Vi spieghiamo ll diritto di recompra – con VIDEO

16-06-2018 13:07 23 C.

C’è un nuovo termine che accompagna la maggior parte delle operazioni di mercato che fin’ora abbiamo visto: il diritto di recompra.

Questa novità, in Italia è entrata in vigore dal 1 Giugno, è stata fortemente voluta dalle grandi squadre di Serie A ed è chiaramente ispirata alla forma contrattuale presente nel mercato spagnolo di cui abbiamo sentito parlare l’anno scorso per l’affare Morata.

Di fatto, si tratta di una clausola che stabilisce per la società cedente una possibilità di riacquisto del giocatore venduto nei confronti della squadra acquirente ad un prezzo prefissato. Le differenze rispetto ai soliti prestiti con obbligo o diritto di riscatto sono però enormi:

  • Il giocatore viene a tutti gli effetti venduto ad un’altra squadra e interrompe qualsiasi legame con la società cedente.
  • La società che compra il giocatore diventa proprietaria esclusiva del cartellino, per tanto può decidere di sfruttare o meno il giocatore per tutta la durata del contratto oppure venderlo quando preferisce.
  • Essendoci una prelazione da parte della società cedente, qualsiasi operazione a titolo definitivo sul giocatore deve essere concordata con la vecchia squadra d’appartenenza. In pratica, se si vuole vendere il giocatore prima della naturale fine del contratto prima è necessario chiedere alla sua vecchia società se è interessata a ricomprarlo.
  • In entrambi i casi il giocatore, e questa condizione è obbligatoria per inserire la clausola, accetta che le società gestiscano il suo cartellino quindi non ha potere una volta ceduto di scegliere se tornare nella vecchia squadra o meno. Il tutto ovviamente è solo dal punto di vista formale in quanto poi, privatamente, il giocatore potrà esprimere tutte le sue preferenze alle varie dirigenze.
  • Se la società cedente rifiuta la recompra ed il giocatore si trasferisce in una società terza, la clausola di recompra decade.

L’ introduzione di questa clausola è stata fortemente sostenuta dalle grandi società della Serie A in quanto offre notevoli soluzioni per la gestione dei bilanci societari.  Una squadra indebitata e , per esempio, il cui mercato è condizionato dal Fair Play, può scegliere di vendere alcuni suoi giocatori per generare immediatamente plusvalenze che coprano le perdite di bilancio e poi ricomprare il giocatore ad una cifra lievemente maggiorata. Allo stesso tempo le società che hanno ottenuto grandi plusvalenze da cessioni possono scegliere questa operazione per diminuire i propri guadagni e posticipare il pagamento delle tasse. Ovviamente oltre all’aspetto finanziario, il diritto di recompra risulta molto utile nelle circostanze in cui esistano dei dubbi sulle qualità di un giocatore: si vende generando ricavi ma si può riprenderlo spendendo relativamente poco dopo aver visto le sue prestazioni in altre squadre

Qui sotto il mio video dove vi spiego al meglio quanto ho scritto sopra

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By Otis


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