19/08/2022 | 14.29
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Analisi obbiettiva e critica (ma non polemica) della campagna abbonamenti di quest'anno.

In relazione alla recente campagna abbonamenti abbiamo provato a fare qualche riflessione per capire se la campagna alla stagione 2022/2023 per i numeri raggiunti sia da considerarsi un successo, oppure come sostenuto da alcuni, in particolare dal quotidiano locale, un insuccesso o quasi.

Una premessa: per semplicità di ragionamento approcciamo la problematica di analisi dei numeri arrotondando gli stessi, al fine di rendere l’analisi il più comprensibile possibile. Chiaramente questo approccio è suscettibile di qualche piccola distonia con i numeri reali, ma l’ordine di grandezza ci sentiamo di dire che sia centrato.

Iniziamo l’analisi partendo dalla capienza dello stadio, al netto del settore ospiti. Nella stagione 2019/2020 la capienza dello stadio era di circa 20.700. Gli abbonamenti staccati nella stagione 2019/2020 erano circa 16.400. Conseguentemente il tasso di riempimento dello stadio assicurato dagli abbonamenti era del 79% (16.400 diviso 20.700).

A seguito dei lavori di ristrutturazione (rifacimento della tribuna Creberg oggi diventata Rinascimento) e della posa dei seggiolini nella Curva Sud, la capienza dello stadio, sempre al netto del settore ospite, è scesa a circa 18.000 posti, con una riduzione di circa 2.700 posti suddivisi tra Rinascimento e Sud. Gli abbonamenti staccati per la stagione in corso sono circa 13.400. Conseguentemente il tasso di riempimento dello stadio assicurato dagli abbonamenti è sceso al 74%.

Apparentemente quindi la campagna, al di là del valore assoluto del numero di abbonamenti, ha visto una contrazione di circa 5 punti percentuali sul tasso di riempimento. Se questo sia sinonimo di campagna di successo o di insuccesso non siamo in grado di stabilirlo (e forse non compete nemmeno a noi). Quello che però possiamo fare è completare questa mera analisi numerica con alcune considerazioni (del tutto personali, quindi commentabili ed opinabili):

La prima: la società ha scelto di chiudere la campagna abbonamenti nelle due curve ben prima di raggiungere il vero sold-out di settore. Questa scelta adottata per garantirsi la possibilità di vendere i biglietti per le singole partite, ha di fatto “tolto” circa 1.500 abbonamenti potenziali tra le due curve. Se Atalanta avesse deciso di andare a vero “sold-out” gli abbonamenti totali sarebbe probabilmente stati 14.900 (13.400 + 1.500) quindi con un tasso di riempimento che sarebbe salito al circa 83% (14.900 diviso 18.000), in crescita di 4 punti percentuali rispetto alla stagione 2019/2020.

La seconda considerazione: il settore Curva Sud sarà nella prossima primavera oggetto di intervento di ristrutturazione e le incertezze legate a quello che succederà nella stagione 2023/2024 per gli abbonati di quel settore, hanno sicuramente influenzato più di una persona, portandola ad esitare prima di staccare un abbonamento per un settore che l’anno prossimo sarà presumibilmente chiuso per un intero campionato.

La terza: il mondo prima e dopo pandemia è completamente diverso. Quello che gran parte delle persone considerava indispensabile e vitale (mettiamoci per i tifosi atalantini l’abbonamento all’Atalanta) nel 2019, oggi lo è sicuramente meno, complice le difficoltà di tante famiglie ad affrontare la crisi economica che ci attanaglia. Ecco che forse, un calo fisiologico potrebbe anche essere imputabile solo a questa variabile.

La nostra sintesi: 74% dei posti stadio venduti in abbonamento sono, di questi tempi, sicuramente un successo. Se vogliamo mettere l’accento su una cosa migliorabile, occorre guardare al contributo di ogni singolo settore al raggiungimento di questa percentuale: mentre le curve sono quasi sold-out, ampi spazi (eufemismo) saranno spesso e volentieri visibili in Rinascimento e Tribuna.

La domanda (che è anche un po' una provocazione): possibile che una società come Atalanta non riesca ad immaginarsi un action plan che porti ad avere le due Tribune colme di Atalantini durante la stagione? La scelta è tra avere due settori quasi deserti (di cui uno a favore di telecamere) ed incassare poco o niente dai pochi biglietti venduti oppure provare a lanciare iniziative che mirino poco al “cassetto” ma abbiano come obiettivo lo stadio pieno: prezzi last-minute? Coinvolgimento di realtà attive nel sociale?

Per dirla alla maniera del board di Atalanta: ripartiamo dai tifosi…

Curva Pisani Gewiss Stadium Atalanta | VIVERE BERGAMO
By staff
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