A 6 anni senti spesso dire da tuo padre “se non tifi Atalanta, sei fuori casa” . Non capisci se è ironico o meno, gli dici “Portami allo stadio!”, quella frase cambierà per sempre il tuo futuro, entri a far parte di un Mondo dove l’appartenenza e l’attaccamento sono più importanti di una vittoria . Lo dici e lo ripeti perché una vittoria non sai neanche minimamente che sapore abbia.
I tuoi compagni di classe festeggiano perché le loro squadre portano a casa campionati, Champions League e altri trofei inestimabili , e tu, insieme al tuo unico compagno su 25 a tifare Atalanta, potete solo che consolarvi con i Gol di Doni, Floccari e compagnia bella.
Arriva il 2010, la Dea retrocede e gli incubi del fallimento sono alle porte. Vai a casa in lacrime e chiedi a tuo padre “perché tutto questo a Noi?” . Gli è crollato il mondo addosso, non sa più cosa dire ….
Dopo la tempesta l’arcobaleno, arriva un uomo che ridà speranza a Bergamo, che restituisce la Fede a tuo padre .Gli anni avanzano e la Dea inizia a splendere, soprattutto grazie al Nuovo Condottiero alla guida della squadra.
Ti innamori talmente tanto che te lo incidi sul petto. D’altronde in casa tua funziona cosi, ognuno ha il proprio marchio..
Arriva l’Europa e poi la Champions League … cavolo se andassi ancora alle Medie gliele canteresti a tutti i tuoi compagni che ti prendevano in giro ..Adesso vai in giro a testa alta, ti rispettano e ammirano il modus operandi dell’Atalanta, così tanto da creare invidia.
Arriva la prima finale e tuo padre ti guarda e ti dice “Tocca a Noi figlio”. Non va come sperato, ti ripeti che manca ancora esperienza per vincere. Torni a casa triste ma consapevole che il futuro prospetta grandi cose ..
12 agosto 2020, sei ai quarti di Champions, stai toccando il cielo con un dito, ma i Fenomeni ti scaraventano a terra in 2 minuti. Sei emotivamente distrutto , ma sei consapevole che la tua squadra non è più una provinciale, ora puoi davvero sognare.
19 maggio 2021 la Dea è di nuovo lì, ci deve riprovare, la Coppa Italia è alla portata . Niente, anche stavolta non va come sperato ….
“Tocca a Noi figlio !” Ti ripete all’inizio di ogni stagione …
15 maggio 2024, l’Atalanta è stra favorita , ma sembra una maledizione, perdi ancora. Non ce la fai più, non ci credi più…
Il giorno dopo ti ritrovi tuo Padre sul divano, senza parole , sembra gli abbiano sradicato l’anima. Provi a parlarci ma ti interrompe dicendo “sono Distrutto” . Lo guardi e glielo prometti “Papà, Mercoledì la portiamo a casa ad ogni costo, Tocca a noi, fidati di me”
Tu rimani a casa, lui parte per Dublino.(ancora provato dal mercoledi di coppa Italia). La segue sempre, da 40 anni, da Portogruaro a Vicenza passando per Dortmund arrivando in Irlanda.
Stavolta però Succede,è tutto vero. La Dea ce l’ha fatta. E’ la prima persona che chiami, non glielo dici ma lo ringrazi infinitamente per averti “obbligato” a tifare Atalanta. Ora sai cosa significa davvero. Riguardi indietro e sai cosa hai visto, sai quanto hai sofferto. Sei stato fortunato perché hai aspettato solo 26 anni, Lui 54.
Insieme alla Bici, l’Atalanta è il vero Amore della sua vita. La maglia è nel suo sangue, è la sua seconda pelle.
Ora capisci perchè, quando tra 100 anni toccherà a lui, vuole una maglia della Dea sulla Tomba. Ora capisci perché, ha sempre storpiato il coro “Canterò Forza Atalanta, finche vivrò, anche da morchh”
Ora Capisci, son gli altri che non capiranno MAI.
Alessandro
By Staff di Atalantini.com
In tutta la scuola, elementari e medie ero unico.
Unico Atalantino 😉 nella massa di Inter,juve, Milan….
Gli anni passano, i giocatori vanno e vengono, la Dea tra alti e bassi, ma l unica cosa fino all ultimo respiro è la fede per la Dea
forza Atalanta
si ma cavoli.. volete smetterla di farmi venire le lacrime agli occhi?!? che bello leggervi, tutte storie di passione famigliare tramandata o comunque assimilata in un modo o nell’altro… e quel “duminica an va a l’Atalanta” che suonava come un premio a prescindere da serie e risultati.. pota scecc.. io stento ancora a crederci per quanto negli ultimi anni quel palco coi coriandoli l’abbia sognato con su i nostri ad alzarla.. non me ne sono ancora reso conto al 100%…..
Lo so che una squadra di calcio fa proseliti ovunque, però secondo me tifare la squadra del proprio territorio ha un sapore diverso, ineguagliabile.
Per quanto riguarda la mia esperienza, sono cresciuto nel periodo in cui si faceva l’ascensore tra A e B e mai una volta mi sono chiesto se sarebbe meglio se tifassi una squadra più vincente, proprio perchè sarei impossibilitato a seguirla come si deve.
Faccio spesso il paragone con il tifare la Ferrari in F1, si è contenti quando vince, ma alla fine non è proprio la stessa cosa che vedere l’Atalanta giocare.
Eh niente, ste lacrime proprio non se ne vanno.
Grazie per aver condiviso, è la storia di tanti, molto probabilmente di tutti noi. Storie che partono da molto lontano, un filo invisibile le unisce tutte.
Il titolo raccoglie a pieno il significato di essere Bergamaschi ed Atalantini, non capiranno mai, e va bene così.
Questa è davvero per noi, che ci siamo sempre stati, che ci siamo e sempre ci saremo. Aggiungo che è anche per chi non ha potuto esserci, ma in fondo era li con noi.
Situazioni analoghe sono state vissute di me e da mio figlio. Alle mie elementari su 25 classi (25×25= 625 bambini) eravamo in 4 (in tutta la scuola..). Alle elementari di mio figlio su 10 classi (25×10= 250 bambini) non sono più di 7-8 a tifare Atalanta. La mia minoranza (e quella di mio figlio) ha dovuto ingoiare rospi amari di fronte agli scudetti delle solite note, ma non ci siamo mai arresi, sempre a testa alta abbiamo tifato Atalanta (e basta). La nostra minoranza conosce lo stadio, il suo rumore, il suo profumo, la sua puzza, i suoi colori, i… Leggi di piu' »
E Sono due giorni che giro dai clienti Treviso e Venezia con la polo della Dea! SOLO COMPLIMENTI
Idem anche io all’ospedale fuori S.Siro….quanti complimenti sinceri…ORGOGLIO
Da bambino l’atalanta era forse nel periodo peggiore ma subito dopo abbiamo avuto le notti Europee col Malines etc etc e Sarà forse la zona ma da noi piu della metà erano atalantini da sempre anche alle medie, poi c’erano le tre carie, ed avevamo anche un tifoso della Roma in classe, mi auguro che adesso siamo sempre di più ! Tanti poi si sono convertiti in questo periodo
Ecco anche io ero l’unico a tifare Atalanta. Vivo in provincia di Belluno, tutti tifavano le solite squadre e mi prendevano tutti in giro per che razza di squadra tifavo….. nemmeno esiste mi dicevano….
Non tutti abbiamo la stessa fortuna mio papà tifava e tifa Inter io sono atalantino fin da piccolo nato in via Giulio Cesare andavo allo stadio a piedi adesso purtroppo non abito più in Italia ma ieri ero là sugli spalti di Dublino e come ho scritto a tutti si è avverato il sogno di una vita a 56 anni
In queste 24 ore ho letto tante di queste letterine sdolcinate, ma smettiamola con questa retorica mielensa e scusatemi fasulla, la prima partita allo stadio è stata Atalanta San Remese 1 a 0 Bortolo Mutti su rigore, ma nella mia classe, alle elementari, nonostante fossimo in C eravamo quasi tutti per lei, poi c’era qualche ibrido:” in A tifo la Juve o il Milan o l’Inter” e poi due o tre contronatura… La nostra unicità rispetto ad altre realtà provinciali italiane e che a Bergamo si tifa Atalanta, è la nostra forza…Noi andiamo all’Atalanta, non andiamo allo stadio…
Ho 16 anni, ho scoperto l’atalanta per caso un paio di anni fa, ero talmente poco interessato a questo sport che quasi lo odiavo. Conoscevo solo 4 squadre quelle che tifavano i miei compagne di classe: inter, milan, juve e Napoli. Guardando per caso la classifica della serie a prima del covid, c’era una certa Atalanta, detta dea, che era lì, terza in classifica nel silenzio generale. Ero talmente tanto ignorante in materia che pensavo che Atalanta fosse una città. Nessuno tifava atalanta dalle mie parti, in provincia di monza, e questa cosa mi faceva quasi “pena” e mi ha… Leggi di piu' »
Complimenti per la scrittura. Un onore averti come fratello. Ma come non l’hai vista a Monza!? E guarda che Bergamo non è lontana, vieni al Tempio!
Oltre a quella dell’Inter non sono riuscito ad andare ad altre partite, ma spero di andarci, magari l’anno prossimo.
Con lo stadio completo sarà un po’ più facile trovare biglietti nelle curve anche se penso che il prossimo anno ci sarà un boom di abbonamenti.
Sicuramente, essendo io l’unico atalantino in casa, quando sarò indipendente economicamente un abbonamento in curva non me lo toglie nessuno.
Non è una colpa essere giovane. Ma è un merito fare il percorso mentale ed affettivo (sicuramente non banale né superficiale) che hai fatto tu…
Scrivi anche molto bene.
Un abbraccio di fratellanza!
Come ha scritto Samu non è colpa tua se non hai visto l’Atalanta nei periodi più bui, non c’eri. L’importante è il percorso che hai fatto, soprattutto per un non bergamasco.
Questa è la Dea . Variegata, frizzante emozionante, imprevedibile.
Benvenuto 
e spero che verrai al tempio 
12 agosto 2020, record mondiale di bestemmie
22 maggio 2024 record di lacrime di gioia da stadio.
il cerchio si è chiuso.
gioia e bestemmie.
lo yin yang di ogni tifoso
Nel bello scritto,la nostra vita Atalantina.Dopo tanti anni di sofferenza,veniamo ripagati con una gioia immensa.😄👍🏻👋🏻🇪🇪
👏👏👏👏👏 ho 56 anni , mio figlio ha la tua età. Dopo Roma eravamo distrutti…sono andato a Dublino e lui mi ha detto la stessa cosa…
Al sarà ol tò scèt 