Novemila675

13-09-2017 04:42 17 C.

Novemilaseicentosettantacinque giorni pari a 26 anni, 5 mesi e 25 giorni.

Mi son preso la briga di calcolarli. Non è ‘sta gran fatica, basta conoscere un po’ le funzioni di Excel, o di altri programmi ancora piu’ specifici.

9675 giorni sono quelli che intercorranno tra domani e, indietro nel tempo, il 20 marzo 1991, giorno del ritorno dei quarti di finale della coppa UEFA 1990 – 1991 che ci costo’ l’eliminazione ad opera di un’Inter poi avviata a conquistare il trofeo.

Pensate, a quei quarti, su 8 formazioni, 4 erano le squadre italiane : noi, l’Inter, il Bologna e la Roma che poi perse la finale contro i nerazzurri di Milano. Per dirvi quanto abbiamo perso a livello internazionale in termini di “peso” come federazione.

Mai avrei pensato di rivedere l’Atalanta in Europa, perlomeno in tempi brevi. Al tempo avevamo la possibilita’ di iscrivere piu’ squadre e non c’era la differenza abissale che regna oggi tra i potentati metropolitani e il resto del mondo pallonaro nazionale. E’ anche vero che quando assistetti alla vittoria al campionato mondiale del 1982 pensai la stessa cosa e sappiamo poi tutti come ando’ a finire undici anni fa.

Per di piu’ domani debuttiamo in modo assoluto contro una formazione della patria del foot-ball, un’Atalanta – Everton che fino a ieri mi sarebbe sembrato un confronto perfetto per la Play Station. Non abbiamo mai giocato contro una formazione inglese e le amichevoli (o il Trofeo Bortolotti) contro QPR, Leeds e Hull City di questi ultimi anni, sembrano ora un preludio alla prossima partita con i 3 punti in palio.

Non riesco proprio a figurarmi lo scontro. Non ci sono termini di paragone che possano comparare la Dea ai Toffies. E’ vero che abbiamo battuto Dortmund e Valencia in agosto ma quello è calcio che non conta. Io sono cresciuto con il concetto che del calcio anglosassone non ci si puo’ mai fidare, dalla Premier alla Quarta serie e oltre. E chi si ricorda della strizza che ci fecero prendere i dilettanti gallesi del Merthyr sa cosa voglio dire.

E a proposito del Merthyr, tra tutte le cavalcate europee, immagino che la stragrande maggioranza dei tifosi nerazzurri sia piu’ legata alla prima, quella Coppa delle Coppe del 1987 – 1988 la cui semifinale rappresenta il momento piu’ alto della storia atalantina, pari forse alla conquista della Coppa Italia e a una manciata di vittorie nette con i maggiori squadroni.

Nella semifinale contro il Malines giocava allora titolare un tale, Erwin Koeman (a destra nella foto), che alcuni fini intenditori tra i nostri lettori ricorderanno bene caracollare a centrocampo con il suo caschetto biondo di capelli. Ecco, ce lo ritroveremo contro domani come vice allenatore dei Toffies. Suo fratello Ronald, piu’ conosciuto a livello internazionale, lo ha chiamato a se’ quando ha preso in mano la guida dei blu di Liverpool come aveva gia’ fatto circa 3 anni fa nel Southampton. Una bella storia di amore fraterno.

Chissà se a Erwin passerà per la testa quella magica serata del 20 aprile 1988 e cosa pensera’ a vederci. Di certo la sua figura rappresenta per noi un ponte temporale tra una generazione di tifosi che sognò oltre frontiera e un’altra che di quelle imprese aveva sentito solo parlare. Fino a domani.

Speriamo di farci valere, oggi come allora, il risultato non è un obbligo, l’impegno si’. Lo pretendiamo e ce lo aspettiamo, sicuri che il Gasp e i suoi non ci deluderanno

 

Calep

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By Staff di Atalantini.com


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