21/10/2025 | 04.44
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A MENTE FREDDA: Quanto vale l'imbattibilità?

Sette giornate di campionato 5 pareggi e 2 vittorie, questo il bilancio della Dea in questo scorcio di campionato per un'Atalanta più solida in difesa ma meno vincente.

Se allarghiamo le statistiche a tutte le partite ufficiali giocate fino adesso, coppa compresa, su 9 partite si sono registrate 3 vittorie, 5 pareggi ed una sconfitta.

Un bilancio positivo ma che non porta lontano, almeno in classifica di serie A, visto che in neroazzurri sono scivolati all'ottavo posto a quota 11 punti e fuori dalla zona coppe. Per stare nelle zone alte della classifica servono soprattutto le vittorie, vittorie che stentano ad arrivare nelle ultime giornate di serie A, contro le dirette concorrenti (Juventus, Como e Lazio). 

Tornando alla partita di domenica la sensazione è che la squadra sia ancora un cantiere aperto, complici il cambio dell'allenatore e gli infortuni, la squadra deve ancora trovare un assetto definitivo su cui puntare, quasi in ogni partita viene schierato un undici diverso. Se da un lato, variare può essere utile per non dare riferimenti agli avversari, non sappiamo quanto possa giovare nel lungo periodo.

La scelta operata domenica di schierare in partenza due attaccanti leggeri, non ha pagato e si è sentita la mancanza di una prima punta come punto di riferimento per attaccare la Lazio. Lazio che soprattutto nel primo tempo ha imbrigliato la Dea giocando sempre alta e pressando nella metà campo avversaria mettendo in difficoltà la manovra di costruzione dei neroazzurri che hanno dovuto lavorare parecchio con il giro palla, per cercare di trovare un uno spunto in attacco (unico tiro in porta nel primo tempo di Zappacosta al 42').

Nel secondo tempo la posizione dei due attaccanti è stata rivista, con Lookman spostato sulla fascia sinistra e da subito si sono visti i benefici, ancora meglio con l'inserimento di Kristovic che anche se non ha segnato, ha messo in apprensione la difesa biancoazzurra sempre molto attenta e schierata a difesa della propria porta.

Vero che la Lazio nella ripresa è calata nell'intensità, ma forse si poteva intervenire anche nel primo tempo per cercare di aiutare la manovra dei neroazzurri che anche contro i biancoazzurri hanno fatto fatica a carburare nel primo tempo.

Sappiamo bene che per scardinare le difese arroccate è necessaria soprattutto la qualità dei giocatori e in questo senso la rosa della Dea è ampia e ben fornita, all'allenatore non mancano certo le soluzioni anche a partita in corsa, ma alcune scelte e sostituzioni nel finale della partita hanno fatto un po' storcere il naso.

Nella partita contro la Lazio però sono arrivate anche alcune note positive, come la conferma di Zappacosta che ha imperversato sulla fascia sinistra e la buona prova di Lookman che messo nella sua posizione ideale è sempre pericoloso ed utile alla squadra.

Ma va anche sottolineato le conferme dei giovani Bernasconi ed Ahanor che hanno fatto buone prestazioni, meno fortunato invece Scalvini che ha rimediato un nuovo muscolare anche se nell'occasione ha fatto bene. E quello degli infortuni è uno dei temi caldi di questo inizio campionato.

Concludendo possiamo dire che anche contro la Lazio è mancata un po' di fortuna (nel caso del palo di Zappacosta ed in alcune conclusioni di Lookman), sicuramente meglio il secondo tempo rispetto al primo.

La speranza è che si possano sbloccare gli attaccanti senza i quali la Dea non può volare, ma è importante non attaccarsi solo alla sfortuna, bisogna migliorare in zona goal ed aumentare la qualità del gioco già a partire dalla partita di Champions con lo Slavia Praga ed a seguire sabato prossimo contro la Cremonese.

Per il momento ci godiamo il primato dell'imbattibilità, con la Dea unica squadra imbattuta in serie A.

By LuckyLu
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