«Atalanta in Europa? Se supera indenne la partita con l’Inter, davanti non avrà ostacoli insormontabili». A dirlo è Beppe Bergomi, che in  nerazzurro atalantino si è preso delle belle soddisfazioni vincendo da allenatore lo scudetto Berretti nel 2013, ma ricordato soprattutto come bandiera dell’Inter con 756 partite di cui 519 in Serie A.

«Domenica sarà una bella partita . L’Atalanta ha questo modo di giocare basato sulla fisicità e sugli accoppiamenti. Gasperini crea gli uno contro uno sopratutto a centrocampo e se li vince sono guai per tutti. Ma anche l’Inter, da quando c’è Pioli, vuole fare sempre la gara andando a prendere alta la squadra avversaria. Chi vince? In questi casi dovrebbe prevalere la squadra con maggiori qualità, dunque l’Inter. Icardi, Banega, Candreva, Gagliardini..in teoria, sia chiaro. Gagliardini? Lo sapevo che, giocando a S.Siro non avrebbe avuto il minimo imbarazzo. Come giocherà l’Inter? Secondo me, Pioli li schiera come domenica scorsa a Cagliari. Il modulo quasi obbligatorio per quest’Inter è il 4-2-3-1, fissi Gagliardini e Kondogbia mediani, che garantiscono forza ed equilibrio. Poi Banega o Joao Mario che sono simili. L’argentino l’ho commentato l’anno scroso nella finale d’Europa League, con il Siviglia: ha grande visione di gioco e molta personalità. Difficile ingabbiarlo. Se sarà lui il pericolo numero uno? No, secondo me sarà Perisic. Scheirata così la squadra, gli permette di giocare più alto, in una zona del campo dove può risultare decisivo sia creando superiorità numerica nell’uno contro uno sia in fase conclusiva”

Da giocatore Bergomi è stato in campo in diverse occasioni: «Una volta feci perfino gol e vincemmo 7-2. Ma ricordo anche una sconfitta a San Siro per 1-2 con gol di Magoni e Orlandini nel 1993/94 in una stagione in cui perdemmo anche al ritorno e rischiammo di retrocedere».

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