Vorrei raccontare qualcosa riguardo alla trasferta di Dortmund – by ago76

18-02-2018 15:00 21 C.

Risultati immaginiVorrei raccontare qualcosa riguardo alla trasferta di Dortmund, una trasferta sognata da anni da me e da chiunque abbia la Dea nel cuore.
Vorrei raccontare, ma sinceramente non saprei da dove iniziare.
Se raccontassi le mie emozioni, pur nella loro unicità, potrei sembrare scontato. Perché eravamo in 8.000, come affermato dalla polizia locale, ed ognuno porterà dentro di sé qualcosa di questa giornata. Se ne raccontassi lo svolgimento, potrei essere banale, perché ognuno potrebbe raccontare qualche aneddoto. Se raccontassi della partita, potrei essere noioso, perché tutti sappiamo come è andata.

Ed io cosa posso raccontare?

Allora parto dalla fine. Cioè da ciò che ho imparato da questa bellissima esperienza.
Perché nella vita non si finisce mai di imparare. E mai si deve finire di imparare, tantomeno a “soli” 41 anni.

Ho imparato che devo imparare ancora tantissimo. Così come tutti noi bergamaschi dovremmo imparare qualcosa da questa trasferta. E, non da ultima la società Atalanta, che dovrebbe fare tesoro di questa esperienza.

Imparare a porci con uno spirito più europeo ed approcciarci in modo differente alle sfide della nostra squadra. Non demonizzare l’avversario a prescindere. 

Perché è stato fantastico vedere un fiume di persone con sciarpe e bandiere differenti dirigersi insieme verso lo stadio.
E’ stato bello poter prendere la metropolitana, sedermi tra tifosi di casa di giallo vestiti e passare quasi inosservato nonostante avessi abbigliamento totalmente neroazzurro.

E’ stato strepitoso vedere lo spazio dedicato a noi fuori dallo stadio, una “friend zone” organizzata dalla società di casa in cui incontrarsi, poter passare il tempo in compagnia, bere e mangiare tutti insieme. Finora l’avevo visto fare solo a Terni, ma lì c’era in atto un gemellaggio…

Ed ancora più incredibile è stato vedere i poliziotti rivolgersi a noi con toni pacati, con il sorriso, in perfetto inglese, indicandoci dove era meglio andare dopo la partita, consigliando e senza imporci nulla. 

E lo stesso per il dopo partita. Ci siamo trovati in centro alla città in un bar-ritrovo di tifosi del Borussia Dortmund. Nessuno dei locals ci ha degnato di uno sguardo. Nel loro locale cantavano ed hanno continuato a cantare per la loro squadra.

Noi saremmo capaci di tutto questo a parti invertite?
E soprattutto, io sarei capace di tutto questo? Sarei capace di non lanciare nemmeno un’occhiataccia a tifosi di squadre altrui che circolano liberamente per Bergamo dopo la partita contro di noi? (I miei amici saprebbero la risposta…). Saremmo capaci di far passare inosservato, ad esempio, un gruppo di napoletani che camminano in via Giulio Cesare?

Certo, ci vuole rispetto, ingrediente alla base di tutto. Rispetto chiama rispetto. Se tu non dai fastidio a nessuno, nessuno darà fastidio a te. Questa è la regola. E lo è anche per gli ultras (per lo meno qui a Bergamo), che tra le altre cose hanno la regola di non “colpire” persone che non appartengono al loro mondo.

Io penso che il problema sia culturale. Ed il calcio è da sempre lo specchio della società. In Italia spesso l’avversario è un nemico, in ogni ambito. In Germania va così perché la società è differente dalla nostra.

Ma in fondo Bergamo è sempre stata una città un po’ avulsa dal contesto italiano, e quindi perché non dovrebbe essere un esempio anche in questo? E poi bisogna ammettere i segnali in tal senso sono molto incoraggianti: tolte le barriere che separano il campo dalla curva, ridotte le multe provocate dalle intemperanze…

Ma dobbiamo crescere ancora. Tutti, io in primis. Io che da sempre ho problemi interiori quando vedo sciarpe diverse dalla mia nella nostra città… 

Ma ce la possiamo fare. Possiamo “europeizzarci”, almeno su questo. Possiamo fare parlare in modo positivo di noi il resto di Italia. E magari essere un esempio. Non è facile, non lo sarà.

Cominciando a dimostrarci ospitali giovedì prossimo a Reggio Emilia.
E che poi vinca il migliore.

Anzi no, giovedì no. Che vinca il migliore solo se il migliore saremo noi!

Ago76

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By Staff di Atalantini.com


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