COME FOSSE SUPERMAN
Quell’uomo, un po’ sfuocato in foto, che si immola e vola verso la palla, non è Superman.
È Etrit Berisha.
Quell’incredibile parata ad occhi chiusi, compiuta allo scadere su Palacio, vale quanto il gol del ritrovato Zapata.
Forse di più.
Dopo le feroci, e forse eccessive, critiche ricevute, è bello sottolineare una prodezza che ci ha regalato una vittoria fondamentale.
Bello vedere l’esultanza compatta di tutto il gruppo a fine gara, Gollini compreso.
Splendido leggere negli occhi di Etrit la gioia, mista finalmente ad orgoglio, per aver fatto quel qualcosa in più.
Diamo un Bentornato a Berisha.
Ci fosse stato il mantello non avrei avuto dubbi.
Superman.
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By sigo
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