Bella intervista a Palestra su gazzetta.it
“Giocavo da mezzala ed ero il più lento della squadra”, racconta. Oggi, invece, la sua corsa è il suo marchio di fabbrica. Lo ha dimostrato con il Cagliari e, più recentemente, con l’Under 21, dove contro la Svezia ha offerto una prestazione brillante, impreziosita da un assist nel terzo gol azzurro.
Il ct Silvio Baldini, spiega il giocatore, sa motivare bene i suoi ragazzi, dentro e fuori dal campo: parla molto, trasmette valori e cura i dettagli.
Tra le qualità di Palestra stanno emergendo la velocità e l’agilità nei cambi di direzione, oltre alla capacità di usare entrambi i piedi, una dote naturale mai allenata in modo specifico. Da giovane giocava mezzala, poi è stato adattato terzino e infine esterno, scoprendo progressivamente la sua rapidità.
Il debutto tra i professionisti non è stato dei più felici: espulso alla prima partita con l’Atalanta Under 23, Palestra ammette di averne sofferto, ma ringrazia l’allenatore Modesto per il sostegno e i consigli ricevuti.
Tra gli avversari che più lo hanno impressionato cita Lautaro, Bastoni e Dimarco, riconoscendo l’Inter come la squadra più forte affrontata. Anche allenarsi con giocatori come Ederson e Lookman, racconta, è un grande stimolo.
Non è mai stato un tifoso accanito di una squadra in particolare, ma dal 2016, anno del suo arrivo all’Atalanta, ha iniziato a simpatizzare per la Dea. Quest’estate ha scelto il Cagliari in prestito per avere continuità e crescere: “Più gioco, più riesco a esprimermi. A Cagliari sto benissimo, l’ambiente è fantastico”.
Fuori dal campo conduce una vita tranquilla: si riposa, frequenta amici e famiglia, non pratica altri sport e si diverte solo con Fifa, dove però ammette ironicamente che il suo alter ego virtuale “è molto, molto scarso”.

By staff