Tra le poche note positive lasciate in eredità dalla sconfitta casalinga dell’Atalanta contro il Napoli, c’è ovviamente l’esordio assoluto in Serie A di Giovanni Bonfanti.
Il difensore classe 2003 è infatti entrato nel finale di gara per rimpiazzare l’infortunato Kolasinac, costretto ad abbandonare il campo a causa di una contusione alla coscia che verrà ovviamente valutata dallo staff medico atalantino nel corso delle prossime ore.
E dunque, dopo sette convocazioni tra campionato ed Europa League, è arrivato finalmente il primo gettone tra i grandi per un ragazzo chiamato ad azzerare qualsiasi tipo di emozione da esordio e a calarsi subito nella realtà di un match dal coefficiente di difficoltà molto alto come quello contro i campioni d’Italia in carica.
Tuttavia, il volto nuovo della squadra di Gasperini ha avuto anche la sfortuna di trovarsi coinvolto nella situazione che ha permesso al Napoli di trovare il gol della vittoria: dopo il rinvio di Carnesecchi intercettato da Cajuste, è stato proprio Bonfanti a non riuscire a contrastare Osimhen, poi autore dell’assist per la rete decisiva di Elmas.
“Era da un po’ che volevo farlo esordire, si allena con noi da tanto e spesso gioca con l’Under 23. Rappresenta lo spirito dell’Atalanta di far crescere i ragazzi del proprio settore giovanile: una politica che rischia di pagare qualche cosa, ma che nel punto più alto della storia, nella partita contro il Psg, era ben rappresentata”, ha dichiarato Gasperini nella tradizionale conferenza stampa post partita.
Decisamente niente male per un prospetto che nella scorsa stagione ha vestito la maglia del Pontedera in Serie C, ovvero la stessa categoria della ‘sua’ Under 23. Dall’inizio di questa, però, il difensore ha acquisito tanto in termini di personalità e consapevolezza nei propri mezzi. Fattori che potranno tornare utili a Gasperini da qui fino alla conclusione di questa annata.
Nato a Milano il 17 gennaio del 2003, per Bonfanti le porte del ‘Bortolotti’ di Zingonia si sono aperte all’inizio della stagione 2015/16 e da quel momento la scalata è stata inesorabile: partito dall’Under 13 ha completato la trafila fino all’Under 18, prima di vestire le maglie di Sampdoria – con cui ha esordito nel campionato Primavera – e Pontedera. Rigorosamente con la formula del prestito.
Il presente, invece, è tutto a tinte nerazzurre e quei primi quattordici minuti sul prato del Gewiss Stadium rappresentano un ricordo da custodire gelosamente, ma allo stesso tempo anche una solida base di partenza sulla quale sviluppare il proprio futuro.
Michael Di Chiaro
Bergamonews.it
By Staff di Atalantini.com
Vedo che e’ nato a Milano ma ha un cognome seriano….
Calma a pompare i ragazzi.
insomma come esordio non dei migliori… la confusione sul secondo goal deriva dalla sua fretta di battere la punizione ad attaccanti avversari schierati perdipiu’ senza prima guardarsi bene in giro (avrebbe visto Ederson fermo in mezzo al campo e non avrebbe certo mandato li la palla…..) giustamente come prevedibile fatica con osimeh che era davvero “on fire” agonistico ma un po’ di mestiere con spinte e falli tattici avrebbe potuto arginarlo meglio… troppa foga che e’ peggio dell’emozione in certi casi. Speriamo cresca senza problemi ed imiti i suoi predecessori…
Scusa Bonfanti batte veloce per far ripartire, Carnesecchi sbaglia completament l’appoggio mandandola sui piedi di un napoletano e la colpa è di Bonfanti?
Poteva aspettare che Ederson si legasse la stringa
Mah, ha battuto ed è rimasto smarcato, Carnesecchi ha tirato dove non c’era nessuno dei nostri, il napoletano non ha nemmeno dovuto fare lo sforzo di anticipare. Stavamo perdendo ed in questi frangenti, a meno che un compagno sia terra dolorante, si riparte prima possibile. Poi va bene ognuno ha la sua opinione, personalmente non mi sento di dire che in parte ci sia responsabilità del ragazzo.
che corona pò?
👸🏼
I taca con chesto ades…
chiaramente la partita di sabato ha mostrato cosa manca ai giovani forti come lui e xchè x esempio SCALVINI ( nonostante gli errori fatti anche da lui nella stessa gara) sia più avanti di tantissimi altri giocatori coetanei. Poi il fatto che SCALVINI giochi da titolare e protagonista nell’ATALANTA , in serie A e sia considerato nella nazionale italiana ,fa capire quanto siamo lontani dalla iper qualità e dalla “qualifica di fenomeno” che giustamente ha un Bellingham. Coi nostri giovani serve pazienza e gradualità di crescita. Se sono bravi,validi e carastterialmernte forti oltre che applicati e atlesi seri al 100%,… Leggi di piu' »
Chi è che tiene in gioco Osimehn nell’azione del secondo goal del Napoli? Non era in linea con Scalvini, era troppo dietro. Non lo colpevolizzo. Purtroppo è entrato in un momento caldissimo. Si rifarà. Secondo me doveva esordire già da tempo e con avversari più morbidi viste le nostre assenze in difesa.
magari non si aspettava la cappella del portiere
La linea la tieni quando attaccano gli avversari, quando sei in impostazione non devi marcare, anzi ti devi smarcare per consentire al portiere di avere più scelta. La rete è una cappella di Carnesecchi che sul finire ha replicato, Bonfanti proprio non c’entra
Manco le basi non dico del mestiere, ma almeno del tifoso! E parlano pure… 🥶
Rileggendomi mi sa che ho scritto una enorme sciocchezza. Comunque ribadisco che viste le assenze era meglio sgrezzarlo prima contro avversari meno forti. Ad ogni modo, la cappella del portiere ha mostrato cosa significa avere in squadra campioni come Osimehn (il suo assist al bacio in scivolata è un colpo da fuoriclasse).
su questo idea molto condivisibile
Che la cappella sia di Marco è innegabile, che Bonfanti non centri nulla non sono d’accordo: il tutto nasce da una sua punizione battuta malamente e di fretta che prende la difesa non schierata
Non era in linea perchè la palla l’aveva il nostro portiere!!! era basso per farsi dare il pallone da Carnesecchi e ripartire!!