Ad oggi in Italia soltanto la Juventus ha avviato il progetto di una squadra U23 in Serie C, e i risultati sono sotto agli occhi di tutti. Miretti, Fagioli, Soulé: sono solo alcuni dei giocatori maturati grazie alla formazione “Next Gen”.
Chiaramente, solo poche squadre dispongono dei mezzi per rispettare alcuni dei requisiti, a cominciare da quelli necessari all’iscrizione imposti Lega Serie A: 1,2 milioni annui a fondo perduto e uno stadio che rispetti i criteri regolamentari del Campionato di Serie C.
Considerato che l’Atalanta viene da sei bilanci consecutivi chiusi in utile (dal 2016 gli utili sono stati complessivamente pari a 164,2 milioni di euro), il problema economico sarebbe realisticamente arginabile senza troppe complicazioni.
Per quanto riguarda lo stadio, un’ipotesi potrebbe essere il comunale ‘Matteo Legler’, casa del Ponte San Pietro (Serie D). Le due società sono in ottimi rapporti, specialmente a livello giovanile: il Ponte, infatti, è uno dei Centro di Formazione della dea. L’impianto, oltretutto, era stato designato “stadio di riserva” per gli allenamenti delle avversarie di Champions, in caso di indisponibilità del Gewiss Stadium.
Un altro scoglio potrebbe essere il calciomercato in entrata, vista la necessità di acquistare dei giocatori di categoria così da non faticare eccessivamente (almeno nelle prime annate).
L’ultima questione è quella che riguarda le liste, ma l’Atalanta è sicuramente tra le società più preparate a far fronte a tale complicazione: la dea, infatti, può vantare dalla sua oltre 40 giocatori U23 in prestito.
Un’eventuale creazione di una seconda squadra, dunque, non potrebbe far altro che giovare ai calciatori come alla società. Innanzitutto, garantirebbe maggior spazio a tutti i giovani del vivaio, accelerandone il processo di formazione e rendendoli più pronti per la prima squadra.
In secondo luogo, sarebbe un’ottima vetrina per tutti gli elementi della rosa, predisponendone di fatto la maggior parte ad una probabile plusvalenza. Così facendo, la società aumenterebbe i ricavi ottenuti dalle cessioni dei ragazzi del vivaio.
By Paglia
Lascia stare…..il tone è uno che ci vede lontano, e se ad oggi non ha ancora optato per questa soluzione vuol dire che non conviene per una società come l’atalanta…
in verità la stanno considerando come ipotesi, poi si vedrà quale sarà la decisione finale
per l’atalanta sarebbe ottimale, per Percassi non lo so se no ci avrebbe fatto già un pensierino
concordo al 100%, aggiungendo che un’atalanta U23 giocherebbe sempre con lo stadio pieno, qualunque esso sia
Il miglior investimento per i settori giovanili è arrivare alla comunicazione x figli e genitori
“Non è il tuo mestiere”
E si rescinde
Se hai uno staff di capre i ragazzi faranno comunque la loro carriera
Al contrario non gli vendi illusioni
e Cissé no ?? Negativissima l’idea di mandarlo al pisa
non ho inserito i giocatori che secondo me sono pronti per la B (Gelmi, Bergonzi, Kraja, Cisse, Giovane, ecc)
Per lo stadio nessun problema, lo chiederei ad Andreoletti, visto gli ottimi rapporti con i Percassi… Ahahahah
Stadio di verdello magnifico e vicino Zingonia interrato
Aggiungerei Gelmi che a me piace molto.
Secondo me Gelmi è pronto per la B
Mi sembra francamente fuori luogo.
Calcoli fatti senza conoscere le politiche aziendali della Dea.
Ma già il fatto che solo la Juve ha la squadra Under 23, la dice lunga.
E solo lei ha un debito tra i più alti tra le società professionistiche.
Nonostante che gli Agnelli immettano centinaia di miloni negli ultimi anni.
non vedo il nesso tra la sua U23 e i debiti ( che si chiamano cristiano ronaldo)
a parte che la juve esplodeva di debiti già da prima di ronaldo… ma é alquanto improbabile che la situazione attuale in cui si trovano sia data prevalentemente da lui
Sono in arrivo nuovi accorgimenti per favorire l’ingresso delle seconde squadre, infatti l’Atalanta ci sta facendo un pensiero. Non sarebbe un investimento che porterebbe i suoi frutti subito, chiaramente, ma a lungo termine
Secondo me il Legler non è a norma per la serie C. Dove metti tifoserie tipo Vicenza o Padova? Secondariamente ( ma non troppo), le spese sono molto superiori. Una rosa di 20-22 giocatori costa non poco. Più uno staff di una decina di persone (minimo). Più i costi delle trasferte. Minimo ti vanno via 6 milioni l’anno
piuttosto che disperdere decine di ragazzi in panchine e tribune….mi sembra un buon investimento, giocano e migliorano, ne basta uno appena buono e si recupera subito la spesa.
Anche tra le decine di prestiti dispersi tra panchine e tribune ne basta uno buono per recuperare tempo e soldi spesi. Vedi Caldara (prestiti a Trapani e Cesena ), Conti (Lanciano), Gagliardini (Cesena e Vicenza). E di esempi ce ne sono tanti altri.
sì ma in con una U23 ci sarebbero in probabilità più “singoli buoni”, perchè daresti più possibilità a tutti di mettersi in luce come tali. Inoltre ne sacrificheresti molti meno che al contrario farebbero panchina o tribuna altrove. Come ultima cosa, in caso di necessità, la prima squadra potrebbe attingervi qual’ora qualcuno esplodesse nettamente o vi fossero problemi di infortuni
Discorso stadio a parte, che ammetto aver inserito riflettendo più al numero di posti che all’effettiva possibilità concreta, i costi sarebbero comunque ampiamente sostenibili visti i ricavi dell’Atalanta (oltre ai fondi ulteriori che potrebbe immettere Pagliuca). Inoltre, sarebbe un investimento che a lungo termine potrebbe fruttare molto bene
La juve ha ricavato ben poco dalla U23, se si considera l’investimento complessivo.
Però sono d’accordo che con una gestione più efficiente ed ispirata ai migliori modelli stranieri, si potrebbero avere vantaggi straordinari, proprio per società con la nostra dimensione attuale.
Il problema è che, ad oggi, ci troviamo a fare i conti con una gestione del settore giovanile che fa acqua da tutte le parti, da rifondare su criteri e logiche più moderne ed ambiziose.