Noto, con grande dispiacere, la costante presenza di un ambiente fratricida nell'opinione pubblica della nostra tifoseria.

È assolutamente e totalmente vero quello che mi ripeteva sempre un amico: noi Bergamaschi facciamo blocco quando ci sentiamo soverchiati da un avversario che percepiamo superiore ma siamo fragilissimi quando si tratta di mantenere la posizione.

In pratica siamo assaltatori ma le trincee non fanno per noi.

Piu' leggo commenti ultimamente e più penso che il buon senso e la capacità di ragionare sembra siano andati persi.

Si, Zingonia ha fatto errori e ne farà altri. Ne fanno loro, li faccio io e li fanno tutti. Loro sono professionisti nel loro campo, io nel mio e tutti gli altri nel proprio. 

Ma se fosse un mondo perfetto, e gli errori impossibili da commettere, l'anno scorso la Pro Vercelli avrebbe vinto il suo centesimo scudetto di fila.

Io non sopporto quelli che agitano il ditino del "senno del poi", quelli che si segnano mesi prima i nomi di chi la pensava diversamente, di chi lavora a tutt'altro ma pensa di saperne di più di chi lo fa di mestiere, di chi critica scelte altrui che comportano dissesti finanziari e sconquassi mentali in primis a chi quelle scelte ha avuto il coraggio di compierle e così via.

Zingonia ha sbagliato perché è nella fisiologia umana ma il trucco è nel sapersi rialzare, non evitare le cadute. Le seconde sono inevitabili quindi dobbiamo misurarci sulla prime e valutare lì la nostra grandezza.

E non è certo evidenziando le ferite a chi si è già fatto male da solo che si risolve la questione.

Vogliamo tutti bene all'Atalanta. E adesso che è ferita c'è solo da prendere un po' di alcol, qualche cerotto e farle sentire l'affetto di chi ti è vicino nei momenti sfigati. È solo un po' di febbre? allora andiam via di Tachipirina.

Magari baciandola, alla fine è una bella bionda Dea greca, non è difficile....

Calep