3 punti... in piu'
-Questo articolo compare sulla Gazzetta cartacea di oggi. Elogia l'Atalanta ma in merito al disimpegno dell'Inter su Lookman ricorda un po' la favola della volpe che non pote' arrivare all'uva
Tre punti all’Atalanta nel difficile campionato del rispetto dei contratti
di Fabio Licari
Dirà poi la classifica chi ha fatto veramente l’affare, ma oggi è l’Atalanta ad aver conquistato tre punti in un campionato spesso sottovalutato, se non vilipeso: quello del rispetto dei contratti.
Dal cartellino alla Bosman
Nessuna nostalgia per il calcio dei cartellini, quando i giocatori erano proprietà dei club come oggetti: dal 1981 si è passati agli accordi a scadenza, giustamente. Poi però è arrivata la sentenza Bosman, che ha cambiato radicalmente le regole del gioco.
Nel nome della libertà di circolazione e dei diritti inalienabili difesi dall’UE, si è finito per favorire i più forti: i club ricchi e i giocatori con maggiore potere contrattuale. Oggi, quando una squadra non è più gradita, basta insistere, sparire o fare pressione per andare via, preferibilmente a condizioni vantaggiose anche per entourage e procuratori.
Il caso Lookman
Quando è scoppiata la vicenda Lookman, sembrava solo questione di tempo: come con Koopmeiners, il giocatore sarebbe finito dove desiderava, ma alle condizioni imposte dall’Atalanta.
E invece no. L’Inter ha rallentato, e il club bergamasco è rimasto fermo sulle proprie posizioni. L’interesse nerazzurro non era così pressante come quello della Juventus un anno prima.
Lookman è un calciatore raro: sa dribblare, saltare l’uomo e segnare in velocità, dote preziosa in un calcio popolato di “soldatini tattici”. Ma a Milano si sarebbe creato un sovraffollamento offensivo, con Thuram probabilmente più scontento di altri.
Le scelte dell’Inter
Il dietrofront interista ha due spiegazioni:
Fiducia rinnovata in Thuram, nonostante un finale di stagione in calo.
Urgenza di colmare i veri buchi di rosa: difesa e centrocampo.
La linea Atalanta: silenzio e fermezza
La parte più sorprendente? Il modo in cui l’Atalanta ha gestito il caso: in silenzio.
Nessuna cifra trapelata, nessuna polemica pubblica con il giocatore che, nel frattempo, si era defilato. Probabile arrivi una multa, ma senza infierire: la priorità resta recuperarlo mentalmente.
E qui c’è un rischio: se hai già fatto le valigie con la testa, restare può sembrare un ridimensionamento. Ma l’Atalanta ha bisogno di una squadra compatta, non di singoli scontenti.
Il nuovo progetto Juric
Il precampionato ha dato segnali chiari: così com’era, la squadra si sarebbe schiantata. Sono arrivati Zalewski e Krstovic, sono stati “riacquistati” Lookman, Scamacca e Scalvini.
Ora Juric ha un gruppo forse persino più forte di quello lasciato da Gasperini, in grado di competere con Milan, Juve, Roma e magari Bologna e Fiorentina, per il ruolo di terzo incomodo.
Contratti, regole e futuro
L’Atalanta esce dalla vicenda con un vantaggio: bilancio sano e la forza di tenere il punto, laddove altri avrebbero ceduto. Un contratto è stato rispettato.
Che Lookman rinnovi o arrivi al 2027, quando il costo sarà ammortizzato, conta relativamente: resta l’esempio. Forse sarà necessario pensare a soluzioni alternative ai contratti in scadenza, perché lo “show” dell’ultimo anno rischia di diventare prassi per alzare ingaggi e commissioni.
I club hanno le loro colpe, questo mercato lo conferma. Ma in questo caso, un po’ di solidarietà con i dirigenti non guasta.

By staff