De Zerbi: “Atalanta fisica e organizzata”

25-05-2019 15:15 7 C.

“Sono rimasti 90 minuti da onorare il campionato. Cerchiamo di finire bene, cerchiamo di arrivare al decimo posto. A oggi siamo decimi e vogliamo tenerci questa posizione fino alla fine”.

Come vede la partita?

“Il Sassuolo, come fatto con Torino e Roma, perché anche la Roma con i 2 punti che non ha conquistato da noi si è preclusa la possibilità di arrivare in Champions. Noi l’avevamo detto e l’abbiamo rispettato. Motivazione diversa perché loro si giocano un traguardo storico. Sono forti ma noi vogliamo fare punti e deve essere stimolante il fatto che per noi vale il decimo posto e dobbiamo ricordarci anche come è finita all’andata perché ci ha fatto fare un periodo lungo tristi, perché la partita ce la siamo portata in vacanza”.

In trasferta al Mapei Stadium?

“Cambia poco. Abbiamo il vantaggio che conosciamo lo stadio, il campo, ma non è rilevante ai fini del risultato”.

Infortunati?

“Lemos ha avuto una distorsione alla caviglia. Sensi è fuori. Magnani e Peluso anche. Siamo 17-18. Babacar ha avuto un problema in settimana e non è convocato. Siamo giusti per poter giocare una partita”.

Le parole di Squinzi?

“Dispiace perché questo lavoro se lo fai in maniera pulita cerchi sempre di dare soddisfazione a tutti e chiaramente al primo tifoso, il presidente e il proprietario, dispiace quando non riesci a renderlo felice e orgoglioso. Credo che la squadra abbia dato tutto e io posso solo ringraziarla. E’ vero che potevamo avere qualche punto in più. Cercherò, perché è una responsabilità mia, di migliorarci l’anno prossimo per rendere già giusto il valore della squadra. Io alla squadra non posso rimproverare niente. Non cambio idea sulla bontà di quello che abbiamo fatto. Mi dispiace non aver reso il patron contento”.

Quindi resta a Sassuolo?

“Voi siete bravi giornalisti e le cose bisogna farle in due. Oggi sono qua io, a me farebbe piacere rimanere. Poi bisogna essere in due a voler andare avanti ma non penso ci siano problemi. Io ho qualche esigenza ma bisogna andare d’accordo tutti quanti perché vogliamo cercare di fare sempre meglio, per rendere felice il patron, i tifosi e tutta la gente che segue il Sassuolo. L’anno prossimo il campionato sarà più competitivo come lo era quest’anno perché la Fiorentina si trova immischiata nella zona calda e questo dimostra la difficoltà del campionato. La quota salvezza si è alzata non a caso”.

Questo aspetto nobilita il lavoro del Sassuolo?

“Noi non siamo mai andati in difficoltà. Il minimo scarto è stato di 7 punti e non è poco. C’è stato un momento in cui facevamo fatica a vincere nonostante alcune partite buone, il battito si era alzato e in quel momento è venuto fuori il valore dello spogliatoio e non è un caso che Matri e Pegolo abbiano rinnovato, se lo sono meritato sul campo. Quando la squadra ha captato il rischio di farsi risucchiare ha cambiato marcia. Questo è un gruppo da apprezzare, da elogiare e da ringraziare”.

Bilancio della stagione?

“Io sono ambizioso di natura. E’ una società ambiziosa e lo dimostra il patron. Poi però cerco di essere anche realista. Come prestazioni potevamo fare qualcosa in più, ma abbiamo fatto delle partite buone, abbiamo preso qualche gol in più nelle partite dove abbiamo perso la testa perché 14 partite senza prendere gol, siamo dietro alle big. Dipende da che parte vuoi vedere la cosa: se la vuoi vedere dalla parte ambiziosa potevi fare di più, se la vedi da quella realista invece un po’ meno. Nelle scelte dei giocatori per l’anno prossimo sarò netto, più cinico perché bisogna alzare il valore, tutti. Se io e il mio staff abbiamo lavorato 15-16 ore al giorno, se dobbiamo migliorare dobbiamo alzare le ore, altrimenti possono andare via”.

Sposta nel suo giudizio personale arrivare 10° o 15°?

“Il calendario alla fine decide la classifica finale. Non tutti vanno a giocare le partite al 100%, c’è chi va in costume e chi va con le scarpe, noi andiamo con le scarpe. Questo dà orgoglio, siamo 10° da Firenze e noi siamo arrivati alla salvezza dopo la Fiorentina, il Genoa se vince domani arriva a 40 e noi ci siamo salvati a Firenze. Quello che succede successivamente non puoi gestirlo perché alcune partite giochi contro squadre salve, se giochi partite col Torino che si gioca la Champions, la Roma idem e l’Atalanta pure, sono partite oggi più difficili rispetto a trovare una squadra che ha già raggiunto il proprio obiettivo. A me non mi sposta arrivare 13° o 15°, come importanza e come prestigio per il campionato che abbiamo fatto”.

Contatti con altre squadre?

“Non lo so perché non mi ha chiamato nessuno. Se sto bene in un posto, se ci sono le condizioni non mi sposta un’altra opportunità lavorativa. Ad oggi non mi ha chiamato nessuno. Sono legato al gruppo di giocatori che rimarrà qua perché mi hanno dato tante soddisfazioni. Se uno fosse venuto a vedere l’allenamento di ieri, già salvi da 3-4 partite, il penultimo allenamento, vedere una squadra che si allena così, non è normale. Dare la disponibilità a fare cose nuove non è normale. Mi piacerebbe dar continuità per capire, mettendo qualche giocatore per alzare il livello. Io lavoro come se dovessi stare 10 anni ma le cose cambiano nel calcio, sono pronto anche a tutto”.

La partita di domani?

“Quando trovi la squadra di Gasperini il problema non è uno ma sono tanti. Loro sono molto organizzati e nella loro organizzazione sono particolari. Il problema è fisico perché difficilmente perdono i duelli e noi dobbiamo essere bravi a non arrivarci al duello. Poi le motivazioni. Noi dobbiamo fare una partita al 100%. Qualche volta siamo riusciti a darlo, qualche volta abbiamo sbagliato qualcosa ma ci può stare”.

Magnanelli ha detto che questo è stato un anno di semina e l’anno prossimo potremo raccoglierne i frutti, mercato permettendo.

“E’ giusto che i giocatori che hanno fatto bene possano andar via. Non bisogna sbagliare scelte negli acquisti. Bisogna avere idee chiare, prendendo giocatori forti, funzionali alla società, all’ambiente, al gioco, per avere gli stimoli giusti. Qualche cessione deve essere una gratificazione, non deve essere un limite”.

Demiral resta o va via?

“Leggo tante cose, a me i due direttori hanno detto che resta e che siamo noi i soli a decidere che non è come scrivete voi”.

Fonte: sassuolonews.net

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By Gandalf


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