Il direttore sanitario dell’ospedale Spallanzani di Roma, Francesco Vaia, membro della commissione medica della Federcalcio, spiega gli scenari futuri della lotta al Coronavirus e per la ripresa del campionato di calcio: “C’è un ridimensionamento del virus, questo ci dice che bisogna essere ottimisti per il futuro, ma anche che la battaglia non è ancora finita – le sue parole a Radio Punto Nuovo – certamente la vinceremo, ma da qui alla vittoria, c’è ancora un tratto da fare insieme. Non siamo meteorologi, quindi non possiamo prevedere una seconda ondata o meno”.
Monitoraggio per le squadre – “A nostro giudizio, più che il post, va osservato il pre – continua il dottor Vaia – il gruppo squadra poteva essere messo in un centro sportivo e in 15 giorni fare uno screening generale, così da avere la quasi certezza di avere un gruppo negativo. Quando si sceglie un’altra strada che è quella di mandarli a casa, il soggetto ha una sua vita relazionale. Oggi abbiamo una curva bassissima, ma comunque ci sono dei positivi. Se la decisione a monte è sbagliata, a valle diventa difficilissimo metterci mano. È un atto farisaico dire di riprendere il campionato con una norma che dice di bloccarlo in caso di quarantena. L’unica cosa di buon senso da poter fare è mettere sotto monitoraggio, un contact tracing, tutto il gruppo. A oggi, di fronte la decisione del CTS, è evidente che sia frutto delle divisioni di chi la voleva cotta e chi cruda. Porte aperte? Ci spero e ci conto. Sono stato sempre severo, ma sereno. La società sta riaprendo, il contact tracing continuo e costante ci aiuterà. Così andando, possiamo prevedere una parziale apertura degli stadi”.
fonte tmw.com
By marcodalmen
Tante teste, tanti pareri.
Tutto e il contrario di tutto.
Ci sta anche il mio.
Con queste regole è molto improbabile che nel circo del calcio il covid19 scompaia improvvisamente.
Con i controlli previsti un positivo si troverà presto.
Controlli che peraltro non sono fatti nemmeno su medici e persnale ospedaliero.
A meno che il covid19 abbia perso la sua carica virale come sostengono fior di virologi clinici.
Ma allora, perche non smetterla con questa pantomina e lasciarci andare allo stadio?
…”Con i controlli previsti un positivo si troverà presto”..
Credo che faranno come in Germania, dal fischio d’inizio della prima partita di Bundesliga non cè più stato (mi sembra, ma può darsi che mi sbaglio) un contagiato…e hanno già completato la terza giornata….
Mah … onestamente, il tema di tornare presto allo stadio con tutte le limitazioni del caso non mi scalda particolarmente … se per la ripartenza ero e sono favorevole al “piuttosto che niente meglio piuttosto ….” perchè anche solo in TV, sapere che c’è la partita dell’Atalanta (in primis), poter vivere l’attesa, guardarla, gioire o incazzarmi per l’andamento e il risultato, parlarne con amici e colleghi, fa molta differenza rispetto al nulla cosmico di questi mesi e alle minestre riscaldate delle partite d’annata (che una tantum si guardano pure volentieri, ma quando diventano il palliativo di quelle che non ci… Leggi di piu' »
Al di là dell’aspetto sanitario e di sicurezza (cmq importantissimo, ma vediamo che il calcio si è fatto il bidè con le norme che noi normali cittadini rispettiamo) tornare con il 10, 20, 30% del pubblico uccide il senso stesso del vivere la partita allo stadio. La differenza tra il divano e lo stadio sta proprio nel vivere l’emozione non da solo ma insieme alla comunità di persone che magari nemmeno conosci ma che sono li con te per lo stesso motivo per il quale tu sei li……se manca quello, chiamiamolo come vogliamo ma non è calcio…almeno dal mio punto di… Leggi di piu' »
Sono d’accordo, o si parte normalmente o non si parte nemmeno, considerando poi anche tutti i problemi di selezione su chi entra e chi no, estrazioni varie o altre menate. Oltretutto per noi a Bergamo, se demoliscono la Giulio Cesare, gli abbonati di quel settore dove li metterebbero?
“A nostro giudizio, più che il post, va osservato il pre” Da che mondo è mondo, prevenire è meglio che curare “il gruppo squadra poteva essere messo in un centro sportivo e in 15 giorni fare uno screening generale, così da avere la quasi certezza di avere un gruppo negativo. Quando si sceglie un’altra strada che è quella di mandarli a casa, il soggetto ha una sua vita relazionale” Destinatario di questo punto l’Associazione Italiana Calciatori “L’unica cosa di buon senso da poter fare è mettere sotto monitoraggio, un contact tracing, tutto il gruppo” Con… Leggi di piu' »
discorso privacy .. secondo me è semplicemente risolvibile , vuoi accedere allo stadio installi l’app ed entri con quella , se non vuoi stai a casa e mantieni la privacy
Democratico come metodo….quando sostenevo di fare attenzione che qualcuno non “approfittasse” dell’emergenza sanitaria per imporci nuove abitudini mi riferivo per esempio anche a questo.
Evidentemente l’esperieza della tessera del tifoso diventata poi tessera di fidelizzazione non ha insegnato nulla
Professor VAIA … ma chi è ? Quello dell’acqua della fonte maniva ? ..