Ciao Josip, nostro sogno ad occhi aperti

Ero pronto,
pronto a questo arrivederci, e lo ero da tempo.
Ma per quanto si possa essere pronti quando finisce una storia fatta di passione, quando arriva il giorno dei saluti sembra crollarci il mondo addosso, e così è stato in questi giorni.
Guardo assorto il cielo, dove stanno le stelle, e ringrazio che nella mia vita da tifoso ho potuto ammirarne una dal vivo, restandone accecato, e innamorandomene.
Una storia d'amore strana la nostra, nata da una passione sfrenata che all'ultimo giorno utile di mercato ti ha strappato dalle unghie blucerchiate per portarti qui, sotto le mura della città.
La nostra Atalanta non è stata più la stessa. E' iniziata una reale illusione, domenica dopo domenica, di poter sognare ad occhi aperti.
Con la bocca spalancata di stupore e felicità. I tocchi di suola, i tacchi, le pennellate, il mancino magico, i palcoscenici.
Quelli ambiti, desiderati, impossibili.
Eppure tu, Bepi, tu. Maledettamente, ci hai strapazzato il cuore.
Le due reti a Dortmund sono qualcosa che viene difficile da spiegare, così come il tuo poker, in Champions League a Valencia, o il tuo gol a Torino da metà campo e la serpentina con la Sampdoria che ha messo a tacere i fischi di Genova.
Un giocatore dell'Atalanta che segna quattro gol in una partita di Coppa dei Campioni, roba da manicomio.
E a fine partita eri tu, che brandivi quella maglia scritta in bergamasco che ci invitava a non mollare nel momento peggiore per il nostro popolo e la nostra provincia.

Ironia della sorte, dopo che hai dato forza a noi, hai perso forza tu, ed è iniziato il baratro , non eri più lo Josip che conoscevamo e l'illusione è diventata incubo.
Ma l'amore vero, si sa, va oltre tutto. Oltre i gol, oltre la prestazione, oltre l'addio.
E allora ci siamo stretti a te, come nostro fratello, come nostro figlio. Da cullare e preservare. Ci siamo presi carico dei tuoi pesi, e abbiamo eretto uno scudo per proteggere te e il nostro legame da tutto il mondo fuori. Da Dio del pallone sei diventato Uomo come noi, fragile come noi, reale e tangibile. Niente più voli pindarici su un tappeto verde, ma un reale abbraccio per chi ci ha regalato tante emozioni, ci hai regalato ricchezza nei nostri ricordi, e i ricordi sono per sempre.
Si perchè, averti con noi è stato tutto tranne che un'illusione. E' stata una certezza, così come è certezza che dal mio cuore atalantino, tu non te ne andrai mai.
Ti voglio bene Josip, grazie di tutto, Bergamo sarà sempre casa tua.

By sigo
