Se c’e’ una squadra che, per noi, rappresenta la sfida europea per eccellenza e’ lo Sporting Lisbona che affronteremo il prossimo giovedi’.
Il perche’ e’ presto detto: semplicemente e’ la squadra che abbiamo affrontato piu’ volte nel corso delle nostre infrequenti uscite oltre confine.
I due incontri di quest’edizione della coppa sono infatti il sesto ed il settimo incontro contro i portoghesi nelle principali coppe europee. Non poco, considerato quanto poco vedevamo l’Europa nei decenni scorsi.
Lo scontro e’ tanto piu’ interessante quanto si consideri che, nelle precedenti occasioni, la qualificata delle due è almeno arrivata alle semifinali della competizione.
Tutto e’ cominciato 59 anni fa, nel settembre 1964 in Coppa delle Coppe dove ci eravamo qualificati grazie alla nostra precedente unica vittoria della coppa Italia. Eliminazioni dirette andata e ritorno, nessun girone prima o dopo come adesso.
Primo turno, andata a Bergamo e secco nostro 2-0 con reti di Calvanese e Domenghini
Ritorno in Portogallo e successo dei biancoverdi per 3-1, nostra rete di Christensen. Notare che per lungo tempo giochiamo in 10 per infortunio del nostro portiere e le sostituzioni non erano ancora permesse.
All’epoca non era stata ancora inserita la regola dei gol in trasferta con valenza doppia (altrimenti ci saremmo qualificati noi) ma si giocava uno spareggio tenutosi, nella circostanza, soli 5 giorni dopo a Barcellona. Dove soccombiamo ancora per 3-1 ma nei supplementari, il nostro gol di Chico Nova.
A chi non fosse chiara la forza dei portoghesi vi diciamo solo che proseguirono il cammino europeo sino alla vittoria stessa nella competizione in finale contro l’MTK Budapest.
Salto carpiato di quasi 24 anni e le due duellanti si ritrovano ancora di fronte questa volta nei quarti di finale di coppa delle Coppe a noi concessa per essere arrivati in finale di coppa Italia, persa col Napoli gia’ campione d’Italia e quindi impegnato nella coppa dei campioni.
Il 2 marzo 1988 i lusitani soccombono ancora 2-0 a Bergamo con reti di Nicolini su rigore e Cantarutti. Ritorno a Lisbona dove la Dea consuma la vendetta attesa 24 anni pareggiando 1-1 con gol di Cantarutti e qualificandosi con una squadra zeppa di riserve causa infortuni a catena. Questa volta nessuno spareggio, si passa in semifinale e sara’ Malines.
Da quel 16 marzo 1988 a giovedi’ prossimo, 5 ottobre 2023 saranno passati 12986 giorni e cioe’ 35 anni 6 mesi e 19 giorni. Mentre Aldone metteva in rete il nostro ultimo gol contro i portoghesi, Ilicic e il Papu succhiavano avidamente il latte dal seno delle loro madri avendo rispettivamente uno e due mesi di vita. Per darvi l’idea.
Altra competizione, altro sistema di qualificazione altre…. tante cose. Ma siamo sicuri che tanti in Portogallo si ricorderanno ancora di noi, dei loro “carissimi nemici” di Bergamo
By Staff di Atalantini.com

Ero ragazzino e ho ancora negli occhi il contropiede e goal di Aldo dopo una sofferenza pazzesca….che goduria quella sera….⚽
Io non c’ero ma il calcio di trent’anni fa me lo ricordo e quei puntini di sospensione finalei dicono tante cose….complimenti per lo scritto
Bellissimi ricordi! Ma staff, Marteen , Remo , Jim e Toloi invece quanti anni avevano?
Se ilicic e il Papu erano nati da poco, quelli citati da te non erano ancora nati.
e il giro del campo del leone nella gabbia ?
Ma…me lo sogno io solo un Sandro Ciotti che urla al gol di Canrarutti?
Se non ricordo male, mentre Cantarutti correva verso la porta, le parole furono:”Vai Aldo! Vai!”
Ma non ricordo se era Ciotti
Un emozione unica essere in quello stadio che solo a guardarlo faceva paura grazie a quell’impresa siamo l’unica squadra di seconda divisione arrivati in semifinale ero la ma mi sarebbe piaciuto sentire la reteeeee di corbani
E pensare che ho letto su un sito, che non ricordo più quale, dove si diceva che tra noi e lo Sporting non c’erano precedenti.
ALDO GOL
è la partita del “SOLO NOI SOLO NOI ;IN EUROPAS SOLTANTO NOI ! ”
ed è la partita con il gol di CANTARUTTI che è da sempre “il goooool più urlato da ognuno di NOI ! “
A casa con mio padre me lo ricorderò sempre
Una dei ricordi più indelebili della mia infanzia. Non riuscii a vedere la gara di ritorno perché era tardi
La mattina al risveglio la mia cameretta era tappezzata di fogli giganti disegnati dalla mia mamma, colorati di nero e blu con un gigantesco 1-1 CANTARUTTIII e il disegno del suo goal
sono emozioni tatuate nel cuore di molti di noi fratelli atalantini all’epoca ragazzini o bimbi .
orario televisivo in grado di far sembrare adeguate e congrue le programmazioni delle pay tv odierne
Grande Mamma !!!!
Alzato di nascosto e volume tolto, che ricordi…procedura già collaudata ai mondiali messicani con partite con orario di inizio a mezzanotte 😉
ti sei perso un’ epica telecronaca del soporifero Ennio Vitanza.
L’ ho vista al bar del paese con gli amici e, siccome il gestore era identico al grande Ennio, a fine gara lo abbiamo portato in trionfo ( il gestore) e da allora lo chiamiamo Ennio🥳
Ahahahah grandissimo
Sarei venuto anche io volentieri
Tieniteli stretti questi ricordi