18/12/2025 | 20.45
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Da stasera la Supercoppa Italiana. E se fosse un vantaggio per noi?

Lo  scorso anno vi era coinvolta anche lei,  pur se il suo cammino dovette arrestarsi subito complice lo 0-2 contro l'Inter. Stavolta, invece, la dovrà guardare in qualità di semplice spettatrice. Ma la mancata partecipazione alla Supercoppa Italiana può fornire all'Atalanta una ghiotta opportunità per cercare di recuperare terreno  sulla concorrenza.  Tutto dipenderà, naturalmente, da quanto Napoli, Milan, Bologna e Inter impegnate a cercare di ritagliarsi gloria nella terra degli sceicchi ovvero a Riad si "spenderanno" in termini di profusione di energie .

Tre compagini su quattro sono impegnate su più fronti e il rischio, per esse, è di arrivare ad accumulare quindi maggiore stanchezza a fronte della pluralità di match da affrontare. Napoli e Inter sono chiamate a misurarsi, oltrechè in campionato, in Champions League e in Coppa Italia dove si sono alzate in volo frantumando, rispettivamente, le aspirazioni di Cagliari e Venezia. Sul triplo binario Europa- campionato- coppa sta correndo anche il Bologna di Vincenzo Italiano. La sola compagine più libera è il Milan che., non presente sullo scenario europeo e inchinatosi alla Lazio in Coppa Italia, ha la mente più sgombra da incombenze calcistiche concomitanti al fine di potersi concentrare sulla competizione in terra araba.

In ogni caso, per l'Atalanta,  potrebbe profilarsi la possibilità di un ritorno in gioco per una posizione di rilievo che vada, se non a confermare il terzo posto dello scorso campionato, almeno una postazione esposta al sole d'Europa. Certo, il ritardo dalla concorrenza non è di quelli di scarsa consistenza, avendo ora la squadra soltanto 19 punti che valgono il dodicesimo posto contro i 34, quindi quasi il doppio, dello scorso campionato dopo quindici turni. Anche la compagine nerazzurra, peraltro, non ha l'ambito proiettato su un monoorizzonte dovendo provvedere anche a pensare alla Champions League, dove la vittoriosa sfida con il Chelsea l'ha proiettata ad un'altezza dalla quale può prendere il volo per planare verso il pianeta degli ottavi di finale passando per la porta principale, e alla stessa Coppa Italia. Il compito che la squadra affidata a Raffaele Palladino, chiamato a un compito rigenerante stimolante e non semplice allo stesso tempo, deve affrontare non è quindi di quelli all'acqua di rose. 

Se poi la squadra riuscisse a mettere sotto la fotocopiatrice il rendimento che è sinora riuscita ad avere in Champions League, tutto potrebbe tornare in gioco. L'Inter resta nel campo visivo, anche se con scarsa nitidezza perché i punti di ritardo degli omocromi orobici dai nerazzurri sono 14, il Milan, che dista tredici tacche, pure. Il Napoli è a più dodici, la Roma a più undici. Ma, prima di arrivare ai massimi sistemi, la squadra deve cercare di mettere la freccia di sorpasso con Juventus, Bologna, Como, Lazio, Sassuolo, Udinese e Cremonese. Un obiettivo non di semplice ottenimento ma nemmeno una mission impossible.  Specialmente se, ut supra, la squadra sapesse riprodurre in campionato i momenti magici della Champions e della Coppa Italia.

L'avvento di Palladino sembra avere restituito alla squadra le giuste motivazioni e la giusta fiducia in se stessa. Gli acuti nel vecchio continente con sua maestà il Chelsea campione del mondo in carica e con il Cagliari in campionato con identico punteggio (2-1) hanno creato due incollature di distanza dalla prestazione sottotono nella città del pandoro e di Romeo e Giulietta ovvero Verona. Ed era esattamente quello che alla squadra serviva per ritrovare quella stima nei suoi mezzi che le potrebbe consentire di riapprodare lassù dove si respira aria di zona europea e di magnum gaudium di classifica. E, con ben ventitrè turni da mandare ancora in archivio, la rentree nel salotto buono appare più che mai ancora possibile. Con un occhio, interessato, sugli impegni di Supercoppa sui "rivali in amore" .... per l'alta classifica. 


Cristiano Comelli

By staff
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