BREVISSIME - ore 20:20, anche CDK e Hien titolari stasera
IN ORDINE CRONOLOGICO DALLA PIU' RECENTE
(al 13/10/2025 17:33)
Mentre per il difensore svedese si sapeva gia' che sarebbe sceso in campo contro il Kossovo, per CDK sembrava molto piu' difficile. Invece sara' anche lui in campo al fischio d'inizio di Galles - Belgio
(al 13/10/2025 17:33) KRSTOVIC TITOLARE IN AMICHEVOLE COL LIECHTENSTEIN
Dopo il 4-0 subito dalle Far Oer, e l'eliminazione dalle qualificazioni mondiali, il Montenegro oggi disputa un'amichevole casalinga con il Liechtenstein. Il mister Vucinic ha cambiato diversi titolari ma non Nikola Krstovic che scenderà in campo dal primo minuto a Podgorica. Fischio d'inizio alle ore 18.
(al 13/10/2025 12:37) IL CARCERE DI ZINGONIA
L'ex Cristiano Piccini intervistato da as.com e ripreso da ilnapolista.it
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Dopo un anno infortunato viene ceduto in prestito all’Atalanta dal Valencia
«Sì, ero in Champions. Era l’anno dopo il Covid».
Gioca solo una partita, cosa è successo?
«Che ero ancora mezzo infortunato. Sono stato stupido perché mi sono lasciato convincere, ma non ero pronto a cambiare club, ovviamente. Avevo ancora molta strada da fare per stare bene. Non riuscivo a saltare con la gamba destra. Hanno deciso di ingaggiarmi dandomi un mese di tempo per stare bene e magari tornare in Nazionale. Ma in realtà hanno affrettato i tempi quando ancora non ero pronto. Ho passato mesi a svegliarmi alle sei di mattina, andare in palestra, tornare a casa, fare colazione, andare al centro sportivo, fare trattamenti, allenarmi, mangiare, tornare a casa con il mio fisioterapista. Vivevo solo per riprendermi. Poi, ovviamente, vedi che non c’è via d’uscita, che non si migliora, e poi ovviamente vai in una nuova squadra dove ti dicono certe cose e poi non le soddisfano e ti ritrovi così solo, anche se era il mio Paese, anche se avevo la mia famiglia più vicina. E’ stata una decisione sbagliata andare lì.»
Ed è tornato a Valencia…
«A gennaio, nel mercato invernale, mi avevano detto al Valencia che non potevano pagarmi lo stipendio se fossi tornato. Ma ho detto loro che dei soldi non mi importava, perché avrei rischiato la depressione all’Atalanta. Per sei mesi non sono stato pagato, ma in quel momento ho preferito andare in un posto dove mi amavano, dove si prendevano cura di me e dove sapevano quello che avevo perché l’hanno vissuto con me e dove ho davvero fatto un piano per riprendermi fisicamente».
(al 13/10/2025 10:52) LUNGA INTERVISTA A MUSAH
Lunga intervista oggi a Yunus Musah, sul giornale locale.
Ha spiegato di aver trovato Bergamo accogliente e tranquilla, un luogo ideale per vivere con la famiglia, dove si respira una forte passione per l’Atalanta. Ciò che lo ha colpito di più è la cultura del lavoro e dell’umiltà che caratterizza il club: ogni giocatore dà il massimo per la squadra, creando un’energia positiva e uno spirito di gruppo autentico.
Ha scelto l’Atalanta perché la considera una società seria, organizzata e ambiziosa, ideale per crescere e competere in Champions League. Ha sentito subito fiducia e stima da parte di Percassi, D’Amico e Juric, individuando nella Dea il contesto perfetto per continuare il suo percorso.
Con l’allenatore Ivan Juric ha instaurato un rapporto diretto e costruttivo: il tecnico croato, racconta, lo aiuta molto anche sul piano individuale, spiegando dettagli e incoraggiandolo a migliorare giorno dopo giorno.
Lo spogliatoio lo descrive come un gruppo unito e serio, dove prevalgono amicizia e voglia di crescere insieme. Anche nei momenti difficili, come durante le numerose assenze, la squadra ha saputo reagire con compattezza e spirito collettivo.
Musah apprezza Bergamo per la sua combinazione di semplicità e ambizione, qualità che rispecchiano perfettamente lo stile dell’Atalanta.
All’interno della squadra ha trovato punti di riferimento come Marten de Roon, da cui impara molto osservandone la visione di gioco e la costanza. Ammira anche i giovani, in particolare Ahanor, che definisce talentuoso e promettente.
Parlando del lavoro quotidiano, sottolinea che gli allenamenti con Juric e il suo staff sono intensi e mirati al miglioramento costante. Personalmente, il tecnico lo sta aiutando a essere più aggressivo e lucido nelle scelte in campo.
Musah si sente a suo agio a centrocampo, dove può unire fase difensiva e costruzione del gioco, ma è pronto ad adattarsi in più ruoli. Il suo obiettivo personale è diventare più decisivo, migliorando in zona offensiva con più gol e assist.
(al 12/10/2025 10:00) KAMALDEEN AI MONDIALI, MARIO QUASI
Con la vittoria di ieri sulle Comore il Ghana per 1-0 stacca il pass per i mondiali 2026. Il nostro Kamaldeen Sulemana in panchina per tutta la partita.
La Croazia di Pasalic (in panchina tutta la partita) approfitta della sconfitta della Repubblica Ceca contro le Far Oer (2-1) e battendo Gibilterra 3-0 si porta a +3 dai Cechi (a cui manca una sola partita) una differenza reti di +15. Un punto nelle prossime due è tutto quello che serve ai croati per garantirsi la vetta del gruppo L e la qualificazione ai mondiali, e vista la differenza reti, potrebbe pure essere superfluo.