Alì il Saggio

08-09-2018 04:44 17 C.

Si dice che un calciatore pensa solo ai soldi, alle macchine ed alle belle donne.

 Forse l’assunto vale per gli Europei. Per gli altri che vivono dove il calcio e’ meno diffuso e magari ci sono altri problemi, il calcio viene visto in altra prospettiva, probabilmente piu’ razionale.

 Parliamo di Ali’ Adnan, il primo iracheno a vestire la maglia della Dea.

Questo pezzo parla di una circostanza accaduta mentre Ali’ era a Udine dove ha avuto modo di farsi apprezzare dal punto di vista umano rivelandosi uomo gentile e disponibile una volta coinvolto qualche mese fa nella missione archeologica che l’ Università La Sapienza di Roma porta avanti da anni, tra difficoltà di ogni tipo, in Iraq, il suo paese.

 Qualche mese fa, dicevamo, i due capi della missione archeologica, Franco D’ Agostino e Licia Romano avevano contattato infatti l’Udinese, dove giocava Ali, per far sapere al giocatore che c’erano italiani che scavavano nel suo paese e lavoravano per far conoscere la sua importante storia e la gentilezza ed ospitalità degli iracheni, a partire dagli operai che lavoravano nel sito archeologico.  La risposta non tardò ad arrivare (vedi QUI il link della news in Rete) ed il giocatore fu entusiasta della circostanza e ne parlò sui suoi social, facendo conoscere il lavoro dei nostri archeologi a tanti iracheni ed anche a diversi italiani, operando, con notevole trasporto e costanza, come vero e proprio “testimonial” del progetto italiano nel deserto della sua nazione tanto da non mancare di diffondere e condividere i successi sul campo della missione dei nostri connazionali.

 Un piccolo insegnamento sulla fratellanza internazionale e interreligiosa e sulla liberta’ di espressione e un giusto riconoscimento ad una delle tante “opere” italiane in giro per il mondo che rimangono il piu’ delle volte misconosciute a favore magari di scandali, disfunzioni, omissioni e precarieta’, che sembrano, soli sul campo, governare lo Stivale

 Vi riportiamo i seguenti link:

QUI Adnan saluta gli operai coinvolti nei lavori (dallo stadio di Udine, senza sottotitoli ma con il testo in italiano sotto il video) 

QUI Adnan che si complimenta (con sottotitoli in italiano) con la capo delegazione per i successi ottenuti in particolare per la scoperta di un antico porto.

Una piccola storia che dimostra la sensibilita’ del nostro nuovo laterale e serve a sfatare il mito del calciatore che pensa solo ai soldi, alle macchine ed alle belle donne.

 

QUI e QUI, infine i link a due servizi fatti da Francesco Colucci che racconta chi sono e cosa fanno questi archeologi in Iraq (il primo) e la loro più recente ed importantissima scoperta, quella di un antico porto (il secondo).

 

Francesco Colucci lo presentammo anni fa sul sito: inviato RAI, romano, sfegatato tifoso dell’Atalanta. E’ stato determinante nel permetterci di raccontarci questo piccolo aneddoto su Adnan per aiutarci a conoscerlo. A lui il nostro grazie

 

L’account Twitter e Facebook della missione archeologica italiana è @AbuTbeirah.

 

 

 

 

 

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By Staff di Atalantini.com


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