Secondo voi, il nostro vivaio resta un florido bacino per la Nazionale Italiana o le politiche che hanno favorito giocatori stranieri ne hanno compromesso la vocazione?
Il commissario tecnico della nazionale italiana di calcio under 21, Nicolato ha convocato i seguenti giocatori per le tre gare dell’Europeo.
Mi è subito balzato all’occhio come non ci fosse tra parentesi la squadra Atalanta.
Incidentalmente solo Marco Carnesecchi e il figlio d’arte Enrico Delprato sono di scuola nerazzurra, e si aggiungono al solo Raoul Bellanova che è sotto contratto ma in prestito al Pescara.
Elenco convocati marzo 2021
Portieri: Marco Carnesecchi (Cremonese), Michele Cerofolini (Reggiana), Alessandro Plizzari (Reggina);
Difensori: Raoul Bellanova (Pescara), Enrico Delprato (Reggina), Gianluca Frabotta (Juventus), Matteo Gabbia (Milan), Matteo Lovato (Hellas Verona), Riccardo Marchizza (Spezia), Lorenzo Pirola (Monza), Luca Ranieri (Spal), Marco Sala (Spal), Gabriele Zappa (Cagliari);
Centrocampisti: Davide Frattesi (Monza), Giulio Maggiore (Spezia), Tommaso Pobega (Spezia), Samuele Ricci (Empoli), Nicolò Rovella (Genoa), Sandro Tonali (Milan);
Attaccanti: Patrick Cutrone (Valencia), Andrea Pinamonti (Inter), Giacomo Raspadori (Sassuolo), Gianluca Scamacca (Genoa).
Anche lo scorso agosto era disarmante l’assenza di nerazzurri, però la rappresentanza dei nostri sotto forma di prestiti era più convincente con Carnessecchi e Betella, Delprato, Varnier, Colpani e Melegoni.
Elenco convocati agosto 2020
Portieri: Marco Carnesecchi (Trapani), Mattia Del Favero (Juventus), Alessandro Plizzari (Reggina); Difensori: Claud Adjapong (Hellas Verona), Davide Bettella (Pescara), Nicolò Casale (Venezia), Giuseppe Cuomo (Crotone), Enrico Delprato (Livorno), Matteo Gabbia (Milan), Luca Ranieri (Ascoli), Marco Sala (Virtus Entella), Alessandro Tripaldelli (Sassuolo), Marco Varnier (Pisa), Alessandro Vogliacco (Pordenone); Centrocampisti: Marco Carraro (Perugia), Andrea Colpani (Monza), Salvatore Esposito (Chievo Verona), Davide Frattesi (Empoli), Giulio Maggiore (Spezia), Youssef Maleh (Venezia), Filippo Melegoni (Pescara), Tommaso Pobega (Pordenone), Samuele Ricci (Empoli), Niccolò Zanellato (Crotone); Attaccanti: Patrick Cutrone (Fiorentina), Sebastiano Esposito (Inter), Andrea Pinamonti (Genoa), Giacomo Raspadori (Sassuolo), Eddie Salcedo (Hellas Verona), Gianluca Scamacca (Ascoli), Riccardo Sottil (Fiorentina).
Per risalire al 2018 e trovare un nutrito gruppo di Atalantini in forza alla squadra. Mancini, Pessina, Valzania e osservati anche Bastoni e Vido oltre alla meteora Orsolini
Elenco Convocati ottobre 2018
Portieri: Emil Audero (Sampdoria), Lorenzo Montipò (Benevento), Simone Scuffet (Udinese);
Difensori: Claud Adjapong (Sassuolo), Alessandro Bastoni (Parma), Davide Calabria (Milan), Sebastiano Luperto (Napoli), Gianluca Mancini (Atalanta), Luca Pellegrini (Roma); Giuseppe Pezzella (Udinese), Filippo Romagna (Cagliari);
Centrocampisti: Gaetano Castrovilli (Cremonese), Manuel Locatelli (Sassuolo); Rolando Mandragora (Udinese), Alessandro Murgia (Lazio), Matteo Pessina (Atalanta), Luca Valzania (Atalanta), Nicolò Zaniolo (Roma);
Attaccanti: Federico Bonazzoli (Padova), Simone Edera (Torino), Andrea Favilli (Genoa), Moise Kean (Juventus), Riccardo Orsolini (Bologna), Vittorio Parigini (Torino), Luca Vido (Perugia).
By Cuginus
In queste considerazioni credo si debba tener conto anche dell’avvenuto ricambio, in quanto la primavera dell’Atalanta annovera i seguenti giocatori di nazionalità italiana: 6 di 17 anni, 7 di 18 anni, 7 di 19 anni ed solo 1 di 20 anni che è Cortinovis. Personalmente credo che sia anche un fase di transizione almeno per quanto riguarda la nostra scuola. Visto comunque come sta giocando la nostra primavera, non credo che si facciano attendere a lungo. :boing: :wait: :saluta:
E’ vero che quest’anno ci sono meno Atalantini convocati nella U21, ma e’ anche vero che il settore giovanile ha comunque prodotto ottimi elementi (non convocabili nella U21 perche’ stranieri) come Diallo, Kulusewskji, Barrow, Colley e altri.
Il rapporto costi/benefici sembra orientare l’Atalanta (e non solo il suo settore giovanile) verso investimenti (a costo molto ragionevole) su giovani provenienti da altri paesi.
Potra’ anche non piacere, ma ha una sua logica.
Meno logico, secondo me, ostinarsi invece a non estendere al settore giovanile la “filosofia di gioco” della prima squadra.
Che non vuol dire, ovviamente, utilizzo degli stessi “moduli”.
La stessa prima squadra puo’ utilizzare moduli diversi (anche durante la stessa partita) a seconda delle circostanze.
Qualora prima squadra e settore giovanile seguissero la stessa “filosofia di gioco”, l’inserimento dei giovani in prima squadra diventerebbe naturalmente molto piu’ facile.
D’altra parte, in passato, Gasperini era noto per aver fatto esordire con successo molti giovani.
non sono d’accordo, i giovani devono imparare ad essere calciatori professionisti in grado di giocare con qualsiasi modulo e seguire qualsiasi filosofia dei propri allenatori, che senso ha imparare uno schema, poi magari in prima squadra cambi mister. E cosa fai aspetti un lustro per avere giovani pronti?.
Altro è inculcare la politica del lavoro, del sacrificio, della giusta alimentazione ecc… che valgono sempre
“E cosa fai aspetti un lustro per avere giovani pronti?”
Veramente, a me sembra che i “giovani pronti” NON li abbiamo ADESSO.
Quindi, a me sembra che, tra un lustro (nella peggiore delle ipotesi) saremmo esattamente nella posizione in cui siamo oggi.
Perche’ preoccuparsi cosi’ tanto di quello che potrebbe servire agli allenatori (non ancora noti) che verranno presumibilmente in futuro, quando NON ci preoccupiamo minimamente di quello che serve oggi al nostro allenatore attuale in fatto di preparazione dei giovani?
Detto questo, io sono d’accordissimo con te che i giovani debbano imparare a giocare con qualsiasi modulo (per non parlare di schemi)
Ma, a me, sembra assurdo che Gasperini (anche sulla base dei risultati che ha gia’ raggiunto) non possa praticamente attingere direttamente dal vivaio (e/o da uno “scouting”) affini alla “sua” filosofia di gioco”.
Questo, NULLA ha a che fare con gli “schemi fissi” che, notoriamente, appartengono ad altre “filosofie di gioco”.
Che poi, non si puo’ neppure escludere che, tra un lustro, la panoramica del calcio Italiano sia molto diversa da qualla attuale.
Nel 2016/17 c’era una sola squadra in Italia che giocava total football (l’Atalanta di Gasperini).
L’anno scorso le squadre erano due (Atalanta e Verona)
Quest’anno sono tre: Atalanta, Verona e Spezia.
Tra un lustro? Chissa!
Siamo diventato troppo forti per lanciare I giovani costantemente . Classico bel problema delle Big
Poi non farei in distinguo tea srranieri e Italiani
Perche gioca ed arrivano in A
Solo I migliori
si nota che i convocati che giocano in squadre di vertice sono solo 3 e 2 sono del milan che sta vivendo un periodo anomalo se no anche il milan non avrebbe fatto giocare i giovani. direi che ci stiamo allineando alle grandi ma non credo sia una scelta voluta, e’ un effetto collaterale dell’essere diventati uno squadrone da champions.
Sinceramente non sono d’accordo con chi ha commentato prima di me. Non vedo grosse differenze nell’impiego dei ragazzi del vivaio rispetto a qualche anno fa, quando la prima squadra era più debole e lottava per la salvezza. L’ultima grossa “infornata” di atalantini in Under 21 sono state le convocazioni degli europei 2017 in cui vennero selezionati: Grassi, Conti, Caldara, Gagliardini (già di proprietà dell’Inter) e Petagna (prodotto del vivaio del Milan). Ma tutti ricordiamo questi calciatori come il simbolo di una piacevole parentesi legata all’inizio dell’esperienza Gasperini. Del resto diverse delle convocazioni citate nell’articolo si riferiscono a calciatori che in… Leggi di piu' »
la classifica e il gioco sono un po’ lo specchio della situazione della nostra primavera; che poi i giovani nell’Atalanta di oggi non trovino spazio è un dato di fatto, ma trovano difficoltà ad inserirsi anche giocatori di un certo spessore e esperienza: secondo me è il pregio e il difetto del gioco di Gasperini
Secondo me, NON e’ ne’ un pregio ne’ un difetto.
Semplicemente, il gioco di Gasperini e, in una certa misura, anche quello di Juric e di Italiano, poggiano su una “filosofia” diversa da quella del “calcio a ruoli fissi”.
Sara’ una mia impressione, ma non mi stupirei se il calcio italiano (nel suo assieme) tornasse gradualmente alla bellezza del total football del Grande Torino della seconda meta’ degli anni 40′ del secolo scorso.
Come osservato, il livello raggiunto dalla prima squadra ha determinato un profondo stacco col settore giovanile così come inteso nella nostra inimitabile tradizione. Si è allargata la platea, con approfondimenti, e si è cambiata strategia: è mutata la politica delle cessioni temporanee e si cerca ora di far crescere in casa alcuni prospetti già teoricamente consoni alla prima squadra. Meno importanza data alla squadra come tale e alle sue esigenze, più attenzione alla crescita del singolo soggetto. Poi, tanto, Massimo Brambilla la squadra la sa far giocare bene ugualmente.
La prima squadra è di livello molto elevato e questo complica lo svezzamento dei giovani. Kulusevsky, Diallo, Piccoli, Da Riva,Del Prato, Elia,Zambataro,Zortea,Carnesecchi…tutta gente che dieci anni fa avrebbe giocato in prima squadra ma ora non è possibile. Solo Barrow ha avuto qualche spazio in più ma in un anno dove si era ancora in costruzione dello squadrone. Comunque o si è ricavato parecchio o qualcuno può anche tornare, parecchi stanno facendo bene. Però è molto dura per chiunque.Anche Ruggeri ha i suoi problemi..adesso c’è un buco e qualche talento cristallino in meno, ma per esempio Cortinovis e Ghislandi sembrano interessanti.… Leggi di piu' »
E’ un momento così, dato da un insieme di concause, tre le quali metterei: 1) Anche a livello di giovanili, ormai si pesca all’estero sin dalla tenera età … i vari Diallo, Colley, Barrow e Kulusewski, chi più chi meno sarebbero ancora da under 21 e sono usciti dal nostro vivaio, ma non sono italiani 2) Il livello più elevato della squadra complica l’inserimento dei giovani, e quelli mandati in giro a giocare, soprattutto in serie B, possono patire il salto e lo stacco da Bergamo faticando maggiormente a mettersi in luce e, di conseguenza, ad essere convocati in nazionale… Leggi di piu' »
effettivamente abituati al fatto che le nazionali giovanili fossero piene di nerazzurrini, oggi è strano vedere una situazione del genere.
anche se penso sia una diretta conseguenza del livello raggiunto dalla squadra dove lo spazio per i giovanissimi è limitato, anche solo per il tempo di assimilazione degli schemi del mister.
comunque i giocatori della serie a nella parte sinistra della classifica si contano sulle dita di una mano