Senza voler togliere nulla all’Atalanta, anche Cuesta potrebbe recriminare. Il Parma ha disputato un secondo tempo intenso, gagliardo, giocato con ritmo; ha lottato su ogni pallone, ha commesso errori ma ha trovato la forza di rimediare, cercando con insistenza di recuperare lo svantaggio. La rete di Pasalic, arrivata a 15 minuti dalla fine, avrebbe potuto tagliare le gambe ai gialloblù, ma al contrario ha innescato una reazione di orgoglio.

Tornando alla riflessione iniziale, i due punti persi dall’Atalanta e quello guadagnato dal Parma possono essere letti in modi diversi. Per inerzia, il gol del pareggio crociato avrebbe persino potuto spingere i padroni di casa verso una vittoria clamorosa. D’altro canto, era fondamentale non uscire sconfitti da una sfida così delicata. Quando non puoi vincere, è meglio non perdere.

Va, inoltre, sottolineato che l’Atalanta ha mostrato difficoltà evidenti in queste prime due giornate. Dopo gli anni d’oro culminati con il trionfo in Europa League 2023-2024 sotto la guida di Gasperini, i bergamaschi hanno intrapreso un nuovo ciclo con Juric, e stanno ancora cercando la giusta identità. Una situazione che i crociati, con un pizzico di cinismo in più (nel finale più recupero o quando il punteggio era ancora fermo sullo 0-0), avrebbero potuto sfruttare meglio.