Punirne uno per…

15-06-2017 19:40 56 C.

Punirne uno per educarne cento è una massima un po’ qualunquista che, in alcune circostanze, è però l’uovo di Colombo.

Le cose vanno sempre viste nel loro complesso, non me ne vogliano perciò i destinatari dei miei strali.

Parto dall’assunto che il giocattolino nella scorsa stagione è ormai diventato un giocattolone composto da tanti pezzi pregiati e che il padrone dell’ex giocattolino riceva, più del solito, offerte per i pezzi che lo compongono.

Altro assunto è che purtroppo, al giorno d’oggi, i procuratori di giocatori sotto contratto, appena i propri assistiti disputano una stagione di buon livello, vanno a battere cassa, legittimamente quando vanno a chiedere un aumento dell’ingaggio, fuori dalle regole quando vanno a parlare con altre società nonostante il calciatore abbia un contratto pluriennale firmato meno di 12 mesi prima.

Ad aggravare il fatto alcuni procuratori “per solo interesse del proprio assistito” hanno poi il vezzo di rilasciare dichiarazioni atte a mettere pressione sulla società di appartenenza del giocatore.

Alcune volte la società si indispettisce per questo comportamento e tira le orecchie al procuratore del caso.

Il procuratore del giocatore allora si rende conto di avere esagerato rischiando l’irrigidimento della società e ricompone lo strappo (o cerca di farlo) con dichiarazioni più morbide.

La situazione si normalizza (apparentemente) ma quel marpione del procuratore riparte a fare il piangina motivando le sue lamentele ed accusando che l’allenatore non può mettere veti perché il suo assistito non può perdere una occasione così !

La telenovela è arrivata a questa puntata ma altre, fantasmagoriche, se ne preannunciano; aggiungo solo che un altro pretendente si è fatto avanti ed ha offerto una dote molto più corposa che il primo pretendente perso a spendere e spandere in cerca di un futuro glorioso come il passato, non vuole raggiungere.

Le valutazioni tecniche le lascio all’allenatore che a detta di tutti ha contribuito a far crescere il valore dei giocatori e dei possibili ingaggi che possono spuntare, questo il procuratore pare non ricordarlo. Senza Gasperini ed il suo modulo di gioco, il giocatore avrebbe forse potuto aspirare a crescere nel Sassuolo perché i molti (per il ruolo) goal che ha potuto segnare sono per una buona metà frutto dello schema in cui si ritrova libero sul 2 palo con un pallone da calciare in porta. Certo lui è cresciuto, imparando lo smarcamento (da chi ?), certo ha imparato meglio la fase difensiva (da chi ?) e grazie alla sua fisicità la esercita al meglio, certo anche lo scorso anno con schemi diversi qualche palla nel sacco la aveva messa.

Mi rendo conto che sto divagando per cui arrivo al titolo del pezzo.

Visti gli introiti delle cessioni fatte finora, se io fossi il responsabile della decisione, prenderei il signor procuratore ed il suo assistito e farei una bella chiacchierata i cui contenuti riassumo qua sotto.

Caro procuratore, legittimamente difendi gli interessi del tuo assistito, ma ci sono regole scritte ed altre tacite che vanno rispettate.
Parliamo solo di queste ultime: le tue dichiarazioni non sono solo inopportune ma anche deleterie, capiamo le tue esigenze ma esternazioni come le tue non solo non aiutano il tuo scopo ma rischiano, e questo è il caso, di indispettire l’attuale datore di lavoro. Ti comunichiamo perciò che non solo non verranno prese in considerazione offerte di vendita per il tuo assistito, ma il giocatore verrà messo a disposizione dell’allenatore ed eventuali segnali di svogliatezza o di mancato impegno porteranno ad un passaggio in tribuna.

Certo ci sono costi a cui la società va incontro: l’ingaggio per un giocatore non utilizzato ed il mancato introito della vendita aggiungendo il rimpiazzo da trovare.
Ma in questo momento storico la società si può permettere costi di questo tipo e se si pensa per esempio a Bonaventura risultano essere per me un ottimo investimento.

Consideriamo che il giocare in Europa, se il giocatore manterrà quanto di buon ha fatto finora, potrebbe far lievitare ancora sia il costo del cartellino che il suo ingaggio per cui restare qua (magari con un ritocco ampiamente dichiarato da Percassi) forse non è così male.
Se il rischio è starsene in tribuna per un anno e non trovare poi gli ingaggi favolosi delle grandi, un pensiero da parte del procuratore e del giocatore lo farei.

I vantaggi ? Far contento un allenatore che ti ha portato ricavi ingenti, mandare un chiaro segnale a tutti i procuratori e giocatori che le trattative non si fanno sui giornali ma con la società e direttamente.

 

Certo tutto il teatrino potrebbe essere addirittura concordato per rendere la cessione meno invisa alla piazza ma su certe cose la verità non si viene mai a sapere…

 

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By brignuca


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