27/07/2025 | 07.27
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A quando una regola che tuteli maggiormente i club?


Lookman che spinge per andare all'Inter, ma anche Jashari che vuole il Milan o il caso di Koopmeiners di un'estate fa: troppo potere nelle mani dei giocatori

Ademola Lookman è soltanto l'ultimo nome di un lunghissimo elenco. Destinato ad arricchirsi di nuove voci almeno fintanto che il potere contrattuale nelle mani dei calciatori resterà tale, in alcun modo delimitato e confinato dalle normative in tema di contratti e di diritti e doveri di chi li sottoscrive. Ad oggi, il rapporto appare chiaramente sbilanciato in favore di chi ha interesse a trasferirsi da una squadra all'altra, in barba alla durata degli accordi sottoscritti col club di appartenenza. Ricorrendo ad ogni strumento lecito per creare i presupposti per favorire la buona riuscita di un affare.

BRACCIO DI FERRO

Abbiamo citato Ademola Lookman e i suoi mal di pancia che avrebbero lo scopo di indurre l'Atalanta a ragionare sull'offerta da 40 milioni di euro presentata recentemente dall'Inter. L'attaccante nigeriano e i suoi agenti si aggrappano ad una promessa verbale apparentemente strappata a suo tempo alla società bergamasca per cambiare aria, con quest'ultima che fa trapelare invece come le condizioni economiche dell'eventuale operazione (non meno di 50 milioni) siano di loro competenza. Nel mentre, Lookman si è fermato per un infortunio muscolare che necessiterà 2-3 settimane per essere smaltito e che priva il nuovo allenatore Ivan Juric di una risorsa importantissima in sede di preparazione.


COME JASHARI

Per par condicio in salsa milanese, non troppo differente è l'atteggiamento mantenuto sino ad oggi da Ardon Jashari, oggetto dei desideri del Milan di Massimiliano Allegri per il completamento di un centrocampo che ha già accolto due volti nuovi come Ricci e Modric. Il nazionale svizzero ha ricominciato ad allenarsi, seppur a parte, col Bruges ma mantiene una posizione di freddezza nei confronti del club belga. “Reo” di non aver accettato l'ultima offerta superiore ai 30 milioni di euro del Milan e di continuare a chiederne circa 40, bonus compresi. Jashari ha saltato già parecchi allenamenti, ha marcato visita nell'amichevole giocata in Inghilterra contro il Celtic Glasgow ma soprattutto nella sfida di Supercoppa dello scorso weekend e non ha nemmeno posato per la foto ufficiale della squadra. Eppure tutto ciò non è bastato, finendo per lasciare ai margini del gruppo un calciatore che, per la cronaca, solo 6 mesi fa prolungava fino al 2029 e oggi chiede di essere lasciato libero.


RICORDATE KOOP?

Volendo fare un passo indietro lungo un anno, potremmo riprendere in mano la questione legata a Teun Koopmeiners e alla telenovela che lo ha portato dall'Atalanta alla Juventus. Una trattativa lunga oltre un mese, col solito rituale della domanda e dell'offerta e dei “capricci” del diretto interessato per forzare la mano. L'olandese alla fine ha coronato il suo sogno, ma sacrificando sull'altare la stima di un gruppo e di un ambiente che aveva contributo a renderlo tra i giocatori più apprezzati nel suo ruolo. La storia del certificato medico presentato al club di appartenenza per denunciare lo stress oltre i limiti per l'andamento della trattativa è una vecchia e brutta storia che abbiamo imparato a conoscere negli anni.


MODELLO NBA

Tre esempi eclatanti per denunciare una situazione che, per quanto sia ormai conclamata e non generi più stupore, non è detto che debba essere accettata con nonchalance e per sempre. Non si tratta di fare la solita predica su una morale che non esiste in un mondo in cui gira un'infinità di denaro. Se il calcio ha raggiunto oggi un livello di professionalità inimmaginabile qualche anno fa, in cui gli aspetti commerciali extra-campo hanno assunto quasi più importanza di tutto il resto, com'è possibile che sul tema del rispetto dei contratti si sia ancora così indietro e lontani rispetto ad un mondo, come quello dell'NBA o dello sport americano più in generale, che ha fatto scuola?


PIU' SOLDI = PIU' VINCOLI

Il concetto di imprenditorialità applicato allo sport, negli Stati Uniti, ha creato una logica secondo la quale, con la nascita delle leghe professionistiche e con l'avvento di contratti di sponsorizzazioni e di introiti enormi, di pari passo con l'aumento dei compensi dovesse essere costruito un sistema di regole commerciali che tutelasse tutte le parti in causa. Responsabilizzando maggiormente gli attori protagonisti, gli atleti, ma sempre dentro un recinto molto chiaro e dal quale evadere fosse sempre più difficile. Se non pagando pesanti penali. Firmi un contratto a lunga scadenza? E allora ti impegni a non ridiscuterne i termini o a proporti altrove per un certo periodo di tempo. Senza arrivare all'estremizzazione dei campionati chiusi e ai trade che coinvolgono anche tanti giocatori nella stessa operazione, un sistema diverso non solo è possibile ma anche necessario.

Perché i calciatori saranno pure il motore di un settore industriale che genera centinaia di milioni di euro, ma non possono essere allo stesso tempo i padroni del vapore.

fonte calciomercato.com


By marcodalmen
19 commenti
poggiaus
28 Luglio 2025 | 09.20

Stipendio base minimo sindacale, a tempo "indeterminato", e la differenza la fanno i premi in base alle prestazioni. Quindi se giochi per la squadra che vince lo scudetto prendi di più rispetto a quella che retrocede. Poi il calciomercato viene fatto tramite le clausole rescissorie che variano in base allo ai soldi percepiti come premi. Così risolveresti un sacco di problemi, di giocatori che percepiscono lauti contratti facendo pietà, degli stressati che sbatti in tribuna perchè fanno i capricci a 1500 euro al mese ecc

Bruto
27 Luglio 2025 | 18.33

Ma c è una cosa semplice da fare: è il secondo anno consecutivo che succede questo, quindi io società non cedo più il giocatore, il giocatore non è  contento? Ok vai in tribuna fino a quando non ti viene la voglia. La società  ora deve usare il pugno di ferro deve dare una sferzata e il buono esempio a costo di perderci dei soldi se no queste cose si ripeteranno con Ederson l anno prossimo??

KAAL69
27 Luglio 2025 | 14.44

c'è un contratto?c'è il cartellino?SEI MERCE DI MIA PROPRIETà e LO SAI DA QUANDO HAI FIRMATO.

se nn ti va bene ti compri il cartellino e apri partita IVA.

ed eliminare i procuratori,tu parli con me e stop

meperme
27 Luglio 2025 | 13.46

Più che altro direi, quando si inizierà a far rispettare le regole. I prepotenti fanno sempre quello che vogliono a 360 gradi.

ledcorra
27 Luglio 2025 | 12.33

A questo punto sta alle società imputarsi,forti di contratti stipulati con i calciatori.Bene ha fatto l'Atalanta con Koop.

Vuoi andare,allora la società, con la quale si è messo d'accordo il giocatore, sborsa la cifra che gli si chiede,anzi si maggiora la quotazione del giocatore di parecchi mln.

E vedi poi come tutti si ridimensionano e non fanno i capricci

Marcutio
27 Luglio 2025 | 12.16

Mi sembra tutto molto complicato. Chiaramente, L'anomalia è che ci sia un mercato sui giocatori, cosa che non esiste in altri lavori.

Come sottolinea qualcuno basterebbe fare dei contratti più dettagliati e che prevedano le clausole rescissorie.  Certo poi non sarebbe facile contrattarle con interessi divergenti. Sarebbe magari utile trovare una forma di contratto generale in cui stipendi siano parametrati alle clausole rescissorie, agli anni di contratto rimanenti etc. Così sarebbe tutto più chiaro soprattutto per le società.  Aumenta il valore del giocatore? Ci si accorda per un nuovo contratto con stipendio e cartellino più alti. Certo magari non sta nemmeno bene alle società per quei giocatori che hanno fatto la stagione eccezionale e quindi vedono il loro valore teorico raddoppiato, ma di fatto per contratto la clausola rescissoria abbassata......

albisarnico

In risposta a: Marcutio

27 Luglio 2025 | 14.37

Non mi sembra così complicato, invece. Bisognerebbe introdurre obbligatoriamente delle clausole rescissorie (o penali , chiamatele come volete ), se un giocatore vuole andarsene  chi lo compra sa che dovrà pagare la clausola rescissoria. Se poi la Società detentrice del cartellino vuole rinunciarvi del tutto o in parte , o ricontrattarla con l’acquirente , liberissima di farlo. Ma deve essere una sua facoltà. E un obbligo contrattuale per gli altri. Troppo comodo pararsi il culo con contratti poliennali e poi non rispettarli e - peggio - pensare di tirare sul prezzo richiesto. 

Ludvik_van

In risposta a: albisarnico

28 Luglio 2025 | 09.46

Le clausule recissorie non sono necessariamente a favore della squadra, in pochi accetterebbero clausole troppo alte es 200% del cartellino ed in molti casi se ci fossero state l'atalanta avrebbe guadagnato di meno . 
La squadra puo' fare il pugno duro (ma per l'atalanta l'eventuale svalutazione del giocatore è un problema di bilancio) oppure cercare di ricavarne il massimo anche a costo di una trattativa lunga. Quello che stupisce che un giocatore come look non abbia la fila , ma probabilmente le big europee sono già ampiamente coperte nel ruolo, rimane l'inter tra le cosi dette big che ha bisogno di un giocatore come lui . 
Look vuole il pallone d'oro, è legittimo, e pensa che le sue chance siano molto più alte alla sfinter che all'Atalanta . 
Quello che non è legittimo è forzare la mano , ma anche qui i giornalisti inventano, sarei molto più cauto sui giudizi. 
Ps. secondo me esistono concrete possibilità che l'affare non vada in porto per svariati motivi che che ne dicono i giornalai amici . (se l'inter voleva affondare , affondava il trattare è sintomo di debolezza e non totale convinzione)  

 

ROMAGNANEROBLU
27 Luglio 2025 | 10.53

Chi è senza peccato scagli la prima pietra 

albisarnico
27 Luglio 2025 | 10.51

I mezzi ci sono già. Si chiamano clausole rescissorie , e non mi risulta siano vietate. E gli agenti la smettano di tirare fuori la storia delle “promesse”. Nella vita di tutti i giorni vale lo scritto , non le parole. E non è questione di rispetto , strette di mano o cagate simili. Può succedere di tutto , anche di cambiare idea e rimangiarsi la parola dopo uno sgarbo della controparte. Le strette di mano lasciamole ai gentiluomini dell’800. 

Glennforpresident
27 Luglio 2025 | 08.49

Mi spiace ma il parallelo con NBA non calza, e per fortuna... L'ultimo grosso affare ha coinvolto una girandola con sei franchige e non so quanti giocatori e future scelte fino al 2030. Anche no... Senza contare il fatto che in NBA ogni squadra è di fatto azionista della lega, con quel che ne consegue. Avete ragione a sottolineare lo sbilanciamento delle posizioni nel calcio, i correttivi volendo si trovano ma devono partire dalla limitazione delle prerogative infinite  agenti ed agenzie.

Kelevra
27 Luglio 2025 | 08.41

Prima della bosman i tutelati erano solo i club

adesso i giocatori

ma basta vietare le commissioni a carico dei club per risolvere i problemi

l agente rappresenta il giocatore?

lo paga il giocatore

Ago

In risposta a: Kelevra

27 Luglio 2025 | 09.08

Ti quoto al 100%

gigi8305

In risposta a: Kelevra

27 Luglio 2025 | 09.52

Troppo semplice. 

Le commissioni sulla vendita fanno il male ai giocatori, raiola guadagnava 100 milioni all'anno solo su quelle, ha rovinato la carriera di giocatori solo per farli girare e guadagnare. Lo stipendio dei procuratori dovrebbe essere una parte dello stipendio, così se un giocatore gioca bene, guadagnerà di più anche il procuratore, che avrà come obiettivo far si guadagnare il calciatore, ma non quello di farlo girare. 

È semplicissimo, e sono comunque milionari. 

albisarnico

In risposta a: Kelevra

27 Luglio 2025 | 10.55

Giusto , ma non credo sarebbe sufficiente. Ci vogliono clausole rescissorie predeterminate. Che possono rivelarsi esagerate oppure troppo basse , la valutazione è sempre un rischio . Ma se ci sono , ci sono. 

gegno
27 Luglio 2025 | 08.20

Non so quanto volutamente si dimentichi Dembele da questa narrazione. Forse il peggior comportamento, e miglior esempio, nel calcio recente.

Guinness
27 Luglio 2025 | 08.15

Le blasonate non approverebbero mai una regola del genere , lasciamo stare 

Brasa
27 Luglio 2025 | 08.10

Modello NBA sarebbe la morte per una società come l'atalanta visto che non circolano soldi per i cartellini, al massimo scambi.

Per me sarebbe sufficiente applicare le regole che già esistono e vietano i contatti con un giocatore che abbia un vincolo con la società d'appartenenza superiore a sei mesi; poi non facciamo i finti tonti, noi stessi abbiamo spesso utilizzato la stessa tattica che oggi biasimiamo( koop, malinovskyi solo per fare gli esempi più eclatanti). cmq nel 99% dei casi iniziamo la trattativa con la società solo dopo aver trovato l'accordo con il giocatore...

Davor

In risposta a: Brasa

27 Luglio 2025 | 08.28

Saggio Brasa 

Fossimo negli USA l' Atalanta BC sarebbe già stata chiusa e rilocata in qualche posto con maggiore bacino d'utenza e minore concorrenza