È morto Gigi Riva, leggenda del calcio Italiano

22-01-2024 20:10 56 C.

Gigi Riva è morto. Si è fermato il cuore del giocatore simbolo del Cagliari, il più prolifico attaccante della storia della nazionale italiana aveva 79 anni. Da ieri era ricoverato in cardiologia all’ospedale Brotzu di Cagliari per un malore

Adnkronos.it

Per la generazione che non ha vissuto le sue imprese in un campo da calcio e la sua speciale storia personale, raccontare di Gigi Riva – scomparso oggi all’età di 79 anni, richiede una premessa. Bisogna partire da un concetto. Quello della virtù, qualità così rara e così preziosa. La virtù non suscita invidia, solo ammirazione. Gigi Riva nato Luigi – anzi Gigirrriva come lo chiamavano i tifosi del Cagliari – è stato prima di ogni altra cosa un uomo di virtù. È stato un fuoriclasse assoluto. Il grande giornalista Gianni Brera aveva coniato per lui un bellissimo soprannome, Rombo di Tuono, proprio per la potenza del tiro. Riva è stato uno dei pochi – con Gianni Rivera, Roberto Baggio, Francesco Totti – ad entrare nell’élite dei campioni eterni che hanno dato lustro al gioco del calcio italiano.

È stato – soprattutto – un uomo che senza volerlo è diventato modello, un esempio di etica e virtù lungo tutto il corso della sua carriera, che si è snodata lungo il decennio che dagli anni 60 ha scavallato nei 70. È diventato il simbolo della Sardegna, creando un legame indissolubile con il suo popolo che l’ha amato di un amore totalizzante. Certamente per le sue gesta sportive, ma non solo. Per rimanere a Cagliari, per non venire meno alla parola data, Riva rifiutò la cessione ai grandi club del Nord, primi fra tutti la Juventus e l’Inter, che in più periodi e solleticarono l’ambizione con ingaggi favolosi e la promessa di vincere scudetti in catena di montaggio.

Ma il suo scudetto – Gigi Riva – l’ha vinto ugualmente, a Cagliari, nel campionato 1969-70. Uno scudetto che nella memoria collettiva ha assunto i contorni di una favola. L’impresa di una squadra di provincia, all’insegna di una piccola grande rivoluzione che all’epoca cambiò il calcio italiano. Lo ha raccontato bene Riccardo Milani nel suo documentario – Nel nostro cielo un rombo di tuono, che ha segnato l’ultima uscita pubblica di Gigi Riva.

Già nella sua condizione di emigrante al contrario – dal Nord al Sud, da Leggiuno a Cagliari – c’è la cifra di un uomo che – per dirla alla De Andrè – ha sempre viaggiato in direzione ostinata e contraria. Non ha avuto una vita facile. Perse il padre a nove anni, la madre quando ne aveva sedici. Poco più che ragazzo, accettò malvolentieri il trasferimento a Cagliari: pensò che nell’isola sarebbe rimasto una sola stagione. In verità non è più andato via. Oggi si può dire che Riva ha abbattuto i muri del tifo, è stato di tutti.

È stato soprattutto un idolo in maglia azzurra, basti pensare che ancora oggi detiene il record (35) delle reti segnate in Nazionale, di cui, anni dopo, è stato team manager. Riva è tra i cavalieri che sfiorarono l’impresa al Mondiale messicano del 1970 quando, dopo l’epica semifinale Italia-Germania 4-3, gli azzurri si arresero al Brasile più forte di tutti i tempi, quello di Pelé. Due anni prima – proprio grazie ad un suo gol nella finale contro la Jugoslavia a Roma – l’Italia aveva vinto il suo primo titolo Europeo. Riva alla patria – se così si può dire – ha consegnato ginocchia e menischi, perché sono stati due infortuni in Nazionale (il primo nel 1967 e l’altro nel 1970) a minarne il fisico, fino a costringerlo al ritiro precoce, a soli 31 anni e tre mesi.

La contabilità della sua carriera è un inno al gol: dei 35 gol in nazionale si è detto (su 42 partite: recordman azzurro) a questi ne vanno aggiunti 156 in serie A, 10 nelle varie coppe europee disputate dal Cagliari, 33 in Coppa Italia, 8 in B. Riva ha vinto per tre volte capocannoniere della serie A (1967, 1969 e 1970), in anni in cui la concorrenza era agguerritissima. Ma nel contorno del fuoriclasse, batteva il cuore di un uomo vero, silenzioso e ombroso, serio come un capo indiano, un Hombre vertical che ha saputo diventare un simbolo. Per questo Gigi Riva è stato uno dei campioni italiani più amati di tutti i tempi

Vanity Fair.it

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By Staff di Atalantini.com


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Alexfolle
Alexfolle
23 Gennaio 2024 23:01

un grande saluto a una persona di alto livello.   :wpds_Atalanta_Calcio_bandiera_animata: 

SubbuteoGroup
SubbuteoGroup
23 Gennaio 2024 22:42

Ciao Gigi.
Ti.volevo salutare non avendo potuto farlo ieri.
Il calcio e figli del baby boom, ti devono veramente moltissimo.
Grazie di tutto, salutami chi sai.

Nemesis68
Nemesis68
23 Gennaio 2024 15:46

RIP Rombo di tuono, mio primo idolo “ancestrale” dell’infanzia. Nato nel 68, con padre interista, da piccolo mi sono trovato “inspiegabilmente” a tifare Cagliari, prototipo del Davide calciofilo della mia infanzia. Non sono nato atalantino in effetti (e questa è l’occasione giusta per fare “outing” XD), e Riva è sempre stato il mio idolo per i motivi molto ben citati nell’articolo. Solo la paziente opera di “conversione” di mio zio (RIP anche lui dal 2005) mi ha “aperto gli occhi” e risvegliato l’orgoglio dell’appartenza bergamasca nella preadolescenza, ma una parte del mio cuore resterà sempre ostaggio del mitico Rombo di… Leggi di piu' »

Boh
Boh
23 Gennaio 2024 11:54

La maglia di gigi Riva era la n 11 ed è morto alle ore 19,10( sommando i n fa 11) del 22 ( che è un multiplo di 11)

Brenno
Brenno
23 Gennaio 2024 11:15

appena l’ho saputo ho avuto una stretta al cuore ed è strano perchè di lui avevo perso le tracce, ma forse è anche per questo che lo stimo di più; il suo gioco era scarno e potente come lui lo era di persona e forse ciò lo accomunava con la gente di Sardegna

EMANUELE-B
EMANUELE-B
23 Gennaio 2024 09:45

un Uomo,un Campione,una umile mosca bianca in mezzo a un sacco di marionette in campo e fuori…..RIP Gigi Riva

Samu15
Samu15
23 Gennaio 2024 08:29

In questo calcio senza scrupoli che insegue petrol-dollari e clienti (non più tifosi), se c’è qualcosa da salvare, se c’è qualcosa a cui aggrapparsi, ecco, uno di questi “qualcosa” è la storia di Gigi Riva…
anche da avversario. Onore a te! Riposa in pace.

castebg
castebg
23 Gennaio 2024 08:14

RIP Rombo di Tuono.
La tua Cagliari (ci sono stato poche settimane fa) saprà senz’altro onorarti come meriti.
Dispiace vedere che se ne stiano andando tutti quei campioni che popolavano i racconti epici di mio padre e che mi hanno fatto innamorare dello sport, del calcio e dell’Atalanta.
Sono certo che state organizzando delle stupende sfide lassù e che lui, assieme a molti altri, sta facendo il tifo incantato, come quando era ragazzo, dalle vostre prodezze.

PAULINHO
PAULINHO
23 Gennaio 2024 07:33

Solo per aver deciso di rimanere a Cagliari tutta la vita quando poteva scegliere una qualsiasi indebitata che l’avrebbe coperto di soldi. Campione e uomo.
R.I.P. ❤️💙

maskete72
maskete72
23 Gennaio 2024 06:47

❤️💙🙏 CHE LA TERRA TI SIA LIEVE 🙏❤️💙…R.I.P. GIGIRRRIVA

eligio71
eligio71
23 Gennaio 2024 01:58

Persona gigantesca.
Manchera’ tantissimo

Mondo21
Mondo21
23 Gennaio 2024 01:08

Bravo Staff bellissimo articolo per una Persona formidabile quale è stata il grande Gigi Riva che Dio lo abbia in gloria

randy62
randy62
23 Gennaio 2024 00:11

17 ottobre 1971
La mia prima al brumana
La Dea di allora vince 2-1
Rombo di Tuono segna sotto la nord con una rovesciata da cineteca
Quante lacrime xché il mio mito di bambino di allora aveva comunque perso……
Buon viaggio Gigi, semplicemente grande!!!

Gustavsson
Gustavsson
23 Gennaio 2024 15:38
Reply to  randy62

Ricordo un giovane Rigamonti che parò legnate incredibili, una anche di Domenghini.

Fabi84
Fabi84
22 Gennaio 2024 23:25

Che calcio d’altri tempi…non l’ho vissuto ma mi manca lo stesso.
Grande Gigi Riva, RIP

dolcissimo2
dolcissimo2
22 Gennaio 2024 23:13

Eri gia un mito ora diventi leggenda grandissimo Gigiriva!
Rifiuto’i grandi club italiani d’epoca per restare in sardegna ora come vedono un trenino passare tutti che ci saltano su al volo che differenza di giocatori!

maskete72
maskete72
23 Gennaio 2024 06:52
Reply to  dolcissimo2

Adesso sono tutti gioppini, nostri compresi tatuati, social….come vedono 2 palanche….via….vanno…e poi baciano lo stemma sulla maglia😂😂😂. . pochissimi in Italia l’ hanno potuto fare e uno di questi è proprio Gigi Riva🙏

seagull
seagull
22 Gennaio 2024 22:50

Veramente amato da tutti!
Basterebbe questo a descrivere la grandezza dell’uomo, ancor prima del calciatore.
R. I. P.

Super-Dea 62
Super-Dea 62
22 Gennaio 2024 22:33

R.I.P. Luigi “Gigi” Riva … Un grande del calcio italiano,quello VERO! 🙏🇮🇹

SOTAONOTER
SOTAONOTER
22 Gennaio 2024 22:31

Eroe di tutti i veri sportivi.
Di generazione in generazione ti abbiamo amato tutti.
Il paradiso ti attende.

ronny52
ronny52
22 Gennaio 2024 22:23

Sei stato grandissimo in campo e nella vita. Ciao Gigi.

madonna
madonna
22 Gennaio 2024 22:15

Che smarrimento proveranno i tifosi del Cagliari

Balabiot
Balabiot
22 Gennaio 2024 22:09

Uomo d’altri tempi. Fiero delle sue umili origini. Buon viaggio, compagno Gigi.

Fartur
Fartur
22 Gennaio 2024 21:45

Vincere uno scudetto a Cagliari è un’impresa epica da ricordare e commemorare per sempre, grande calciatore e grande uomo con valori importanti. Certi personaggi nobilitano il mondo del calcio.

Cosmicdea68
Cosmicdea68
22 Gennaio 2024 22:04
Reply to  Fartur

L anno prima glielo ha rubato la violamerda se no erano 2

crazyhorse200
crazyhorse200
22 Gennaio 2024 21:31

R.I.P.

Oiggaiv
Oiggaiv
22 Gennaio 2024 21:20

R.I.P. Grande Gigi

stevesteve
stevesteve
22 Gennaio 2024 21:20

Ciao Grande, sta finendo un mondo

e-dea
e-dea
22 Gennaio 2024 21:18

Che campione, e che uomo !!! Riposa in pace Gigi.

Magica Dea
Magica Dea
22 Gennaio 2024 21:13

Leggenda……
R.i.p.

TREINEROBLU
TREINEROBLU
22 Gennaio 2024 21:11

Ricordo dai racconti di mio padre…

Se ne va un Campione, un Uomo con la schiena dritta, un Uomo legato alla sua terra d’adozione che ai soldi della rube preferì la Sardegna.

Ti sia lieve la terra.

unadeaxidea
unadeaxidea
22 Gennaio 2024 21:08

Si ritirò a soli 31 anni massacrato dagli avversari. Chissà quanti altri record avrebbe potuto battere altrimenti.

Lui e Dino Meneghin sfatarono per sempre il complesso dell’inferiorita fisica degli italiani nello sport

Nemesis68
Nemesis68
23 Gennaio 2024 15:49
Reply to  unadeaxidea

Con gli arbitraggi di oggi, dove ogni sfioro è un fallo, avrebbe fatto due gol a partita (e sto basso).

Kaiser
Kaiser
22 Gennaio 2024 21:04

Non lho mai visto giocare, ma è stato un mito e un campione!!!

RIP

Meno male hanno fatto un minuto di silenzio…….
su
e gli Arabi fischiano non capendo niente……

NAN
NAN
22 Gennaio 2024 21:07
Reply to  Kaiser

E i Caproni itaGliani, vanno a fare la Supercoppa in un posto del genere.
Al peggio non c’è limite.
Che schefe

Pablo79
Pablo79
22 Gennaio 2024 21:16
Reply to  Kaiser

Notato anche io, l imbarazzo di Dimarco che ad un certo punto si guarda in giro come per dire che cazz fischiano

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