«Secondo me non c’è stata storia: siamo stati nettamente superiori al Milan. Abbiamo comandato il gioco per quasi tutta la gara, tranne un breve momento nel secondo tempo. Loro hanno segnato con l’unica vera occasione, mentre noi abbiamo creato tanto e imposto il ritmo. L’unica squadra che meritava di vincere era la nostra. È stata un’altra prova importante, come molte altre quest’anno. Mi dispiace solo che la classifica non ci premi ancora, ma se continuiamo su questa strada, i risultati arriveranno».

«Decisamente meglio di Cremona. Abbiamo lavorato bene sia quando dovevamo recuperare il pallone, creando ripartenze pericolose, sia quando il Milan si chiudeva dietro. In quei momenti siamo stati pazienti e precisi, facendo girare bene la palla e costruendo tante situazioni. La squadra ha capito perfettamente cosa fare. È un peccato non aver vinto, ma sono davvero soddisfatto di come abbiamo giocato».

Lookman è tornato al gol dopo un lungo periodo. Quanto è importante per lui e per il gruppo?
«È molto importante. Ademola è un giocatore chiave per noi. Ha vissuto un’estate complicata e non è ancora al massimo, ma ha un carattere forte e tanta voglia di migliorare. Lo abbiamo sostenuto e fatto giocare per aiutarlo a ritrovare ritmo. In allenamento dà sempre l’esempio: competitivo, allegro, sempre pronto a trascinare gli altri. Si meritava questo gol, e sono felice per lui».

«Stiamo tornando al completo: Kosiunu ha fatto una partita eccellente, Lookman cresce, e nel complesso la squadra è sempre più solida. Oggi abbiamo affrontato un grande avversario e abbiamo dominato. In altre gare avevamo già giocato così bene, ma non eravamo riusciti a concretizzare. Dobbiamo solo essere più decisi e precisi sotto porta: quando lo faremo, potremo toglierci grandi soddisfazioni».

«Una scelta tecnica tener fuori le punte, basata su quello che ho visto in settimana. Decido sempre in base alla condizione e all’intensità degli allenamenti: chi sta meglio gioca. Abbiamo tante alternative e tutti devono farsi trovare pronti. Oggi le scelte sono state giuste, perché la squadra ha risposto alla grande».