Avanti un altro…

28-02-2017 04:50 26 C.

Per noi tifosi è difficile mantenere i piedi saldamente a terra dopo aver vinto meritatamente a Napoli: gli avversari non hanno avuto fortuna in fase conclusiva, ma in termini di gioco sono stati messi sotto, mentre Caldara ha fatto la differenza in entrambe le aree di rigore, in attacco e in difesa. Lo ha fatto in una gara apertissima, spettacolare, emozionante, tesa e corretta, giocata contro una squadra sulla carta superiore.

L’aver resistito per quasi mezz’ora in inferiorità numerica senza farlo notare, evidenzia un altro aspetto importante: anche quando si è sotto pressione, si imposta il gioco in velocità e senza costruire barricate.

La qualità della prestazione di Caldara, al di là del doppio gol, è rimarchevole. Ma ancora una volta tutti hanno fatto il loro, anzi, molto di più. Con semplicità disarmante e tranquillità glaciale.

La gestione tecnica è stata finora eccellente (a parte il periodo di inizio campionato, quello era un periodo di lavori in corso) ma l’aspetto più importante è quello che riguarda la gestione del gruppo: tutti guardano avanti, nessuno sembra volersi sedere sugli allori per assaggiare il gusto dell’appagamento. La partita viene giocata al massimo per vincerla e poter giocare al massimo anche la partita successiva, e così via, settimana dopo settimana. Questo atteggiamento è lontano anni-luce da quello tipico del calcio italiano e, forse, chi gioca nelle coppe europee dovrebbe cercare di capire meglio questo concetto per poter cercare di crescere nelle competizioni internazionali.

Anche in questa ventiseiesima giornata abbiamo capito che nessuno vuole mollare di un centimetro: il Milan vince, la Lazio vince, la Juve vince; vince anche la Roma a spese dell’Inter nell’altro scontro incrociato al vertice. Già è stato detto che la media-punti in cima alla classifica risulta più alta rispetto agli anni passati, allo stesso modo l’Atalanta risulta essere la terza miglior difesa ed il sesto miglior attacco della serie A. Ma non solo: prendendo come riferimento i numeri atalantini dalla sesta giornata in poi, spalmandoli congruamente anche nelle prime cinque giornate (quelle delle lacrime), avremmo solo pochissimi punti meno rispetto alla Juve, con una media gol fatti di poco inferiore (2,11 contro 1,71) e media gol subiti quasi uguale (0,65 contro 0,71). Naturalmente i numeri sono solo la semplice rappresentazione di una realtà brillantissima.

Con la Fiorentina in arrivo a Bergamo avremo a che fare con un avversario tosto sia pure non al meglio: il loro pareggio interno col Torino è la prova del fatto che sono fisicamente sotto pressione e non riescono a tenere i novanta minuti; noi, di nostro, avremo Kessie fuori per squalifica. La partita sarà impegnativa, ma lo sarà anche per i nostri avversari: a parte lo schiacciasassi Juve, siamo la peggiore squadra da incontrare in questa fase di campionato. Siamo un problema per tutti: lasciamo segnare poco, costruiamo gioco in mezzo, siamo fulmini sulle fasce, creiamo problemi davanti. E segnamo.

Finora l’atteggiamento del gruppo atalantino è stato di basso profilo: si è parlato di salvezza prima, poi di crescita, di continuità, poi di classifica medio-alta, Europa League fino a pochi giorni fa, ed ora apertamente di UEFA Champions League. È questo un atteggiamento sbagliato? Assolutamente no. I mezzi ci sono: non si arriva a tre punti dalla zona UCL per caso o per demerito degli altri (a tal uopo ricordiamo che la media punti ai vertici della classifica è più alta degli anni precedenti), e la ricetta sembra essere quella giusta, quindi va bene scoprire le carte e giocare a viso aperto. Rispetto a molti avversari abbiamo meno soluzioni in termini di ricambi dalla panchina, ma abbiamo già visto dove siamo arrivati con mezza squadra composta da esordienti; d’altra parte i nostri giocano a memoria e sono super-efficaci, e anche questo è un problema per gli avversari, non per noi.

Riusciremo a continuare su questa linea? Ce lo auguriamo tutti, a partire proprio dalla partita coi viola: squadra con valori importanti che non hanno però pagato appieno. Auguriamo loro di vincerle tutte, a partire da lunedì prossimo.

 

BY GOALIE

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By Staff di Atalantini.com


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