuove generazioni di calciatori italiani e le giovani promesse arrivate dall’estero per crescere in Serie A vengono impregnati durante il loro periodo di formazione alle radicate tradizioni del club. Questo, insieme all’esperienza dei giocatori più anziani come Konko, Pinilla, o del proprio ‘Papu’ Gomez, risveglia nei giovani un modo diverso di intendere il significato di appartenenza. ” E’ un orgoglio per il club avere così tanti giocatori fatti in casa” ha detto il presidente Percassi. Caldara, Conti, Petagna, Gagliardini e Frank Kessie incarnano questa nuova sfornata di giovani che hanno firmato una delle migliori partenze della squadra nella sua storia. L’ivoriano di 19 anni, da centrocampista, non solo è cresciuto come giocatore agli ordini di Gasperini, ma è diventato un asse essenziale del suo schema di gioco ed è il capocannoniere della squadra con 5 gol. Non è una novità che Kessie abbia attirato l’attenzione dell’ intero paese con la sua falcata senza fine, la sua forza e la sua potenza di alzarsi, pressare e rubar palla.

2. Piena fiducia di Antonio Percassi.
Mentre ora l’Atalanta gode di una posizione di privilegio (ha 28 punti ed è in zona Europa League), la squadra di Bergamo ha perso quattro delle prime cinque partite della stagione. La situazione non era stabile e, anche se alcune voci mettevano in discussione la posizione di Gasperini, il presidente del club Antonio Percassi ha mantenuto la calma e sostenuto il tecnico nato a Grugliasco. I risultati sono evidenti, e l’ex allenatore del Genoa sta facendo sognare la piccola città della Lombardia. I ragazzi di Gasperini hanno raccolto 25 punti sui 27 ultimi disponibili, la migliore striscia di qualsiasi squadra nei maggiori campionati europei.

3. La tattica di Gasperini.
Inter, Roma e Napoli sono cadute a Bergamo, e la Fiorentina non ha potuto abbattere il muro dell’Atalanta a Firenze. Gasperini, una divinità a Genova, è tornato alla ribalta dopo l’effimera fase all’Inter, grazie alla sua padronanza tattica e all’esecuzione impeccabile del suo piano di gioco. Nell’odierno 3-4-2-1, l’ex tecnico del Palermo ha trovato il metodo per rendere la propria squadra un blocco quasi insormontabile grazie alla velocità (i giocatori dell’Atalanta sono tra quelli che fanno sprint a partita) una grande pressione e un piano di marcature (è la squadra che accumula più palle rubate e recuperi di tutte le Serie a). Così sono diventati la seconda squadra in Italia con meno gol subiti (14), e un totale di 724 minuti senza subire gol con la palla in gioco

Un capitano da “cartoni animati”.
Tra tutte coperture, marcature e rapidi contropiedi, risalta la figura di Alejandro “Papu” Gomez, il “piccolo” capitano Atalanta. Dopo aver attraversato l’Argentina e l’Ucraina, il talento argentino è la punta del progetto di Gasperini, e un idolo della città di Bergamo. Destro di piede, l’argentino di solito inizia la giocata sul lato sinistro, pochi metri dietro l’attaccante. Dai suoi piedi passa la maggior parte del flusso di gioco della squadra bergamasca, ed è il colui che aggiunge la qualità al possesso palla quando la squadra avversaria si chiude. Un giocatore diverso e audace, fino al punto di mostrare i propri idoli televisivi dell’infanzia, Olly e Benji, sulla fascia di capitano della squadra con la quale, sicuramente, ha vissuto momenti molto più agrodolci rispetto all’attuale.

I ragazzi di Gasperini sono la squadra che ha fatto più stagioni in Serie A(56) senza aver mai sollevato il titolo di campione, essendo la Coppa Italia del 1963 l’unico trofeo messo in bacheca, oltre che i Campionati di Serie B. Non è mai troppo tardi per iniziare a sognare.

http://www.marca.com/futbol/futbol-internacional/2016/12/03/5841f0bce2704ef42d8b4656.html

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By Staff di Atalantini.com


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