09/11/2025 | 09.09
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Da incognita a titolarissimo di Juric. Ahanor, l’enfant prodige della Dea



Il 17enne si è preso la scena in campionato e Champions: un jolly per presente e futuro (ner)azzurro

L'enfant prodige 17enne Honest Ahanor ha conquistato gli osservatori internazionali a Marsiglia. Sui portali di calcio francesi, ma anche britannici, si spendono elogi per il baby talento dell’Atalanta. Protagonista mercoledì sera della sua seconda gara intera da titolare in Champions, dopo quella contro il Bruges, e della sua terza presenza nella competizione, dopo l’esordio nel finale contro il Psg. Talento indubbio Ahanor, talento dal fisico da corazziere, talento tecnico ma ora anche tattico, grazie al lavoro svolto da luglio nella Dea. Che ha investito forte su di lui: oltre 17 milioni per prelevarlo dal Genoa, dove lo scorso anno aveva debuttato da professionista con sei presenze con Gilardino e Vieira.

Alla sua età i coetanei giocano in under 18, qualcuno in Primavera. "Sono sempre stato abituato a giocare con quelli più grandi, mi ha aiutato a crescere", aveva spiegato Ahanor a luglio nella conferenza di presentazione dove, con educazione e sorprendente maturità, aveva parlato da giocatore vero e non da giovane aggregato, pur mostrando umiltà e ribadendo che l’altra sua priorità, insieme al calcio professionistico, era proseguire nel suo percorso di studi.

Ivan Juric lo ha martellato in allenamento, lo ha tenuto fuori dalle rotazioni nel primo mese, tanto che qualcuno parlava già di ragazzo non ancora pronto. Poi, quando lo ha inserito, non lo ha più tolto: 562 minuti disputati dal 21 settembre in sette presenze, una media di ottanta minuti ogni volta in cui è stato utilizzato. Terzino sinistro il suo ruolo, ma a livello giovanile ha giocato da centrale e soprattutto da esterno: con Juric viene utilizzato da braccetto a sinistra. E da jolly. Perché a Marsiglia il tecnico croato lo ha ‘sdoppiato’, da terzino e da mediano aggiunto per creare superiorità in mezzo e far saltare, con l’uomo in più, il pressing alto di De Zerbi.


Appunto con l’uomo in più, chiedendo a Ahanor di usare muscoli e polmoni per coprire due ruoli: il ragazzo ha messo corsa e energia, ma anche testa e carattere, risultando il migliore fino al minuto 89, prima che la prodezza balistica di Lazar Samardzic gli rubasse la scena e i titoli del giorno dopo. 

Eroe della vittoria il fantasista serbo, per il gol ovviamente. Ma il ragazzo nato ad Aversa da una famiglia nigeriana, e cresciuto a Genova, è stato l’uomo decisivo, a 17 anni e 8 mesi. La maggiore età arriverà il prossimo 23 febbraio con la possibilità di avere la cittadinanza italiana, per cui da tempo ha già avviato le pratiche burocratiche, e poter così finalmente essere convocato in azzurro: teoricamente nell’under 18 o nell’under 20, più realisticamente nell’under 21, ma sembra scontata una possibilità da parte del ct della nazionale maggiore, Gennaro Gattuso, peraltro già venuto a Bergamo per visionarlo di persona.

Il suo approdo a Bergamo è stato voluto da Luca Percassi e Tony D’Amico. La sua valorizzazione è stata opera di Juric. Non è stato il primo 2008 a esordire in serie A, preceduto dal rossonero Camarda, ma alla sua età pochi avevano già accumulato un simile minutaggio tra serie A e coppe europee: una ‘precocità minorile’ che ricorda Paolo Maldini, il suo idolo dichiarato. E intanto il suo valore di mercato sta schizzando alle stelle: in estate potrebbero arrivare offerte da oltre 50 milioni per lui.

fonte quotidianosportivo.it

By marcodalmen
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