7-1 chi el po’ ?

Credo che ognuno di noi abbia un amico, un collega un parente diversamente nerazzurro che la scorsa stagione lo ha sfottuto per il 7-1, guardando solo al risultato e non al fatto che per farne 7 l’inter aveva fatto 9 tiri, cifre analoghe alle nostre ma, purtroppo per noi, con l’atavica bassa percentuale di realizzazione. La migliore risposta all’epoca fu l’accoglienza a Zingonia, tappò la bocca a tutti.

La cosa che mi fece più male però, da parte degli intertristi (gli unici “nobili” esclusi da ogni competizione europea), non fu lo sfottò subito ma un paio di mesi dopo il sentirli dire cosa andavamo a fare in Europa per fare la fine del Sassuolo, che sarebe stato molto meglio se fossero andati loro, che la squadra sarebbe stata smantellata.  Non accettavo la contestazione sia perchè arrivava da tifosi di una squadra che aveva fatto una figura barbina sia perchè non teneva conto delle grandi differenze fra il Sassuolo e noi.

Ma io sono come i cinesi, non dimentico e aspetto il cadavere, ma io sono bergamansco, non parlo a vanvera, aspetto i fatti.

Ecco oggi, anche se non è un gesto nobile, aprirò il mio libricino nero (stile numero uno di Alan Ford) e a tutti quegli mal strisciati nerazzurri a cui avevo rispsoto “vedremo”, a qualificazione avvenuta farò rimangiare le parole dette senza conoscere la realtà.

La realtà è che puoi perdere o vincere ma lo devi sempre fare impegnandoti al massimo. La realtà è che con Gasperini, sul 4-1 fuori casa, con la qualificazione raggiunta al 48’, non fai girare la palla all’indietro ma attacchi e se ti va bene fai anche il quinto. La realtà è che ieri sera, anche per coincidenze favorevoli, alla tele si sentivano solo i nostri 4000. La realtà è che la telecamera in certi momenti aveva inquadrature da morbo di Parkinson, e solo i non atalantini non capivano il perchè di tali inquadrature “è una tribù che balla” citando Jovanotti.

Ecco oggi le mie scarpe saranno più leggere, i sassolini europei saranno stati eliminati e sono certo che per l’ultima col Lione, Gasp schiererà la formazione migliore e cercherà di vincerla non di accontentarsi dello 0-0 o dell’1-1 che ci qualificherebbero come primi ugualmente. Scarpe pronte per proseguire il cammino in Europa.