Mai mi sarei aspettato di scrivere di argomenti simili sul nostro sito.
Purtroppo la realtà è questa: abbiamo a che fare con un’epidemia seria che potrebbe sconvolgere il nostro quotidiano nel modo piu’ simile ad una guerra che si sia mai visto. E la guerra la stragrande di noi non l’ha mai vissuta sulla pelle. Intendiamoci, non sono un virologo e sono un quasi ottimista di natura ma questo “affare” proveniente dalla lontana e misteriosa Cina, ha gia’ modificato il nostro tran tran in un modo che non ricordo prima, e ho gia’ la mia eta’.
Confido nelle autorita’, soprattutto non le offendo come fanno i soliti “webeti” che tanto sanno di calcio quanto di batteri, evidentemente. Chi è preposto ad organizzare la societa’ e a fronteggiare questa emergenza ne sa piu’ di me e questo mi basta per impedirmi qualsiasi critica nei loro confronti, presterei solo il fianco all’ignoranza.
Nel caso specifico mi affido alle prime statistiche che mostrano come la casistica confini i decessi solo tra persone su di eta’ e in percentuali che non superano il 2/3%.
Purtroppo gettare fango sull’Italia e sugli italiani è sport nazionale dopo il calcio. Che non vada tutto bene nel nostro paese non occorre essere un genio per capirlo ma mi piace dare il beneficio d’inventario e dell’errore (non della perseveranza nell’errato, pero’) e riconosco che una gemma come lo Stivale, per ragioni storiche e culturali, sia un’eredita pesantissima da gestire.
Parlare di Atalanta sembra quasi scellerato di fronte a quello che i media ci stanno propinando, purtroppo o per fortuna è l’oggetto del sito e tutto sta nel capire come si possa ancora parlare di sport con la salute di mezzo.
Come detto, sono ottimista di natura. Anzi, saro’ piu’ preciso, mi piace imparare la lezione da ogni esperienza, da ogni errore. E che lezione possiamo trarre da questa quasi pandemia batteriologica?
Quello di vedere le cose da una prospettiva piu’ giusta.
Confrontarsi con un livello piu’ alto, quello della salute e della sopravvivenza, fa apparire come ridicolo l’accapigliarsi per un rigore, per un errore arbitrale, per l’esito stesso di un evento che riguardi solo lo sport, termine che deriva dall’inglese “ozio” o “divertimento” e quindi implica l’assenza di impegni piu’ tangibili.
Il momento ci concede la possibilita’ di dare un giusto ordine, priorita’ e peso alle vicende sportive, spero che tutti se ne rendano conto. Il virus sara’ sconfitto e torneremo a (s)parlare per ore e giorni degli arbitri e delle loro consorti pero’ con una chiara e netta consapevolezza in piu’: quella di sapere di avere tanto, tanto ma tanto buontempo. Si tratta solo di avere buona memoria, almeno per un po’.
Calep
By Staff di Atalantini.com
Qualche dato in più per capire meglio di cosa stiamo parlando: la Cina ha 1,4 miliardi di abitanti, un tasso di mortalità di 7,4 persone ogni mille, i morti all’anno sono 10,4 milioni; ciò significa 28.391 al giorno, un decesso ogni 3 secondi…..e noi stiamo rompendo i coglioni da mesi perchè il coronavirus ha ucciso 2.500 vecchi cinesi!!!
Qualcuno ha questi dati ?
L’influenza stagionale di quest’inverno quantii decessi ha avuto ?
” la corona ” passerà alla storia come una delle più grandi bufale di tutti i tempi .
In Italia i virus influenzali causano direttamente all’incirca 300-400 morti ogni anno, con circa 200 morti per polmonite virale primaria, vanno poi aggiunte tra le 4 mila e le 10 mila morti “indirette”, dovute a complicanze polmonari o cardiovascolari, legate all’influenza. Ne consegue che solo in Italia i morti per la normale influenza sono ogni stagione molti di più di quelli registrati finora in Cina (e nel mondo) a causa del coronavirus (circa 2.500).
Sara’ anche una bufala, ma ha cambiato la vita a migliaia di italiani, probabilmente senza motivo. Pero’ migliaia di persone, sane come pesci, devono starsene chiuse in casa perche’ abitano nella “zona rossa”. Io sono della Val Seriana, che e’ a rischio quarantena. Hanno chiuso lo stadio (soprattutto), bar, discoteche, locali notturni, biblioteche, musei, addirittura le Chiese. Ed hanno lasciato aperto, ad esempio, i ristoranti. Che differenza c’e’ tra un bar e un ristorante. Il virus non va al ristorante perche’ non ha fame? Gli stessi orari di chiusura fanno ridere. I bar aperti fino alle 18, dopo devono chiudere. il virus al pomeriggio fa… Leggi di piu' »
Si pero’ bona…staff, la scorsa settimana mi avete cazziato per un piccolo o.t ed ho chiesto venia! Pier non e’ cattivo (forse) ma parla di kgb e della terza guerra mondiale sotto la designazione di un arbitro…echeccazzo!
Ti rispondo rapido per non eccedere nell’ot. Non c’è nulla di strano nelle attività private aperte. Se lo stato chiude la tua attività lo stato ti rimborsa . Come stanno calcolando nel lodigiano. Come non vogliono fare altrove. Se stai aperto e la gente non viene perché l’ho spaventata abbastanza, io, stato, non ti pago. Dunque stai aperto e, possibilmente vuoto.
non ci sono strani disegni, solo opportunità e costi.
Domanda: qualcuno sa che fine ha fatto teleAtalanta? Pare che il blog del buon brunik sia stata rimossa…
Rimosso.
Dispiacerebbe se fosse perché ha messo la partita di san Siro troppo presto per i diritti di copyright
Intanto mentre noi si affronta la pandemia, locali chiusi alle 18, partite a porte chiuse, vietato mettersi le dita nel naso…
A New Delhi due leader mondiali limonano davanti a 130.000 persone nello stadio del Cricket.
La disinfettatissima New Delhi
It’s a wonderful world
Tornato da pochi giorni da un viaggio, aereoporto di Colombo…bagni….fai pipì e ti lavi le mani….accanto a te trovi srilankani che dopo aver diligentemente indossato la mascherina in giro per l’aereoporto , sputacchia e si soffia il naso nel lavandino “a mò di giocatore di football in campo” Dopo anche lè…che cagade…i bar chiusi ma i ristoranti no…”perchè tra un tavolo e l’altro c’è almeno un metro”….siamo alle comiche. Oggi locandina del bugiardino in bella vista “altra vittima di 84 anni”….come se di ultraottantenni fino all’altroieri non ne fossero mai deceduti in seguito a sindromi influenzali (che normalmente peggioravano situazioni… Leggi di piu' »
ed il primario di non ricordo che ospedale che dice che l’anno scorso gli sono morti 135 (mi pare) pazienti ultraottantenni di polmonite ma che nessuno ha fatto uno speciale in TV e conte non se ne e’ neanche accorto…
io ricondurrei questa (quasi) pandemia a quello che e’… non dico assolutamente che sia una sciocchezza ma nel mio quotidiano ha influito di piu’ seveso, l’amianto o i roghi di rifiuti in lombardia. escludo che questa (quasi) pandemia sconvolgera’ le nostre vite come una guerra… anzi per il 95% di noi sara’ solo una breve limitazione logistica, non ci moriranno ne parenti ne conoscenti, non ci crollera’ la casa, non arrivera’ gente ad occupare il nostro territorio. cose che accedrebbero quasi sicuramente con una guerra. dai che per il 15 di marzo ne siamo fuori, il picco in cina e’… Leggi di piu' »
Il picco in Cina sara’ anche superato, ma in Italia i contagiati aumentano ogni ora, idem nella bergamasca. Anche giocando a porte chiuse, mi sa che le squadre avversarie faranno dei problemi per venire a giocare a Bergamo. E chi deve ospitare l’Atalanta (ad esempio il Lecce domenica prossima) non penso faccia salti di gioia. Penso che faremmo cosi’ anche noi…in Europa, una rappresentante del ministero della salute spagnolo ha gia’ detto “non sappiamo al momento se l’Atalanta potra’ venire a Valencia”
Parla x te…faresti cosi anche tu
Infatti, se rileggi il mio post, ho scritto “penso che faremmo cosi’ anche noi”
Tu faresti cosi, io no
Sei tu stesso un virus con il tuo pessimismo cronico e cosmico stai contagiando tutti. A Napoli ti avrebbero già ufficializzato come jettatore. Mi sa che è il coronavirus che ti viene a cercare se non lo trovi da solo
Per un influenza….ma x favore le tragedie sono ben altre…che il corpo muoia lo si sa già all asilo ma con queste percentuali stiamo parlando del niente.
“….. Purtroppo la realtà è questa: abbiamo a che fare con un’epidemia seria che potrebbe sconvolgere il nostro quotidiano nel modo piu’ simile ad una guerra che si sia mai visto …..”
Verissimo.
E questa indiscutibile realta’:
(1) noi la stiamo affrontando “da individui”, quindi, in ordine sparso (o peggio),
(2) altri paesi la stiamo affrontando “country firts”, quindi, con unita’ di intenti.
first
Forse e ripeto forse:
Noi la stiamo affrontando con trasparenza trattando i cittadini da persone
Gli “altri” non dicono la verità (mentono) e trattano i cittadini come sudditi
Golia2008: “…… Forse e ripeto forse: Noi la stiamo affrontando con trasparenza trattando i cittadini da persone. Gli “altri” non dicono la verità (mentono) e trattano i cittadini come sudditi.
Puoi togliere tranquillamente il “forse”.
E’ proprio cosi’.
Il passaporto inglese, per esempio, parla di “British subject” (suddito britannico).
Due culture incredibilmente diverse, con risultati (positivi e negativi) molto diversi.
Golia, per completezza, tutto ruota attorno al concetto di “country first” che e’ molto difficile da digerire per noi italiani. Ma ha indubbiamente una sua logica (giusta o sbagliata che sia). La “logica” e’: – se privilegio gli interessi di “the country”, in ultima analisi, faccio gli interessi di TUTTI …….. – se difendo gli interessi (legittimi) di un singolo, rischio di danneggiare “the country” (quindi TUTTI). Una impostazione mentale diametralmente opposta alla nostra, senza aree di contatto. Se contatti ci sono (tranne che con quegli inglesi, pochissimi per la verita’, che hanno scelto il nostro tipo… Leggi di piu' »
Caro Frank, i Romani hanno conquistato il mondo col principio “Divide et Impera” ed è esattamente nel DNA italico. Rivalità sportive da noi hanno radici storiche profonde, rimaniamo un Paese di campanili. Difficile davvero fare fronte comune. Gli Stati Uniti, mio Paese di adozione, si basano su “United we stand”. Nei momenti estremi, si ricompattano (ci ricompattiamo) perché solo così si affrontano le sfide più dure. Ma in tutto questo, anche io non mi accodo allo sport del “Piove, governo ladro!” Perché la splendida assente dalle scene non è stata l’Italia, ma l’Europa. Le direttive e le modalità di fronteggiare… Leggi di piu' »
Ciao Dagli States.
Evitiamo di parlare di storia, specialmente storia antica, se non la si è studiata sufficientemente a fondo. Su un sito di calcio nessuno ti dice niente, ma un esperto che legge si fa un’idea di chi scrive. Non è che non siamo solo virologi, non siamo nemmeno storici. Quindi evitiamo sciocchezze pseudo-antropologiche tanto per portare avanti una discussione da bar: finché lo si fa per sfottere i tifosi di Roma e Lazio va bane, ma poi anche basta. Grazie.
Io non l’ho trovata per nulla una discussione da bar, anzi, è stato interessante leggere l’opinione di chi all’estero ci vive.
Tra l’altro condivido e approvo avendoci pensato io stesso sulla latitanza di una Unione Europea di nome ma non di fatto che trovo sostanzialmente inutile.
Se tu hai conoscenze storiche più approfondite per confutare quanto scritto esponile, altrimenti non trovo corretto che ti arroghi di sentenziare le asserzioni altrui quali ‘sciocchezze’. Dall’alto di quale competenza?
Non ho fatto una disquisizione storica, certamente non approfondita, la Storia non è il mio forte. Non ho denigrato i Romani, il Divide Et Impera è stato il modo con cui hanno dominato il mondo allora, questo credo sia assodato, ma sono tutto orecchi a sentire smentite. Però, e questa è la mia esperienza, questo creare divisioni per me è rimasto nel modo di pensare e affrontare certe cose in Italia. È indubbio che la rivalità fra città vicine in Italia abbia un senso più profondo che qui dove vivo e si esprime nello sport perché si sfoga lì, ma… Leggi di piu' »
Postilla: Il Divide et impera al tempo dei Romani aveva un senso (mica era un mondo globalizzato!). Non solo. Il Divide Et Impera (Divide and Conquer) e’ una strategia di soluzione dei problemi molto usata in informatica per coistruire algoiritmi per la risoluzione di problemi complessi. E’ indubbio che io abbia usato una certa faciloneria nelle mie considerazioni, ma di quella faciloneria che poi credo abbia un certo fondamento. Non sono pseudo e non sono antropologo. Ma che in Italia sentirsi uniti sia difficile in quanto Italiani e’ abbastanza evidente a tutti. Del resto, l’Italia come nazione si e’ formata… Leggi di piu' »
Continua a scrivere post così interessanti che ti leggo sempre con grande piacere.
Tra l’altro con grande identità di vedute.
Ciao “Dagli States”, Il “Divide et Impera” dell’impero Romano (che riguardava i diversi territori conquistati) e’ stato effettivamente preso pari-pari dagli Inglesi (“Divide and Rule) all’epoca dell impero Britannico. Sotto molti aspetti, concordo che quello che potremmo ora definire come l’impero Anericano, poggi anch’esso, in tanti campi, sugli stessi principi. Circa l’origine delle divisioni “campanilistiche” in Italia nutro invece qualche dubbio. Dopo la caduto dell’impero Romano d’Occidente, nel V secolo, in Italia successe di tutto/di piu’, nel bene e nel male. Per molti secoli, i diversi “comuni” (o citta’, aree, repubbliche o signorie) impararono ad autogovernarsi (almeno in… Leggi di piu' »
Tutto giusto, non contesto, non so se il nostro sentirsi bergamaschi o leccesi più che Italiani sia una conseguenza storica di un modo di governare che, credo, all’inizio di proprio applicato alle regioni intorno Roma, ossia quelle che oggi formano l’Italia. Il mio era un modo più di stigmatizzare che di fare questioni storico-antropologico. Come tu riconosci, c’è una certa differenza fra italiani e altri all’estero. Pensa che ho trovato gente che mi ha detto proprio che gli italiani gli facevano schifo e voleva stare lontana da ogni comunità italiana. Non so da dove arrivi questo atteggiamento, radici storiche profonde.… Leggi di piu' »
Beh, l’ assenza di laziali è un vantaggio rilevante.. Trasferirli magicamente tutti ad Atlanta potrebbe aiutarci ad evolverci ma al contempo causarvi gravi problemi di convivenza civile…
Verissimo ☺️
Dagli States: “……Pensa che ho trovato gente che mi ha detto proprio che gli italiani gli facevano schifo e voleva stare lontana da ogni comunità italiana. Non so da dove arrivi questo atteggiamento, radici storiche profonde”
Purtroppo e’ vero.
Molto triste, ma vero.
Molti Italiani all’estero si mischiano felicemente (indipendentemente dalla regione, provincia o citta’ di origine, pur con qualche differenziazione) e si integrano molto bene con la popolazione locale.
Altri si barricano in tradizioni localistiche (come se si trattasse di nazioni diverse) e si integrano poco con la popolazione locale.
Se è vero che l’ignoranza è la nostra forza, tu sei una potenza!!!
Ovviamente riferito al fenomeno che piazzando un “pseudo-antropologico” qua e là crede di scrivere qualcosa di sensato
E daje va ER FILOSO LO STORICO ER GIORNALISTA ETC……é un blog ti tifosi in tutto il mondo dell Atalanta ! Unite d states nn ha scritto ne che ERESIA! Perché nè vero che noi e dico noi ROMANI facevamo ” FAMOLI LITIGA TRA DE LORO CHE POI SEMO SEMPRE PIÙ FORTI” ergo DIVIDI E IMPERA! poi un altra cosa…….aspetto ancora che me rispondi ai miei messaggi da Romano a Romano perché nutro ancora forti dubbi che tu sia Romano ! Perché se lo eri mi avresti risposto con tranquillita ……..e forse ci saremmo anche incontrati a prenne un caffè… Leggi di piu' »
Da Lotito e company me lo aspettavo. Ma la Lega e la Federazione? Non mi piace fare il complottista ma questa vicenda , ci conferma ancora una volta di piu’ , che il mondo del calcio Italiano e’ palesamente manipolato da lobby d’affari che mi astengo dal definire altrimenti Vengo querelato
Parole sante le tue lantana69……approvo pienamente.
Verissimo. A maggior ragione, se penso agli ultimi 70 anni di pace e benessere che l’Europa ci ha permesso, il buon tempo, per certi nostalgici è una perla ai porci.
Dritto al punto e con una lucidità che ormai è diventata merce rara. Complimenti!
70 anni di pace? Forse non hai contato primavera di praga,l’esodo tormentato degli istriani, i massacri di ceausescu in romania, franco che in spagna ha dettato legge ben oltre la guerra, la guerra dei balcani, la crisi greca..ti sei perso un po di passaggi.
Parlavo dell’unione europea. E tutti i tuoi esempi, a parte la crisi economica della Grecia, non c’entrano nulla.
Ex Germania dell Est potrebbe andar meglio ?
Io credo che parlasse del fatto che noi qua in italia non abbiamo avuto nessuna guerra ed abbiamo vissuto belli pasciuti dal 60 in poi sicuri come i piselli nei baccelli. Tutto questo anche grazie agli americani e alla guerra fredda e alla posizione che ha il nostro paese nel mediterraneo. Questi son fatti, poi se si vuol discutere di motivazioni, politica, morale ed altro ci possiamo stare un mese.
Quando si parla di “nostalgici” e di “perle ai porci” ….beh sì….anche 2 , di mesi….
Però guardiamo anche oltre…sembra che al mondo l’unica cosa di negativa che c’è stata sia – oltre al folle nazismo – il ventennio….se guardiamo più a 360° – quindi Europa , ma non solo, anzi – direi che sono passati 70 anni, ma certe nefandezze si nominano ben poco. Solo perchè non le abbiamo vissute in prima persona ??….
ah beh se si parla di nefandezze e stermini, si può andare indietro anche di 3200 anni allora
chiedere ai poveri madianiti o moabiti cosa han dovuto subire dall’ ” onnipotente”
Non far finta di non capire. Di nefandezze l’umanità ne ha compiute a secchiate. E non son qui a fare la classifica. Ma il problema è che c’è chi rimpiange quelle del ventennio sciagurato. Gente che ora può scrivere di Djimsiti e Hateboer, solo perché, come ha detto giustamente Gasperini, c’è stato chi ha combattuto anche per la sua libertà.
Beh se è per quello c’è anche chi vorrebbe un’Italia simil-Cina , o Cuba ai tempi di Castro (cit. Bertinotti): quello andrebbe bene ??
Poi c’è anche chi parla di integrazione e violenza sulle donne , nello stesso tempo. Però non fa nulla per quelle donne che -a causa di quelle che qualcuno chiama”culture diverse”- subìscono violenze non solo fisiche, ma anche psicologiche tutt’altro che trascurabili……come vedi, i mesi potrebbero anche diventare 3..
C’è a chi piace vincere facile. A te invece piace svicolare. Te salude.
Potrei dire lo stesso di te
Have a nice day
Bene, allora fai come me, che da tempo ti considero un rampino ed evito di leggerti. Oggi mi è toccato perchè hai risposto ad un mio commento. In futuro, per piaser, lasa pert. Senza rancore, ognuno per la sua strada, visto che purtroppo i parenti ed i vicini di casa non ce li possiamo scegliere.
Guarda che in passato non è che tu ti sia tirato indietro nel rispondere neanche troppo finemente a qualche mio commento. Quindi, anche tu fammi un piasèr….evitami le morali.
Non credo tu fossi in cecoslovacchia ne’ in romania in quegli anni e nemmeno in spagna o in jugoslavia…la tua vita e’ filata via liscia bevendo la coca e guardando happy days e goldrake. Non abbiamo subito nulla di tutto quello che hanno subito nell est europa fino al 90 ed oltre e il commento sopra era chiarissimo si riferisse a quello.
Grande Calep
E’ giusto parlare di Atalanta… sempre.
Molte delle persone che scrivono qui hanno scritto o parlato di Atalanta mentre erano malate o erano a contatto con persone ammalate…molte persone che scrivevano con noi o con cui parlavamo ora non ci sono più.
Tutto questo fa parte della condizione umana. Siamo vivi, dunque ci ammaliamo, dunque ci innamoriamo, dunque esprimiamo il nostro parere su un sito, dunque litighiamo sul mercato condiviso o meno…tutto fa parte della nostra natura.
Grazie a voi per tenere aperto il sito sia in assenza che in presenza di forme virali
GO BO TEP