“Quo Vadis Dea?” – Tutta d’un fiato

08-02-2018 04:44 9 C.

CROTONE TAPPA INSIDIOSA

Ci siamo, sta per arrivare il ciclo infernale, o forse sarebbe meglio definire celestiale per il valore che potrebbe avere nella storia nerazzurra, che metterà a dura prova la nostra Atalanta.

Ci arriviamo con un buon stato di forma, quanto buono lo sapremo presto, e una condizione mentale ottimale. Aver sbloccato una gara interna dopo 69 giorni di digiuno, seppur con delle attenuanti in ognuno dei passi falsi, è stato importante, soprattutto contro un avversario storicamente rognoso come il Chievo. Ora l’Atalanta sa di poter trovare punti sia in casa che fuori, anche alla luce delle lezioni apprese in questi mesi.

Sarà importante non calare la tensione, soprattutto in quelle che possono erroneamente essere definite “gare facili”, a cominciare dalla prossima a Crotone. La squadra di Zenga è lontana parente di quella umiliata all’andata, e sarà ancora più pericolosa per la voglia di vendicare quella che fu la più facile vittoria per i nerazzurri. Contro l’Inter, una squadra imprevedibile ma di livello, i calabresi hanno impresso un ritmo e un pressing che sono molto simili a quello degli uomini di Gasperini. Certo, la qualità di alcuni giovani come Barberis, Trotta e Mandragora, non può essere ancora paragonata a quella del gruppo nerazzurro, ma servirà grande attenzione per evitare sorprese che sarebbero deleterie, sia per la classifica che per l’approccio alle partite successive.

Sappiamo che l’Atalanta ha spesso fallito i match alla vigilia di partite importanti, vedi la sconfitta con il Cagliari prima della impresa di Napoli, ma sappiamo anche che Gasperini effettuando un giusto turnover ha invertito la rotta a Reggio, quando il Sassuolo è stato schiantato. Certo, visto l’approccio successivo con la Juventus, si spera che il mister porti dei correttivi anche in questo, evitando di spremere gli uomini più importanti nella partita meno fondamentale. Sempre se quella volpe del mister non avesse previsto tutto quanto, in un disegno molto più ampio.

 

TURN OVER SI, MA QUANTO?

Il percorso verso l’Europa in realtà non poteva cominciare in modo più impervio, visto che la trasferta verso Sud precede l’altra trasferta verso Nord, aumentando gli sbalzi climatici e fisici dei nostri paladini nell’arco di pochi giorni.

Chiaro che parliamo di calciatori professionisti, abituati a voli impegnativi già per le proprie nazionali, ma ogni trasferimento è un impiccio nella preparazione alla partita, perché fa perdere molto tempo che potrebbe essere utilizzato per allenamenti e altro, tutt’altro che trascurabili quando il tempo di recupero diminuisce drasticamente.

Gasperini dovrà effettuare delle scelte decisive, innanzi tutto definendo quali siano le partite più importanti, e in secondo luogo decidendo chi sia o meno pronto per una o l’altra sfida. Sembra semplice, perché tutti vorrebbero l’undici migliore nelle partite contro il Dortmund, ma ci sono diversi fattori da considerare: Caldara e Gomez hanno dei problemini e schierarli con il Crotone sarebbe un azzardo, ma anche schierarli con il Dortmund non al meglio senza avergli consentito uno spezzone di partita, per testare le proprie condizioni, potrebbe essere deleterio.

E Ilicic? Il mister ha già fatto capire che va gestito, così come Petagna, perché la loro fisicità non gli permette recuperi rapidi. Se Gomez riposa e Ilicic gioca 90 minuti a Crotone, con il Dortmund rischi di averlo a mezzo servizio, e poi magari il Papu non recupera: sarebbe un doppio danno.

Altro dilemma arriva a centrocampo. Potrebbero giocare dall’inizio Cristante, De Roon e Freuler, in modo da poter fare a meno di una punta, ma in questo modo non puoi far riposare nessuno in vista di Dortmund. Altra mossa rischiosa.

Una soluzione potrebbe arrivare dall’impiego di alcuni giocatori poco usati, come Schmidt, Melegoni, Haas e Barrow, quest’ultimo reduce dall’impiego con la Primavera.

Ipotizziamo una formazione totalmente rivoluzionata: Gollini; Mancini, Palomino, Masiello; Castagne, Freuler, De Roon, Gosens; Haas, Barrow, Cornelius.

Avremmo una buona struttura, con forti novità solo in attacco e qualche giovane, ma Ilicic e Gomez si accomoderebbero in panchina, oltre a giocatori importanti come Toloi, Petagna, Hateboer, Spinazzola, Cristante. Potrebbe essere anche l’ora di uno tra Melegoni e il misterioso Schimdt, che il mister ha escluso dalla lista Uefa ma non è ancora partito, e domenica era in panca invece che in tribuna.

Bisogna fare attenzione tuttavia a inserire troppi giovani, che potrebbero subire l’atmosfera elettrica dello Scida e sbagliare approccio. Turn over o meno, sarà una bella gatta da pelare per Gasperini insomma.

 

LE SCELTE DEL GASP

Il mister sa che inizia un ciclo di sette partite senza sosta, e che dovrà effettuare delle scelte. La più facile, quella tra Europa League e campionato, non porterà malumori in caso di scelte azzardate in quel di Crotone, partita abbordabile ma tutt’altro che facile da gestire. Il problema è che, essendo la prima, non sarebbe un bene steccarla, anche per l’umore del gruppo oltre che per la classifica. Ma se avessimo dei dubbi anche qui, allora meglio non guardare oltre.

La partita in casa di domenica prossima infatti prevede lo scontro diretto per l’Europa tra Atalanta e Fiorentina, che cade perfettamente in mezzo alle due sfide con i tedeschi. Dopo il ritorno a Reggio arriva un altro big match, stavolta allo Juventus Stadium. E la partita successiva è ancora nello stesso tempio, stavolta per disputare il ritorno di Coppa Italia, una impresa che si annuncia disperata. Dulcis in fundo al Bortolotti arriverà la Sampdoria, in un’altra sfida incredibilmente importante per la qualificazione in Europa.

Meglio che il mister non guardi troppo il calendario, altrimenti ci sarebbe da mettersi le mani nei capelli. Ovvio che tutti speriamo che l’Atalanta, sapendo a cosa stesse andando incontro, abbia preparato al meglio il suo stato di forma per questo momento. Solitamente le squadre di Gasperini volano a Febbraio, sarebbe oro confermare questa statistica.

Sta di fatto che, come detto, vanno fatte delle scelte: quale tra le due sfide con la Juventus è più importante o semplicemente più alla portata? Visto il successivo impegno con la Sampdoria viene spontaneo pensare ad un saggio turnover in Coppa Italia, per evitare un dispendio di energie che potrebbe essere inutile e deleterio. Facile pensare tra l’altro che anche i bianconeri effettueranno qualche rotazione, ma con una rosa veramente invidiabile da cui poter trarre beneficio. E anche con i viola, soprattutto nel caso in cui la sfida a Dortmund portasse grandi speranze per il ritorno, sarà facile prevedere qualche cambio sulla scia di quanto visto a Crotone, anche perché al momento la Samp è l’avversaria da battere a tutti i costi.

Riassumendo dovremmo avere turnover con Crotone, Fiorentina e Juventus in Coppa, mentre i titolarissimi cercheranno di scendere in campo al meglio con Borussia in Europa League, Juventus e Sampdoria in campionato. Ipotesi, perché Gasperini tiene al ritorno in Coppa Italia e anche a vincere tutte le partite, da cui la sua imprevedibilità di partita in partita.

Tutto finito? Assolutamente no, perché in caso di qualificazione agli ottavi le sfide successive in Europa arriverebbero proprio a Marzo, allungando di fatto questo ciclo incredibile di altre quattro partite senza sosta: i due match cadrebbero nel giovedì tra Samp e Bologna, e poi in quello tra Bologna e Verona. Si tratterebbe di undici, dico undici, partite consecutive in poco più di un mese. Ma di questo speriamo di preoccuparci più avanti.

Ora meglio pensare solamente al Crotone, altrimenti altro che “pel de poia”.

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By Macciu


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