đBrevissime (mia semper) n.41 đ Aggiornate -> (al 10/10/2025 23:52)
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IN ORDINE CRONOLOGICO DALLA PIU' RECENTE
Ai canali ufficiali della società , il tecnico della Lazio Maurizio Sarri ha parlato della prossima giornata di campionato al rientro dopo la sosta. La formazione biancoceleste, infatti, volerà a Bergamo per affrontare l'Atalanta di Juric. Di seguito le sue parole: "Atalanta? à molto in linea, cambia nei dettagli da Gasperini a Juric. Non ci sono stati grossi cambiamenti, è una squadra fortissima con un parco attaccanti di grande qualità ". (Lalaziosiamonoi.it)
Federico Pastorello è un agente che opera nel calcio ed è stato
intervistato da Sportmediaset. Una domanda ci interessa:
Ha fatto da
intermediario per il trasferimento di Krstovic a Bergamo. Che operazione è
stata?
"Quando abbiamo avuto questo mandato abbiamo accettato con
grande entusiasmo. Lui si è fatto da solo, ha una mentalità molto
importante. Ha ben in testa cosa vuole e sa cosa deve fare per arrivarci.
Ha sfruttato alla grande lâopportunitĂ di Lecce e ora è arrivato in un top
club. Chiaramente l'Atalanta rimane un club con una dimensione non
paragonabile ad altre, ma è un posto in cui ha scelto di andare perchÊ ha
delle ambizioni comuni a quelle dei Percassi. Sono convinto che rimarrĂ
per anni allâAtalanta, dove può togliersi grandi soddisfazioni e vincere
anche dei trofei".
RISPOSTA: "Con tutti i problemi che sto vivendo in questo momento alla Lazio della nazionale non me ne può fregar di meno. Cosa stiamo facendo per i giovani? Giochiamo un campionato Primavera in campi ignobili con 150 spettatori, poi se devono giocare davanti a 50 mila spettatori all'Olimpico fanno psicologicamente fatica. Non sono d'accordo con le seconde squadre, è la morte del calcio di Serie C e del campanilismo. Credo che il Foggia preferisca giocare col Bari piuttosto che con l'Atalanta under 23".
Oggi 4 pagine sul Gasp sul Corsport. In sintesi dice che era gia' stato
contattato a dicembre da Ranieri e spiega la decisione di passare alla Roma
per la passione unica della sua tifoseria ma gli scarsi risultati (e
motivato da questo).
Tralasciando il resto Gasperini ricorda con
orgoglio i suoi nove anni a Bergamo, dove ha vissuto âla vera maturazioneâ
della sua carriera:
âLa maturazione lâho avuta a Bergamo. Giocare in
Champions e in Europa ti migliora.â
Sottolinea come allâAtalanta sia
nato e si sia consolidato il suo stile di gioco âa uomo, fatto di duelli e
intensitĂ â, poi riconosciuto e ammirato anche in Europa:
âIn Europa
il mio calcio è stato riconosciuto come efficace e di qualità , mentre in
Italia spesso è stato osteggiato.â
Difende con forza il suo lavoro e
quello della societĂ dalle accuse di doping:
âLe voci sul doping sono
state un insulto allâAtalanta, a me, al nostro lavoro. Noi siamo sempre
stati puliti.â
Spiega anche come la squadra bergamasca sia diventata
âscomodaâ per molti:
"Credo che una cittĂ di centoventimila abitanti desse fastidio lĂ in
alto.
Bergamo è sicuramente una bella provincia, ma è grande come mezza
Garbatella.
Ă come se uno di questi popolosi quartieri di Roma giocasse
in Europa contro Real Madrid, Barcellona, City, PSG, inglesi, tedeschi,
francesiâŚ
E tutto sommato, in Europa andava ancora bene, perchĂŠ
lâapprezzamento era palpabile.
In Italia, invece, abbiamo cominciato a
dare fastidio."
Ricorda i successi: la Champions League e la vittoria dellâEuropa
League 2023-24, risultati che hanno portato il club a un livello
internazionale.
âQuando abbiamo preso Zapata siamo andati in
Champions. Con Muriel ci siamo tornati, poi con De Ketelaere e Scamacca
abbiamo vinto lâEuropa League.â
Riguardo al suo carattere,
ironizza:
âBrutto carattere? No, bellissimo! Ho delle certezze forti,
ma anche tanti dubbi.â
Idee sul calcio
Crede che oggi si punti
troppo sulla fisicitĂ e poco sulla tecnica: âDel Piero ha ragione, dobbiamo
tornare alla tecnica.â
Contesta lâuso eccessivo del VAR, che
âallontana dal calcio veroâ.
Ribadisce che âsenza risultati tutto il
resto è chiacchieraâ, ma che il modo di ottenerli conta.
In
sintesi:
Gasperini racconta la sua Roma, ma nel cuore dellâintervista
emerge forte la sua identitĂ bergamasca: lâesperienza con lâAtalanta lo ha
formato, fatto vincere e riconoscere in Europa. Difende quel ciclo con
orgoglio, ricordando che da Bergamo ha fatto scuola â e che, anche ora a
Roma, il suo calcio nasce da lĂŹ.