Il destino del 9

21-06-2019 17:16 13 C.

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Ogni maglia ha il suo numero difficile da portare. Capita soprattutto quando qualcuno s’impadronisce del numero nella memoria collettiva, quando quel numero con il nome di qualcun altro proprio non ce la fai a portarlo sulla schiena. A volte le società ritirano la maglia per scaramanzia o per rispetto, a volte la lasciano lì nella speranza che il destino non giochi brutti scherzi.

A Bergamo di maglie pesanti ce ne sono più di una, ma quella che manca da troppo tempo – sul campo, nei tabellini – è la numero 9. Quella maglia l’hanno indossata bandiere di questa squadra come Magrin o Evair, di feroci difensori come Montero oppure gente che la storia del calcio poi l’ha fatta davvero come Pippo Inzaghi. 

E’ stata anche la maglia anche dei bomber di provincia come Lucarelli, Ganz oppure Budan, di gente nostra come Rossini o Bianchi (gli ultimi due del vivaio a indossarla) e di eroi di periferia come Zampagna (sempre sia lodato e ricordato!).

Poi, un lento ed inesorabile declino. Qualcuno ha pure fatto il suo, ma la numero nove è qualcos’altro. Così mentre la vera numero nove si faceva proteggere da un numero uno sulle spalle di Denis, l’altra ha vagato di schiena in schiena non trovando mai un erede in grado di sopportarne peso e aspettative.

Cissè, Plasmati, Acquafresca, Amoruso, Troisi, Betancourt, Ardemagni, Boakye, Pesic ed infine Cornelius. Ripeto, non si critica l’impegno ma i numeri per lo più non sono nulla di entusiasmante.

Adesso tocca a Luis Muriel provarci e possibilmente stupirci. L’aspettativa è tanta ma la fiducia è ben di più.

In bocca al lupo Luis, comunque vada mi raccomando: la maglia sudata sempre!

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By Otis


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