“Quo Vadis Dea?” – Tre sogni nel cassetto

11-01-2018 04:44 20 C.

Il 2018 non poteva iniziare in modo migliore.

Il realismo ci avrebbe portato a risultati opposti: vittoria con il Cagliari e sconfitta a Napoli e Roma. Invece ancora una volta i nerazzurri si sono comportati in modo pazzerello e hanno stupito tutti, prima perdendo la partita più facile, poi regalandoci due imprese incredibili.

E ancora una volta l’Atalanta ha dimostrato di poter essere considerata una grande squadra, restando in corsa su tre fronti.

 

SERIE A: NIENTE DISTRAZIONI

Il cammino in campionato, che aveva subito qualche piccola battuta di arresto per via degli impegni ravvicinati, ha subito un brusco cambiamento, grazie soprattutto alla ritrovata capacità di vincere sul campo degli avversari. In questo modo la corsa per la sesta e settima piazza è più che viva. In Coppa Italia l’ultima mina vagante, la squadra in grado di conquistare il quarto posto valido per l’Europa League con la scorciatoia, diventa il Milan, una delle poche squadre che potrebbe risalire la china e insidiare l’Atalanta grazie alla qualità della rosa a disposizione. In realtà anche i rossoneri sono impegnati su tre fronti e al momento non sembrano avere ancora la capacità di scalare la classifica o arrivare in finale battendo la Lazio, motivo di ottimismo per la Dea.

L’impressione è che l’Atalanta, se non si lascerà troppo distrarre dagli impegni delle coppe, ha ancora le carte in regola per distinguersi dal gruppone che insegue le cinque di testa, al momento irraggiungibili. Poi si sa che alcune squadre, vedi ad esempio il crollo di Inter e Roma, possono regalare scossoni imprevedibili, e la stessa Dea dovrà dimostrare di essere maturata in questo aspetto.

Non è un caso che le partite più deludenti abbiano sempre preceduto grandi imprese: la vittoria rosicata con il Sassuolo, una delle meno convincenti in casa, ha avuto un sapore ben diverso da quella trionfale all’esordio con l’Everton; la sconfitta al Meazza, contro un’Inter che non era certo un bulldozer e con una formazione iniziale sperimentale, è stata ripagata ampiamente dall’ormai storica vittoria di Liverpool; la sconfitta con il Cagliari è arrivata a ciel sereno ma è stata cancellata dall’impresa di Napoli.

Quando l’Atalanta sbagliava approccio in campionato aveva già la testa alla partita seguente, dove raramente negava soddisfazioni. Inoltre risulta più facile mantenere la concentrazione, oltre che trovare gli spazi per il proprio gioco, contro una blasonata piuttosto che una squadra di medio-basso livello.

La notizia positiva è che dopo la sosta arriverà a Bergamo il Napoli, cui già tremano le gambe alla nostra vista. Tuttavia i successivi impegni ci vedono sui campi del Sassuolo e del Crotone, oltre che in casa con il Chievo. Le due trasferte in particolare non possono essere prese sottogamba e arrivano proprio prima di due partite importantissime, con Juventus e Dortmund.

 

TIM CUP: SFATARE IL TABU BIANCONERO

La Coppa Italia è una competizione a noi molto cara, visto che è legata all’unico titolo in bacheca, e mai come quest’anno si può sperare in un bis.

La strada è tortuosa, perché prima bisogna superare lo scoglio Juventus, e poi molto probabilmente affrontare la Lazio a Roma, in una finale che si annuncerebbe infuocata. Sperare di superare il turno con i bianconeri, unica squadra blasonata con la quale la vittoria è tabù da troppo tempo, per poi riuscire a vincere all’Olimpico contro i padroni di casa più ostici, almeno secondo le statistiche, sembra pazzia. Ma lo era anche pensare ad una vittoria a Napoli, per quanto già avvenuta in passato.

Chiaro che nell’andata a Bergamo serve una vittoria, che già sarebbe una impresa, per poi sperare di uscire vivi dallo Juventus Stadium, dove in tal caso i padroni di casa faranno di tutto per ribaltare il risultato. L’atmosfera al Bortolotti sarà incandescente e l’impegno su tre fronti anche per i bianconeri potrebbe portare il tecnico Allegri a trascurare in parte la Coppa Italia, per loro sicuramente meno importante rispetto ad altri obiettivi, ma questo è un fattore che non cambia la difficoltà del match. Si spera ovviamente in un arbitraggio poco protagonista, visti i precedenti e le polemiche di questi giorni.

Ironia della sorte, dopo la sfida di ritorno capiterà proprio la trasferta allo Juventus Stadium, solo tre giorni dopo. Su tre partite in un mese riusciremo a vincere una partita e sfatare il tabù? Gasperini ci tiene particolarmente e, vista la sua capacità di imparare dagli errori e capire come imbrigliare gli avversari, qualche soddisfazione se la vorrà togliere.

 

EUROPA LEAGUE: CAUTELA A DORTMUND

Infine rimane la competizione più importante di quest’anno, anche se la più difficile, quella che rende questa stagione indelebile nella storia nerazzurra, a prescindere dagli altri obiettivi.

Chiaro che la possibilità di bissare l’impresa dell’anno scorso e regalarsi un’altra qualificazione in Europa League esiste, o tramite la Coppa Italia o tramite il piazzamento finale in Serie A, ma conviene gustare ogni attimo di questo cammino fino in fondo, con la consapevolezza che potrebbe non ricapitare, oppure diventare il primo di tanti.

Il sorteggio ci ha regalato una sfida ostica, probabilmente una delle peggiori, ma forse è meglio così. Uscire dalla Coppa contro il Lugodorets sarebbe un rammarico certamente maggiore rispetto a quello di uscire a testa alta con il Borussia Dortmund. Ecco, quello che i tifosi nerazzurri sperano è proprio di giocarsela fino in fondo, con la possibilità di non dover compiere una impresa disperata al ritorno a Reggio. Giocare il ritorno in “casa” è un vantaggio sicuramente, ma una goleada in Germania va evitata, perché sarebbe una beffa atroce terminare questa avventura con una partita senza speranza. Sappiamo che comunque la cornice di pubblico sarebbe uno spettacolo e una festa in onore dell’Atalanta, ma preferiamo non pensare troppo a questa evenienza.

Gasperini ha dimostrato anche in trasferta di saper mantenere un buon equilibrio e sicuramente a Dortmund farà in modo di non scoprirsi troppo. La partita di Roma è un esempio di come l’Atalanta sa attaccare ma anche fornire una grande prestazione difensiva, se occorre.

Chissà cosa penseranno in Germania, dove il sorteggio era stato accolto in modo entusiastico, dopo le ultime imprese della Dea contro le grandi italiane. Qualcuno avrà sicuramente iniziato a non essere troppo contento di trovarsi davanti una squadra così fastidiosa e imprevedibile. Il rischio figuraccia, per loro, è dietro l’angolo. Il Borussia in campionato si è rialzato e ora può puntare al secondo posto, ma è stato eliminato dalla Coppa nazionale, seppur giocandosela con il grande Bayer. Vedremo in che stato di forma fisica e morale si affronteranno più avanti le due squadre in Europa. I tifosi non stanno nella pelle di vivere anche questa avventura.

 

Si può dire che su tutti e tre i fronti l’Atalanta avrà vita dura, e ci stupiremmo del contrario. L’impressione generale, sia tra tifosi che tra addetti ai lavori, è quella di un campionato in cui la Dea, se non avesse le coppe tra i piedi, non faticherebbe a trovare un piazzamento europeo. Lo testimonia il fatto che sia in piena corsa nonostante i tanti impegni e le tante partite in cui ha perso punti alla portata. Quindi è chiaro che, se come l’anno scorso la squadra di Gasperini volerà in primavera, anche una eliminazione da una o entrambe le competizioni, avrebbe come risvolto la possibilità di puntare tutto in campionato.

I tifosi sperano di togliersi più soddisfazioni possibili, anche a scapito di rimanere con il cerino in mano. In realtà la convinzione al momento è opposta e la domanda che circola sempre più dopo ogni impresa è sempre quella: vuoi vedere che quest’anno è l’anno buono che portiamo a casa qualcosa?

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By Macciu


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