IL NEuRO E L’AZZURRO : FRANCE RESPECT

30-09-2017 10:50 36 C.

Grande prestazione dei nostri in terra di Francia e il rispetto internazionale accresciuto dopo la vittoria con l’Everton.

Ecco come tutto lo staff di Atalantini.com ha visto la serata. Il positivo e il negativo, aspettiamo i vostri giudizi

 

IL NERO

SOFFERTO OLTRE MISURA LA TECNICA MA ANCHE LA PREPARAZIONE ALTRUI
Sovrastati tecnicamente, e si poteva anche prevedere, ma anche dal punto di vista atletico e reattivo e questo alla Dea non capita spesso. Squadra avversaria molto giovane, gli anni di differenza si son sentiti

IL PRIMO TEMPO
Baricentro troppo basso e pressione costante dei francesi subita oltre misura

LE FASCE
Non siamo ancora quelli dell’anno scorso. Nuovi innesti o seminuovi (Castagne, Hateboer ecc.) non ancora al livello di chi hanno sostituito. Micidiale l’errore dell’olandese sotto la porta avversaria nel primo tempo

CRISTANTE POCO BRILLANTE
Sembrava muoversi leggermente al rallentatore rispetto agli altri. Non ha fatto ne’ filtro per la difesa ne’ ha garantito supporto all’attacco

IL CENTROCAMPO
Spessissimo in crisi, lunghi minuti in cui la squadra sembrava confusa, palle lunghe, passaggi imprecisi. De Roon in affanno costante

I CARTELLINI GIALLI
Presi un po’ troppi, simbolo della gara quasi sempre in affanno dei nostri. Falli rischiosi (Hateboer, Freuler) e comportamenti non irreprensibili (Ilicic col pallone spesso allontanato apposta dopo il fischio dell’arbitro)

IL FINALE CONVULSO
Ultimi 10 minuti in trincea con la palla sparata in avanti a spazzare. Non si è visto quasi mai sotto il Gasp, ma evidentemente i nostri erano alla corda

IL CAOS BIGLIETTI
Sarà lo sciovinismo francese, le brutte esperienze recenti passate in zona (Lione – Besiktas e il devasto turco) o semplice disorganizzazione, ma i nostri tifosi hanno penato le classiche sette camicie per esserci, al di la’ del viaggio

L’INVIDIA
Verso i nostri tifosi che erano là…

 

 

AZZURRO

LE CAPACITA’ TATTICHE DEL GASP
Una volta di piu’, ha raddrizzato parzialmente la partita togliendo Cristante per Castagne e adeguando il modulo alla situazione. Armoniche e tempestive le sostituzioni successive

LA PREPARAZIONE TATTICA
I nostri, piedi buoni o meno, sanno quasi sempre cosa fare, non si vedono cali di intensità nemmeno nelle fasi critiche della partita; si cerca sempre, con la costruzione del gioco; il pressing in avanti è asfissiante.

ATTRIBUTI D’ACCIAO
Per dirla con un francesismo (visto il contesto) la nostra squadra ha dimostrato di avere i controcoglioni. Quante volte le squadre italiane con un gol sul groppone preso prima della fine dell’intervallo, si sono squagliate nel secondo. La nostra no, ha reagito e recuperato il risultato. Palla a terra, passaggi precisi, gioco veloce e a tutto campo per pungere e pressare.
E non e’ assolutamente un caso

MASIELLO
A parte il primo quarto d’ora, ennesima prestazione gigantesca. Uomo calamita ogni palla diretta verso la nostra area la respingeva lui.
Se all’epoca di Pasciullo il ritornello era “Luigino in Nazionale” forse è ora di riciclarlo per il Santo viareggino

ILICIC
Quando è entrato non ha fatto niente di particolare ma è spiccato per tecnica e personalita’ tipicamente slava, di fronte a una situazione non facile

SPINAZZOLA
Sembra stia tornando quello che conoscevamo. Finalizzata una delle poche occasioni capitate.

LA DIFESA
Mancava Toloi, qualcuno si è accorto? Non benissimo Palomino sul gol loro ma è come cercare il pelo nell’uovo. Caldara un ragazzo da 50 milioni di euro, peccato sia gia’ “andato”. Chiamiamolo “Gaetano”

BERISHA
Molto reattivo e “cattivo” il giusto, umile e silenzioso. La Viola si tenga “Lingua Lunga” Sportiello, noi abbiamo Etrit

GOMEZ
Ora e sempre il Papu, che conferma la sua versione internazionale quasi migliore di quella del campionato. Due gol in Europa, due perle. Leader della squadra

L’ESPERIENZA EUROPEA
Le esperienze europee che stanno facendo i nostri calciatori. Sicuramente è un buon bagaglio e lo metteranno in pratica nelle partite future in campionato

LA TIFOSERIA
Sono anni che non si vedeva intorno alla squadra una voglia di Atalanta così, merito sopratutto dei giocatori, del mister e della società, rispetto a squadre più “blasonate” i nostri ci mettono sempre il 110%, merito anche dell’ambiente creato intorno a questa squadra
Grandissimi anche per andarsene e tornarsene senza il minimo incidente, addirittura segnalati come collaborativi con la Gendarmerie locale. Gli undici arrestati non sono stati cattivi, semplicemente non avevano considerato di essere fuori dall’Italia.

IL RISCONTRO DEI TERZI
Il rispetto generale che dicevamo all’inizio. Lodi quasi sperticate di stampa e social in Italia, nuovi tifosi e gente di fuori che si appassiona. Il “brand” nerazzurro tira sempre di piu’ e a Zingonia si fregano le mani

 

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By Staff di Atalantini.com


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